Marco Liorni e Cristina Parodi torneranno poco dopo le 16.30 per condurre la parte conclusiva della puntata de La vita in diretta di oggi, martedì 29 settembre 2015. Nel frattempo, però, il programma ha ricevuto una comunicazione direttamente dallufficio stampa de Il Volo, che ha smentito le accuse di vandalismo arrivate dalla Svizzera nelle scorse ore. In particolare, i tre ragazzi, che hanno raggiunto un successo di livello internazionale, avrebbero devastato la moquette di un albergo di Locarno, e in seguito messo in disordine anche la stanza. Oggi, a La vita in diretta, lo staff dei tre tenori ha smentito ufficialmente il fatto, dopo che lo stesso Gianluca Ginoble era intervenuto su Twitter per fare lo stesso. Clicca qui per vedere il post pubblicato su Twitter dalla pagina ufficiale de La vita in diretta.
Marco Liorni e Cristina Parodi tornano in tv anche oggi pomeriggio, sempre su Rai 1, per una nuova puntata de La vita in diretta. Il programma del pomeriggio della rete ammiraglia Rai sta battendo spesso e volentieri Barbara D’Urso e la sua armata e anche ieri è stato così portando a casa ascolti intorno al 16% di share e superando di due punti abbondanti il competitor diretto. Anche oggi al centro della puntata ci saranno gossip, spettacolo, attualità e cronaca con i casi caldi del momento come quello dei fidanzati di Pordenone. In attesa di vedere la nuova puntata, ecco cosa è successo ieri.
Riassunto puntata di ieri: In questa settimana Trifone e Teresa, i due fidanzati di Pordenone, sono tornati a far parlare di loro in seguito alle novità che sono venite fuori nelle indagini sull’omicidio. Quest’oggi l’inviata de La vita in diretta è andata a parlare con i genitori di Trifone Ragone. La mamma del militare ha fatto notare che la vita di sua figlio è stata scandagliata fino in fondo e allora chiede ora che venga verificato il tenore di vita anche delle persone sospettate. La signora ha fatto notare inoltre che l’auto che utilizzava Trifone era sua e ancora la sta ancora pagando. Ma se davvero fosse stato Giosuè, il ragazzo sospettato, quale potrebbe essere stato il movente dell’omicidio?
Perché avrebbe ucciso il commilitone e la sua fidanzata? A quanto pare i dati scientifici e testimoniali per ora ci sono, ma manca il movente del presunto omicidio. Potrebbe essersi trattato di gelosia? Forse un movente passionale sarebbe la chiave di tutto? L’avvocato Nicodemo Gentile ha spiegato in diretta che si può anche fare a meno del movente, che potrebbe essere anche scoperto in seguito, ma intanto si potrebbe procedere al fermo sulla base degli altri elementi. L’avvocato parla anche di invidie e gelosie e pare che tra i due militari e amici ci fosse addirittura una rivalità legata a un concorso per l’ingresso nella Guardia di Finanza. Giosuè è stato anche intervistato e ha detto che al momento non può dire niente in merito ma che comunque non c’entra nulla con l’omicidio ed è dispiaciuto per il fatto di essere stato indagato. Il papà di Trifone è sconvolto, perché Giosuè ha anche portato la bara di suo figlio il giorno del funerale. La mamma, invece, ha notato la sua poca sensibilità nel sorridere mentre parla di Trifone e Teresa, assumendo un atteggiamento secondo lei poco adatto alle circostanze. Secondo le indiscrezioni, comunque, il killer avrebbe avuto anche un complice che lo avrebbe atteso in auto per portarlo via dal luogo del delitto.Per passare a tematiche più leggere, abbiamo poi visto un servizio sui programmi televisi a quiz e in studio c’erano Enrico Bonaccorti, Giancarlo Magalli e Ferdinando Sallustio, grande concorrente di diversi quiz. Di solito sono stati più gli uomini che le donne a condurre quiz.
Proprio la Bonaccorti può essere considerata un’eccezione insieme a Raffaella Carrà. Il conduttore, ha spiegato Giancarlo Magalli, deve essere sempre un po’ imparziale ed evitare di aiutare troppo il concorrente, altrimenti finisce il gioco.A seguire si è discusso in studio dei senzatetto sotto sfratto.Diversi cittadini italiani si vedono cacciati dai centri di accoglienza, ma è diritto di tutti quello di essere considerati esseri umani, quindi è necessario trovare una soluzione per queste persone. La signora Marzia, ad esempio, aspetta una casa da sei anni e ha portato in trasmissione la sua testimonianza. Marco Liorni ha invitato la gente da casa ad aiutarla con un lavoro, dato che le è stato tolto anche il suo bambino per via della situazione economica che sta vivendo.Ci sono stati aggiornamenti quest’oggi in merito all’omicidio di Marco Vannini. Sono indagati infatti tutti i componenti della famiglia Ciontoli che il giorno in cui Marco è stato ucciso si trovavano in quella casa e non hanno soccorso il ragazzo, ritardando anche l’arrivo dell’ambulanza. Ora si cerca di capire cosa sia accaduto davvero quel giorno.