A breve partirà la sfilata delle celbrità di Hollywood sul red carpet della 73esima edizione dei Golden Globes, i premi televisivi e cinematografici che vengono assegnati dalla Hollywood Foreign Press Association. Per la precisione, l’associazione che riunisce i giornalisti internazionali che si occupano di cinema e tv, daranno il via alla cerimonia di premiazione a partire dalle 2, ora italiana e si protrarrà per qualche ora. Per i fortunati utenti di Sky la diretta televisiva andrà in onda su Sky Atlantic e Sky Atlantic HD. Nel frattempo facciamo il focus su uno dei favoriti all’ambita statuetta, fratello minore del più rinomato Oscar. 



Tra coloro che si disputeranno la vittoria per la migliore regia nel prestigioso Golden Globes, considerato l’antipasto degli Oscar, c’è anche un vecchio leone del cinema mondiale, ovvero Ridley Scott, candidato con The Martian. Ridley Scott è nato a South Shields, in Gran Bretagna, il 30 novembre del 1937. Dopo aver studiato fotografia al Royal College of Art ha fatto il suo esordio dietro una macchina da presa nel 1965, girando il cortometraggio Boy and bycicle. Una volta diplomatosi ha quindi iniziato la sua attività girando fiction e spot pubblicitari. Il passaggio al cinema è avvenuto nel 1977, quando dopo aver ottenuto i finanziamenti necessari ha iniziato a girare I duellanti, con Keuth Carradine e Harvey Keitel. Un inizio folgorante, in grado di far immediatamente comprendere tutto il suo talento. Un talento confermato dalle due pellicole successive, Alien (1979) e Blade Runner (1982). Nel primo Sigourney Weaver interpreta la parte di un’astronauta costretta a difendersi dagli attacchi di una specie aliena, mentre nel secondo sono protagonisti dei replicanti immersi nella Los Angeles del 2019, costretti a sfuggire alla caccia condotta contro di loro dalle autorità. Due pellicole che sono considerate ancora oggi dei cult e seguite negli anni successivi da un’altro film di grandissimo rilievo, Thelma & Louise, girato nel 1991 in cui Susan Sarandon e Geena Davis vestono i panni di due donne in fuga dal proprio passato che decidono alla fine di buttarsi con la propria auto da un dirupo per sfuggire alla caccia dei poliziotti. Ridley Scott è poi tornato a far parlare di sè con Il gladiatore, il film del 2000 che vedeva Russell Crowe in veste di protagonista, baciato da uno straordinario successo commerciale. Un grande successo poi rinnovato nel 2007 da American Gangster, ancora con l’attore l’australiano in veste di protagonista, stavolta nei panni di un investigatore chiamato a contrastare lo strapotere delle bande criminali che imperversano nella New York della fine anni ’60, guidate da un gangster interpretato da Denzel Washington. Negli ultimi anni ha poi riproposto il suo genio creativo con film come Prometheus (2012), una sorta di prequel di Alien e The Counselour, dell’anno successivo. In particolare il secondo film è stato da lui dedicato alla memoria del fratello Tony, suicidatosi dopo aver contratto un tumore. Ora con The Martian, tratto da un romanzo di Andy Weir, L’uomo di Marte di Andy Weir e che vede nei panni di protagonista Matt Damon punta a cogliere la vittoria nel Golden Globes, considerato da sempre una anticamera ideale per conseguire l’Oscar, il premio che molti appassionati di cinema ritengono sarebbe il degno completamento per una straordinaria carriera. Una carriera contraddistinta in particolare dalla maniacale attenzione ad ogni minimo dettaglio e dalla versatilità e dalla capacità di dare il meglio trattando materie assolutamente diverse, dal peplum all’horror, passando per la fantascienza, sempre con ottimi risultati. I pronostici della vigilia lo vedono favorito su Alejandro Iñárritu, il regista di The Revenant. Non resta quindi che attendere l’esito della premiazione a Los Angeles.

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