Va in onda questa sera su Rete 4 il film “C’era un cinese in coma” di e con l’attore e regista romano Carlo Verdone. Nella pellicola vediamo un agente in difficoltà a causa di uno dei suoi cabarettisti. L’uomo decide quindi di madare sul palco Nicky Renda, il suo autista. Inaspettatamente, Nicky si scopre molto portato per lo spettacolo e ottiene un successo clamoroso che cambierà la sua vita. Clicca qui per vedere il trialer del film su Mymovies.it.
C’era un cinese in coma è il titolo di un film commedia prodotto in Italia da Cecchi Gori Group nell’anno 2000, in onda stasera su Rete 4. Il protagonista della pellicola è interpretato dal bravo attore romano Carlo Verdone che ha firmato anche il soggetto e la sceneggiatura. Il film dura circa 105 minuti. Nel cast ci sono anche Anna Safroncik, Beppe Fiorello e Marit Nissen. La trama racconta la storia di Ercole Preziosi (Carlo Verdone), organizzatore di spettacoli e mediocre showman. Durante un concorso di bellezza, Ercole Preziosi, nelle vesti di conduttore, si rivela un vero disastro. Come se non bastasse, la manifestazione è stata organizzata all’aperto e la serata è rovinata da un improvviso temporale. L’uomo non si perde d’animo e cerca di portare avanti la serata, noncurante della reazione di scherno del pubblico e dell’atteggiamento contrariato dei personaggi politici locali. Ercole Preziosi non è molto presente in famiglia, la moglie Eva (Marit Nissen) ha poco stima di lui e Maruska (Anna Safroncik), la sua unica figlia, lo tratta con sufficienza. In casa Ercole conta poco o niente e spesso Eva e la figlia dialogano in russo, escludendolo completamente dalla loro vita.
Il lavoro di impresario non va proprio bene e, al momento, l’agenzia di Preziosi punta il tutto per tutto su un comico siciliano di nome Rudy Sciacca (Lucio Caizzi). Disgraziatamente Rudy è vittima di un incidente d’auto e non può andare in scena. Bisogna inventarsi qualcosa: Ercole decide che a sostituire Rudy sarà il suo autista Nicola (Beppe Fiorello), una persona capace di farlo divertire raccontando semplici barzellette, come quella di un cinese in coma. Nicola prima esita poi accetta, il pubblico gradisce molto la sua comicità, spesso sopra le righe, che considera molto originale. Il nuovo artista, ribattezzato Niki, è molto richiesto nelle piazze e anche in televisione. Il successo lo esalta, si avvicina persino alla droga e non riconosce alcun merito al povero Ercole che si ritrova a fagli da autista. Prima di ogni spettacolo, Ercole chiede a Niki di divertire il pubblico con la storiella del cinese ma il neocomico puntualmente si rifiuta. Addirittura una sera, durante lo spettacolo, Niki coinvolge sul palco lo stesso Ercole, coprendolo di ridicolo. Una sera Ercole e il suo artista ricevono l’invito di un famoso produttore ma, inaspettatamente, Niki dichiara l’intenzione di volerci andare da solo; inoltre approfitta dell’occasione per informare Ercole di voler chiudere definitivamente con lui. Niki è talmente preso dal successo che si abbandona completamente all’alcol e, quando una sera si presenta in teatro visibilmente ubriaco, il pubblico non gradisce.
Quando Ercole viene a sapere che Niki, senza prima consultarlo, ha accettato delle proposte di lavoro, chiude ogni rapporto di lavoro con lui e ritorna a Roma. Un’altra amara sorpresa lo aspetta: la sua famiglia lo ha abbandonato ed Ercole, deluso e scontento, chiude ospitalità ad una vecchia amica. L’uomo riesce a riappacificarsi con la moglie ma scopre, con sua grande disappunto, che la figlia Maruska è diventata la fidanzata di Niki. Una sera Ercole assiste ad un furioso litigio tra Niki e la figlia che, ogni volta, deve rientrare a casa con il taxi. Stufa del comportamente poco galante di Niki, Maruska decide di lasciarlo. Ercole è fuori di sé, quindi va a casa di Niki e, prima lo prende a pugni e poi dà fuoco alla sua auto di lusso, una magnifica Porsche che il comico ha ricevuto in dono dal suo produttore.