Un film che si ha sempre voglia di rivedere Il momento di uccidere, il thriller del 1996 in onda stasera su Iris. Il film ha infatti un cast di tutto rispetto: tra gli attori molto noti al grande pubblico infatti ci sono Matthew McConaughey, Sandra Bullock e Kevin Spacey. Sui social girano si possono ancora leggere i commenti di chi ha visto la pellicola ed è rimasto entusiasta della recitazione degli attori in una storia difficile di un omicidio a sfondo razzista negli Stati Uniti. La trama non riscosse invece lo stesso giudizio positivo all’uscita del film. Proprio per il tema trattato e per il finale che non svela il giudizio dei giurati né le motivazioni, la pellicola fu accolta con molta perplessità dalla critica. E ci fu anche un rifiuto eccellente per uno dei ruoli del film: Paul Newman disse no alla parte dell’attivista liberale Lucien Wilbanks, poi assegnata a Donald Sutherland.
Si intitola Il momento di uccidere, traduzione dall’originale A time to kill, il thriller del 1996 in onda stasera su Iris. Il film con Matthew McConaughey, Sandra Bullock e Kevin Spacey è diretto da Joel Schumacher, il regista di molti film d’azione, come Batman Forever e Un giorno di ordinaria follia, ed è tratto dall’opera omonima di John Grisham, che ne ha curato anche il soggetto. Tra gli altri attori nel cast anche Samuel L. Jackson (nominato per un Golden Globe) e Donald e Kiefer Sutherland, padre e figlio che recitano insieme. Prodotto con un budget di 40 milioni di dollari, il film ha guadagnato circa 100 milioni negli USA e altri 50 nel resto del mondo, riscuotendo anche alcuni giudizi positivi da parte della critica. A causa dei temi trattati e del finale aperto, il film ha suscitato perplessità tra il pubblico, finendo per essere definito reazionario e forcaiolo. Per questo motivo, Paul Newman ha rifiutato di interpretare la parte di Lucien Wilbanks, poi assegnata a Donald Sutherland. E in Francia è stato oggetto di opinioni molto controverse ed è stato etichettato dal quotidiano Liberation come populista ed apologetico nei confronti di atti di vendetta violenta. Tuttavia, l’efficace recitazione dei protagonisti e la buona regia di Schumacher sono state riconosciute da buona parte della critica. Lo stesso Grisham, autore del libro da cui si ispira la storia, lo ha giudicato buono, ma non straordinario, dichiarando come lavorare per il soggetto sia stata un’esperienza piacevole.
La storia di Il momento di uccidere, in onda stasera su Iris, si svolge nello Stato del Mississippi, dove due razzisti bianchi, Ray Cobb e James Willard, commettono un orribile crimine nei confronti della bambina di pelle nera Tonya, stuprandola, picchiandola e abbandonandola vicino a un fiume. La piccola riesce a sopravvivere e i due vengono arrestati, ma una volta iniziato il processo s’intravede per gli stupratori una pena leggera. Questo scatena la sete di vendetta del padre di Tonya, Carl Lee (Jackson), che fa irruzione nella sala del tribunale e uccide Cobb e Willard. Nel processo che segue a questo attacco, il giovane avvocato bianco Jake Brigance (McConaughey) decide di prendere le sue difese. Il caso suscita grande clamore, attivando gruppi locali del Ku Klux Klan, che iniziano a minacciare il legale, che nel frattempo ha creato un team contattando Ellen Roark (Sandra Bullock) e l’attivista di vedute liberali Lucien Wilbanks (Donald Sutherland). Durante la sua arringa conclusiva, Brigance cerca di sensibilizzare i giurati invitandoli a immaginare che Tonya sia bianca: se si è disposti ad evitare la pena di morte per una persona bianca, lo si può essere anche nei confronti di un nero, ed è per questo che Carl Lee non deve essere sentenziato con la pena capitale. Nella scena finale, un bambino nero esce dall’aula del tribunale urlando “è innocente!”, divulgando il verdetto della giuria favorevole a Lee.