Questo pomeriggio Rete 4 trasmetterà alle ore 16.45 il film di Ferdinando Baldi Il pistolero dell’Ave Maria. La pellicola è del 1969 e arriva proprio alla metà della filmografia del regista di Cava dei Tirreni. Questo debuttò dietro la macchina da presa nel 1952 con ”Il prezzo dell’onore”. Nei suoi inizi girò numerosi peplum come si usava fare all’epoca. E’ così che fu regista di film di successo come ”Il figlio di Cleopatra”, ”David e Golia” e ”Orazi e Curiazi”. Solo nel 1966 arrivò il passaggio al western con ”Texas addio”. Negli anni settanta e ottanta Baldi ha diretto anche numerose commedie come ”L’inquilino del piano di sopra” con Pippo Franco e Silvia Dionisio o ”Geometra Prinetti selvaggiamento Osvaldo” con Pippo Santonastaso.



Nel pomeriggio del dieci gennaio Rete 4 manderà in onda Il Pistolero dell’Ave Maria, uno spaghetti western diretto nel 1969 da Ferdinando Baldi. Il film, che dura poco meno di un’ora e mezzo, parte dal momento in cui un generale messicano, Juan Carrasco (Josè Suarez), appena tornato a casa dopo una guerra lunga ed estenuante, viene ucciso da un avventuriero di nome Tomas (Alberto de Mendoza). Il motivo della brutale uccisione è la relazione tra lo stesso Tomas e Anna (Luciana Paluzzi), la moglie del generale, scoppiata proprio mentre lui si trovava al fronte. Una passione che i due vogliono con tutta evidenza portare avanti, a costo di eliminare gli ostacoli che possono presentarsi.



Ecco la storia del film trasmesso oggi alle ore 16.45 su Rete 4 dal titolo Il pistolero dell’Ave Maria:  Ad assistere alla drammatica uccisione di Juan sono i due figli piccoli del militare, i quali traumatizzati da quanto hanno appena visto vengono aiutati a fuggire da una fedele nutrice, che riesce in tal modo a sottrarli alla loro possibile eliminazione da parte dell’assassino. Passati quindici anni, i due fratelli, Sebastian (Leonard Mann) e Isabella (Pilar Velazquez), che sono cresciuti con il desiderio di fare giustizia, decidono però di fare ritorno alla casa in cui sono nati. L’obiettivo è naturalmente quello di vendicarsi di quanto patito nel passato non solo uccidendo Tomas, ma anche la madre, che è sempre rimasta accanto al suo amante, senza preoccuparsi di loro. Ad aiutare i due ragazzi c’è anche Rafael Garcia (Pietro Martellanza), un pistolero ormai da tempo loro amico e protettore, il quale si presenta con il nome di Peter Martell.



Proprio lui è riuscito nel corso degli anni precedenti a sottrarre i due fratelli agli svariati attentati compiuti dagli emissari di Tomas, intenzionato ad eliminare ogni traccia o testimone di quanto accaduto nel passato. Quando i fratelli arrivano nella loro casa, naturalmente gli eventi sono destinati a precipitare in maniera molto rapida. Ormai, infatti, l’avventuriero è chiaramente entrato in una vera e propria psicosi, tale da non farlo più ragionare con la necessaria lucidità. Terrorizzato dalla possibilità che i due figli dell’uomo da lui ucciso possano farsi giustizia, Tomas decide di procedere all’uccisione di Anna, ritenendola ormai un ostacolo. Nella sparatoria successiva, però, l’uomo viene colpito a morte da Sebastian e prima di spirare gli confessa una verità rimasta nascosta per tanti anni: la vera madre del giovane e della sorella Isabella non era Anna, bensì una delle tante serve che avevano lavorato alle dipendenze del generale Carrasco negli anni in questione. Una volta portata a termine la loro vendetta e conosciuta finalmente la verità sulle loro origini, i due ragazzi possono infine ripartire in compagnia di Rafael, mentre la loro vecchia casa sta crollando sotto le fiamme di un incendio.