Scopriamo qualche notizia interessante sulla pellicola in onda oggi su La 7 alle ore 21.10, Suspect – Presunto colpevole. Il film è stato girato tra Canada e Stati Uniti d’America. Alcuni piccoli errori sono stati fatti durante le riprese, come riporta bloopers.it. Dopo aver aggredito Kathleen, Carl viene pestato, portato in cella e legato alla branda per evitare che possa ancora avere reazioni esagerate. Quando la donna va a trovarlo, dopo aver capito che è muto, porta con sè carta e penna per poter comunicare. In cella gli libera la mano sinistra per permettergli di scrivere, solo che lei ancora non sa che l’uomo è mancino. In aula, nelle fasi iniziali del processo, per dimostrare che Carl è mancino, Kathleen lo chiama e gli lancia le chiavi che lui afferra con la mano sinistra. Quello che è strano è che l’uomo è sordo quindi non si spiega come abbia fatto a reagire al richiamo del suo avvocato.



La pellicola in onda stasera su La 7 alle 21.10 è un film del 1987, diretto da Peter Yates. Per chi ha voglia di vedere un accattivante thriller l’appuntamento è per l’11 gennaio su La7. Il film si intitola Suspect – Presunto colpevole ed è stato girato dal regista Peter Yates, noto per i suoi numerosi film d’azione, che in questa pellicola si cimenta col giallo. Del cast fanno parte attori del calibro di Liam Neeson, che interpreta il protagonista, la famosa cantante Cher, nel ruolo di una giovane avvocatessa d’ufficio, Joe Mantegna e Dennis Quaid che veste i panni di un membro della giuria innamorato della donna.



Carl Anderson è un ex marine, reduce dalla guerra del Vietnam, che, a causa dei traumi subiti durante il conflitto, è sordomuto e vive come barbone per strada. Quando, dopo il suicidio di un giudice della Corte Suprema a Washington, la segretaria di quest’ultimo viene trovata nel fiume Potomac barbaramente assassinata, la polizia arresta Carl, che vive proprio nella zona in cui è stato rinvenuto il corpo della vittima. L’uomo si dichiara innocente ma tutte le prove sembrano portare a lui. Il giudice incaricato del processo, Matthew Helms (interpretato da John Mahoney) decide di affidare il caso a una giovane avvocatessa d’ufficio, Kathleen Riley, anche perché Carl non può permettersi di assumere un avvocato. La donna è inizialmente in difficoltà: Carl non parla, dà solo poche risposte scrivendole su foglietti o su una lavagna ed è evidentemente traumatizzato dagli accadimenti della sua vita. Non riuscendo a trovare alcuna prova per discolpare il suo cliente forzato, la donna cerca di superare il mutismo del suo assistito, che, nel frattempo, è stato incarcerato. A correre in suo aiuto è un affascinante giovane membro della giuria Eddie Sanger che nella vita è un consigliere governativo. Grazie alla sua professione, l’uomo è in grado di ottenere informazioni, soprattutto se riguardano il mondo che si trova esattamente nel mezzo tra legalità e illegalità. Eddie si impegna a cercare la verità per aiutare Kathleen, anche perché si sente molto attratto dalla giovane donna. Tra omertà e corruzione, i due si muovono con cautela, rischiando più volte di essere scoperti. Ma è evidente che la storia dell’omicidio e l’accusa nei confronti di Carl nascondono qualcosa di poco chiaro. Alla fine riescono a scoprire che l’autore del delitto è lo stesso giudice Matthew Helms, incaricato del caso. L’uomo, nel timore che ritornasse alla luce un vecchio caso di corruzione in cui era coinvolto insieme al giudice Weiss, suicida all’inizio del film, aveva ucciso la segretaria per portarle via e distruggere le prove che il suicida le aveva fornito. Grazie alla brillante prova da avvocatessa di Kathleen e all’aiuto determinante di Eddie, Carl Anderson viene scagionato da ogni accusa. Kathleen può così festeggiare il suo successo nella causa e l’inizio di un nuovo amore con Eddie.

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