Scopriamo insieme cosa è successo nella prima puntata del nuovo ciclo di Che Tempo che fa, uno dei programmi più longevi della Rai e giunto al tredicesimo anno di programmazione. La puntata ha preso il via con le note dei Negramaro, tornati sulle scene dopo cinque anni di silenzio. Il gruppo capitanato da Giuliano Sangiorgi ha deliziato la platea in studio e quella seduta sul divano di casa con il brano “Attenta”, primo singolo estratto dal loro nuovo lavoro. Subito dopo l’esecuzione di questo pezzo, molto apprezzato, è iniziata l’intervista con il leader della band, il quale ha parlato de La rivoluzione sta arrivando, disco molto atteso da fan e addetti ai lavori. Relativamente al testo della canzone, il cantante ha descritto la difficoltà nello scrivere un testo come quello di “Attenta”. Quindi, insieme a Fazio, ha spiegato quel che c’è dietro una delle canzoni più intense di tutto il disco, ovvero “Il posto dei Santi”. Quindi, parlando del rapporto che ha con le proprie composizioni, Sangiorgi ha affermato come dal suo punto di vista, una volta pubblicata, una canzone smette di essere qualcosa di proprio e diventa di tutti coloro che l’ascoltano, visto che ognuno può dare ad un pezzo un proprio significato e legarlo ad un momento della propria vita.



Salutati i Negramaro vi è stato uno stacco pubblicitario e al ritorno in studio Fazio ha voluto ricordare la figura di Pietro Ingrao, scomparso poche ore fa. Quindi Fazio ha a sorpresa aperto il collegamento con Luciana Littizzetto, mentre l’artista era in camerino a prepararsi per il proprio intervento. La Littizzetto ha quindi deciso di entrare nel camerino del conduttore e vi ha trovato un paio di collant, dando così vita ad una simpatica scenetta. Quindi è arrivato il momento dell’ospite più atteso della serata, l’ex ministro greco delle Finanze Varoufakis. La prima domanda che Fazio gli ha rivolto è stata relativa al risultato del referendum in Catalogna, dove a vincere sono stati gli indipendentisti. Varoufakis ha affermato che bisogna fare di tutto per non spaccare l’Unione Europea e che bisogna fare ciò “nonostante si sia dato vita ad una crisi non necessaria”. L’ex ministro ha affermato che la crisi greca era evitabilissima e che il programma che l’Europa ha imposto al governo greco è un qualcosa in cui “nesssuno crede”, a partire dal nostro premier. Varoufakis ha quindi spiegato cosa c’è dietro il fallimento greco: a suo parere tutto quello che è successo è da ricondurre ad una lotta tra Francia e Germania. Secondo l’esponente politico greco quella in atto è un braccio di ferro tra i due paesi su cosa fare dell’UE e il paese ellenico è solo il primo degli “effetti collaterali” di questo scontro.



Varoufakis ha quindi affermato che allo stato attuale delle cose l’Europa non può sopravvivere e che bisogna quindi radicalmente cambiare. Quindi ha accusato i fautori di quella che è l’attuale Unione Europea di “aver strutturato la zona Euro in modo sbagliato” e ha accusato i grandi paesi europei che hanno dato vita alla costruzione europea così come la conosciamo di essere responsabili di questa situazione, dove “i paesi del Mediterraneo sono i primi ad essere andati in difficoltà”. Quindi l’ex ministro ha lamentato il peso eccessivo dell’Iva e Fazio gli ha ricordato come in Italia l’imposta in questione sia addirittura più alta che in Grecia. Quindi, alla domanda sul perchè in Grecia abbia vinto ancora Tsipras, Varoufakis ha ironizzato affermando che il popolo greco “preferisce che a torturarlo sia qualcuno che non prova gioia nel farlo”. Quindi, dopo aver descritto brevemente quelli che secondo lui sono stati gli errori della Grecia in questi anni, ha svelato alcuni retroscena delle trattative che hanno portato al nuovo piano d’aiuti alla Repubblica Ellenica e ha svelato come spesso si discutesse su proposte che molti non conoscevano nemmeno.



Quindi, attraverso una metafora sportiva, ha invitato Renzi a remare dalla stessa parte e ha ribadito come il salvataggio della Grecia sia stato in realtà un salvataggio dei grandi gruppi bancari e come questo programma di salvataggio sia “convenuto a Germania e Francia”. E’quindi arrivato un momento atteso da tutti gli sportivi, ovvero l’intervista con uno dei guru del calcio non solo italiano, Giovanni Trapattoni, il quale è sembrato subito molto in forma. Occasione per l’intervista è stata l’uscita del suo libro dal titolo “Non dire gatto…”, che come tutti sanno è parte di una delle frasi storiche del Trap. L’intervista è stata molto piacevole, con un continuo scambio di battute tra il Trap e Fazio, con quest’ultimo che ad un certo punto gli ha rammentato come nel libro sia scritto che “non ha mai detto la verità in una intervista”. Quindi Trapattoni ha svelato l’origine del suo fischio, uno dei suoi marchi di fabbrica: quello era “l’ultimo avviso” del padre prima di passare alle maniere forti. Quindi ha raccontato come il padre non volesse farlo giocare a pallone e preferisse si trovasse un lavoro. Quindi, parlando del suo rapporto coi giocatori che ha allenato, ha affermato di aver “sempre amato i creativi” e ha citato tra tutti Platini. Parlando del Trapattoni calciatore ha affermato di non essere “mai stato creativo” e che a “portarlo lontano” è stato il suo essere diligente e determinato. Quindi, parlando del mestiere di allenatore ha affermato che ciò su cui bisogna lavorare maggiormente è “la testa dei giocatori”. Quindi ha ricordato il suo addio alla Juventus, causato da Moggi e ha parlato della sua nuova avventura come spalla nelle telecronache, svelando che spesso deve “frenarsi” perchè gli viene spontaneo parlare come se fosse in panchina… Quindi tra il serio e lo scherzoso ha fatto la telecronaca della famigerata partita con la Corea del Sud al mondiale 2002 e di quella che ha descritto come “la partita più bella” della sua parabola da calciatore, ovvero Milan-Benfica. Quindi, dopo un piccolo siparietto su uno dei suoi detti più famosi ha affermato che secondo lui lo scudetto andrà ancora alla Juve, confermando secondo Fazio la teoria che lo vuole non dire mai la verità ai giornalisti…

Replica Che tempo che fa, puntata 27 settembre 2015: come vederla in video streaming – E possibile vedere o rivedere la puntata di Che tempo che fa trasmessa ieri, 27 settembre 2015, grazie al servizio di video streaming disponibile su Rai.tv, cliccando qui.