Va in onda questa sera alle 20.55 ‘Il commissario Lo Gatto’, una commedia con Dino Risi e Lino Banfi. LA storia parla del commissario Lo Gatto che, per punizione, viene trasferito dalla bella Roma alla sperruta Isoladi Favignana. Poco dopo l’arrivo del nuovo poliziotto, una donna a Favignana viene uccisa e Lo Gatto, insieme ad uno della sua squadra e ad uno strano e discutibile giornalista, indaga su questa morte, avvenuta secondo circostanze incerte. Ecco la prima scena del film.
La pellicola è stata realizzata nel 1986 per la regia e soggetto di Dino Risi su sceneggiatura di Enrico Vanzina e Dino Risi. I produttori sono Pio Angeletti e Adriano De Micheli. La fotografia è stata curata da Sandro DEva, il montaggio da Alberto Gallitti e Claudio Risi. Le musiche sono di Manuel De Sica e i costumi di Silvio Laurenzi. Il vero cognome del commissario originariamente era Martufello, come si nota leggendo i labiali. La presenza di alcune scene di nudo non hanno impedito la messa in onda della pellicola in televisione. Le voci del pontefice e di Andreotti sono state doppiata da un giovane Fabio Fazio, ancora agli inizi della sua carriera. Ad interpretare la canzone che accompagna lo scorrimento dei titoli di coda del film, intitolata “Una zebra a pois” è il cantautore Ivan Cattaneo.
Il commissario Lo Gatto è un film appartenente al genere commedia, in onda stasera su Iris. Il soggetto e la regia sono di Dino Risi, che ha collaborato anche alla sceneggiatura, insieme ad Enrico Vanzina. Oltre al simpatico attore pugliese Lino Banfi nel ruolo del protagonista, hanno recitato Maurizio Ferrini, Isabel Russinova e Maurizio Micheli. La trama racconta le vicende di Natale Lo Gatto, un mediocre commissario di polizia da poco trasferito alla questura di Favignana. Il suo trasferimento è la conseguenza di una gaffe clamorosa: nel corso di un incontro con papa Giovanni Paolo II, Lo Gatto ha la sfrontatezza di chiedere al pontefice quale fosse il suo alibi rispetto ad un delitto verificatosi nel Vaticano. I primi tempi, nella splendida isola siciliana tutto scorre tranquilla e il commissariato si occupa di piccoli lavori di routine.
Arriva l’estate e, in una di quelle giornate di afa insopportabile, giunge la notizia della scomparsa di una donna. Si tratta di una giovane benestante, Wilma Cerulli (Isabel Russinova), dal passato alquanto discutibile. La donna è molto invidiata e suscita la gelosia di amici e conoscenti, per cui tutto fa pensare ad un assassinio. Il caso è affidato al commissario Lo Gatto che, come sempre, può fare affidamento sulla collaborazione del bravo agente Gino Gridelli (Maurizio Ferrini). I due iniziano immediatamente le ricerche della donna e notano con piacere di poter contare anche sulla disponibilità della gente del posto. Lo Gatto e il suo agente alloggiano in una modesta pensione amministrata da tre donne, le sorelle Patanè. Qui il commissario riceve la visita di un giornalista, un certo Vito Ragusa, un giovane rampante convinto di poter fare strada semplicemente stando al fianco di un brillante investigatore. Non ci vuole molto per capire che Wilma non è stata uccisa: la donna si era allontanata per incontrarsi in un luogo segreto con un personaggio della politica molto in vista, Bettino Craxi, il presidente del consiglio in persona.
Non si tratta di un caso di scomparsa, quindi, ma di una semplice scappatella organizzata a bordo di una nave militare. La notizia suscita uno scandalo di enormi proporzioni e provoca addirittura la caduta del governo. La carica di presidente del consiglio passa a Giulio Andreotti che, per esprimere la sua gratitudine all’uomo che gli ha permesso di insediarsi nuovamente a Palazzo Chigi, ricompensa il commissario Lo Gatto con un avanzamento di carriera nella Polizia di Stato. Lo Gatto, nella sua nuova carica di questore, viene trasferito da Favignana a Milano, con lui anche il fidato agente Gridelli. La sua eccessiva dedizione al lavoro e la sua esagerata meticolosità, porterà il questore a commettere un nuovo enorme errore. Durante un meeting a cui partecipano i sette uomini più potenti del mondo, Lo Gatto scambia un pezzo di un’aspirapolve per un’arma. Temendo un attentato, chiede alle alte personalità presenti di tuffarsi nell’acqua della piscina di cui la location dispone. Conseguenza di questo equivoco deplorevole, è il nuovo trasferimento del questore in una piccola località della Sicilia.