Gianni Clerici è forse uno dei personaggi più versatili che possiamo trovare fra i tanti protagonisti della cultura italiana. Ex tennista, scrittore e giornalista, Gianni è tuttora considerato uno dei più grandi esperti di tennis del pianeta, tanto che nel 2000 è stato inserito nella Hall of Fame del mondo del tennis, guadagnando così un riconoscimento molto ambito. Negli ultimi anni sono uscite diverse biografie sul suo conto che hanno messo in luce sia il suo ruolo di sportivo che quello di scrittore, altrettanto noto e prestigioso. Gianni nasce negli anni Trenta, nel mese di Luglio, in una delle città più belle ed invidiate d’Italia: Como. Comincia a giocare a tennis in tenera età e conquista due titoli nazionali Juniores di doppio alla fine degli anni Quaranta. Nel 1950 vince la “Coppa de Galea” e alcuni anni dopo ripete la vittoria. Ha provato a partecipare anche ai prestigiosi tornei di Wimbledon e anche la sua carriera di giornalista ne ha beneficiato. Agli inizi degli anni Cinquanta, Gianni collabora per circa tre anni con la testata La Gazzetta dello Sport e, in un secondo momento, con Sport Giallo e Il Mondo. Nella seconda metà dello stesso decennio diviene dapprima inviato e poi editorialista de Il Giorno. Il rapporto tra lo scrittore e la testata prosegue fino quasi agli anni Novanta e dal 1988 inizia la collaborazione con L’espresso e la Repubblica. Non possono mancare di sicuro, dati i preamboli, i diversi testi sul tennis che ha potuto pubblicare durante la sua carriera di giornalista e sportivo e alcuni di questi gli hanno permesso di farsi riconoscere come grande esperto in Italia, riuscendo anche a venderli sul suolo internazionale.
Se dovessimo guardare la carriera di Gianni, potremmo notare subito che ha scritto più di 6000 articoli sullo sport e ha lavorato a lungo come commentatore tecnico, ricevendo lodi anche da parte di alcuni settimanali americani. Tra i vari riconoscimenti troviamo il “Premio Vallecorsi” che ricevuto nel 1987 e che l’ha qualificato come miglior giornalista italiano dell’anno. Cinque anni dopo vince anche il premio “Penna d’Oro” come miglior editorialista ed è attualmente impegnato a lavorare per La Repubblica. Non si può sicuramente dire che la carriera di Clerici sia stata piatta e priva di momenti importanti e significativi. Gianni ha saputo, infatti, creare il proprio lavoro partendo dalla sua grande passione per il tennis, un campo che ha studiato e che gli ha consentito di scriverne in modo tecnico in diversi testi. Clerici rimane comunque un grande personaggio per quanto riguarda tutto il panorama sportivo e non solo per il tennis. Qualche curiosità: in passato è stato soprannominato ‘Dottor Divago’ per la sua passione nel raccontare e quindi, come dice l’appellativo stesso, nel divagare. Recentemente ha affermato che quando giocava a tennis vedeva come vero avversario se stesso, piuttosto che lo sportivo con cui doveva gareggiare. Inoltre, ha affermato che senza questo sport forse non avrebbe mai fatto molte altre cose, come iscriversi a Legge o apprendere a fondo il concetto di disciplina, un aspetto che gli ha regalato la capacità del giudizio verso se stesso, al di là dell’opinione altrui.