Ballarò, riassunto e ospiti puntata 29 settembre 2015 – Ieri sera a Ballarò, su Rai 3, si è discusso come sempre di attualità e di politica. I principali ospiti di questa puntata sono stati Roberto Napoletano, direttore de Il Sole 24 ore, Tommaso Cerno, de Il Messaggero del Veneto, gli onorevoli Giorgio Airaudo di Sel, Anna Ascani del Partito Democratico e Nunzia De Girolamo di Forza Italia. Sono stati invitati a prendere la parola anche gli imprenditori Francesco Pugliese di Conad e Mario Moretti Polegato di Geox. 



Ballarò, l’intervento del ministro Lorenzin, puntata 29 settembre 2015 – Massimo Giannini ha voluto aprire questa puntata con un’intervista a Beatrice Lorenzin, l’attuale Ministro della Sanità. Dall’altra parte c’erano anche dei medici, che hanno altri punti di vista rispetto a quelli del Ministero. Con il ministro Giannini ha voluto subito discutere del famigerato decreto che è stato approvato per ridurre le spese della sanità. Gino Strada ha dichiarato che non può essere Lorenzin a decidere se un esame sia inutile o meno. Il ministro ha spiegato che è un errore dire che vengono tagliate 208 prestazioni. Le stesse infatti continueranno a poter essere eseguite nella sanità pubblica. Cambierà però il percorso, ad esempio per un semplice dolore a un ginocchio non si deve procedere subito con una risonanza, bensì con una lastra. Insomma, la riforma è stata fatta per reintrodurre l’appropriatezza nel nostro territorio.



I pazienti non dovevano neanche essere allarmati, perché sono i medici che decidono gli esami da prescrivere non certo i pazienti. L’inviata Francesca Biagiotti ha dato la parola a un medico che ha voluto dire che l’esempio della lastra al ginocchio dà indicazioni utili sul dover procedere o meno con una risonanza e così si può rischiare di fare ancora di più esami inutili. La rappresentante sindacale, inoltre, si è detta contraria al decreto perché è un modo per definanziare la sanità pubblica. Lo stesso inoltre non si preoccupa affatto della qualità dell’assistenza medica. A seguire è stato intervistato anche il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, che si è difeso in merito alla questione della Nigeria e come sempre ha posto l’accento sulla necessità di regolamentare l’immigrazione per evitare che gli italiani diventino una minoranza in casa propria. In collegamento con lo studio c’erano questa sera il filosofo Massimo Cacciari. Secondo Cacciari le riforme hanno migliorato di sicuro la situazione, ma è indubbio che si sarebbero potute fare delle cose molto più efficaci per l’Italia. Il problema di fondo è che da 20 anni questo Paese ha assunto una prospettiva di tipo presidenzialista ed è la prospettiva praticata prima da Berlusconi e poi da Renzi. Ma allora, visto che anche l’opinione pubblica sembra andare in questa direzione, perché non ci si muove concretamente su questa strada?



Certo i problemi che interessano alla gente sono quelli della ripresa economica e dell’occupazione, non il Senato. La politica chiede decisioni rapide ed efficaci e allora occorre capire quali sono i rischi di questa prospettiva e rafforzare quel sistema che è proprio della Repubblica. Secondo Francesco Pugliese dal 2010 ad oggi è stato questo il primo anno in cui siamo arrivati a un pareggio dopo tante sconfitte. Però, per fare un paragone calcistico, con i pareggi non si vincono gli scudetti. A crescere rispetto al resto dell’Italia, di almeno quattro punti in più, è la città di Milano. Il sud Italia invece è in difficoltà. I consumi interni, soprattutto in ambito alimentare, sono trainati da ciò che accade nel sud, che rischia di coinvolgere l’intero Paese. Tommaso Cerno ha voluto ironizzare sui dati statistici che forse, ha detto, sono influenzati dall’idea di barare della Volkswagen. Secondo Anna Ascani è un dovere della politica quello di fare riforme e riguardo alla presunta falsificazione dei dati statistici ha voluto chiarire che è l’Istat ad emanarli, non il governo. Secondo Mario Moretti Polegato, segnali di ripresa sicuramente ci sono. I consumi stanno riprendendo ma la domanda è come si può incrementare questo fenomeno.

Sicuramente i consumi non possono esserci se non c’è crescita e per far far crescere l’industria italiana occorre valorizzare di più la nostra capacità di creare, per trasformarla in business, in grandi imprese. Questo però è un fatto non economico ma culturale. Già a partire dalle scuole occorre spiegare ai ragazzi cosa vuol dire innovare. Il Governo Renzi sta dando nuova credibilità all’Italia e il nostro Paese ne ha bisogno per poter negoziare i prodotti che vengono venduti all’estero. Secondo Moretti occorre incrementare l’innovazione per incentivare lo sviluppo dell’Italia. Cosa dire dell’evasione fiscale? Le tasse più evase sono Iva, Irpef, Ires e Irap. Anna Ascani ha spiegato che questo fenomeno può essere combattuto in diversi modi. Il 2014 è stato l’anno dei record per il recupero dell’evasione fiscale. Se si è evasore non è più possibile restare anonimi e quello che si possiede diventa imponibile. La lotta è possibile anche grazie agli accordi con quelli che erano in passato i paradisi fiscali. Per quanto riguarda poi le clausole di salvaguardia, la De Girolamo ha criticato il PD per il fatto che vengono spostate di tanto in tanto. Ha risposto però subito Ascani, facendo presente che anche per quest’anno ci sarà una disattivazione delle stesse. E mentre Ascani difende l’operato di Renzi dicendo che gli economisti danno per accertata la ripresa dei consumi, mentre la De Girolamo fa notare che il mondo reale non è quello, bensì il mondo degli imprenditori che hanno difficoltà ogni giorno nel dover far fronte a tasse e burocrazia.

Replica Ballarò, puntata 29 settembre 2015: come vederla in video streaming – E possibile vedere o rivedere la puntata di Ballarò del 29 settembre 2015 grazie al servizio di video streaming disponibile su Rai.tv, cliccando qui.