Questo pomeriggio, 2 gennaio 2016, andrà in onda su Canale 5 la commedia Senti chi parla con Kirstie Alley e John Travolta. Andiamo a vedere qualche curiosità su questa pellicola. Una delle forzature più evidenti nel film è la crescita smisurata di Mikey che, oltre a pensare, appena nato sembra già un bimbo di 6 mesi: la cosa, comunque, è necessaria per dare uno sviluppo concreto al film. Una curiosità: la voce di Mikey, che nella versione italiana appartiene al mitico Paolo Villaggio, nella versione originale è data dalla stella di Hollywood Bruce Willis.



Oggi pomeriggio, 2 gennaio 2016, andrà in onda alle ore 16.00 su Italia 1 il film Senti chi parla, una commedia del 1989 diretta da Amy Heckerling, ed interpretata da autentiche star del cinema quali John Travolta e Kirstie Alley. Il bimbo dei due nella pellicola parla e nella versione americana ha la voce di Bruce Willis mentre in quella italiana è doppiatto da Paolo Villaggio. La fotografia è curata da Thomas Del Ruth, mentre il montaggio è stato affidato da Debra Chiate. Le musiche sono state dirette da David Kitay.



Il film racconta la storia di Mollie, una consulente fiscale che vive una vita divisa fra il lavoro e la ricerca di un compagno. Inizialmente Mollie ha una relazione segreta con Albert, un cliente che ha già una moglie e due figli e che, nonostante questo, si comporta sempre da gran donnaiolo: l’atteggiamento incostante dell’uomo e le false promesse sul divorzio dalla moglie, spingono Mollie in una crisi molto profonda, acuita dalla scoperta di essere incinta. Dopo l’ennesimo tradimento (stavolta con un’arredatrice), la donna prende una decisione definitiva e trova il coraggio per lasciare Albert. Mollie decide di tenere il bambino e, durante una passeggiata in strada, viene improvvisamente colta dalle doglie: in suo soccorso arriverà James (John Travolta), un giovane e attraente tassista che si dimostra subito molto gentile nei confronti della donna, tanto da assistere addirittura al parto del piccolo Mikey. Col passare dei giorni, James si affezionerà molto al bambino e gli farà spesso da babysitter: nel frattempo, però, si innamorerà anche della madre. Mollie, nonostante provi anch’essa una grande attrazione per James, lo ritiene troppo immaturo per fare il padre, e decide di lanciarsi in una serie di appuntamenti romantici disastrosi, nel tentativo di trovare un buon padre per il piccolo Mikey. Il bambino, dal canto suo, ha già scelto per lei: vuole James e farà di tutto per favorirlo. Nonostante non sappia ancora parlare, Mikey è costantemente impegnato in divertentissime riflessioni che solo lui e gli spettatori possono ascoltare: il bambino ragiona e pensa in modo lucido ma anche comico, e dalle sue riflessioni dipendono i vari dispetti che combina lungo l’intera vicenda. La storia entra nel vivo quando Mikey compie il suo primo anno d’età. James è sempre più cotto di Mollie, che invece rimane eternamente indecisa. Il rapporto fra i due rischia di entrare in crisi quando, con la scusa di una consulenza fiscale, non si ripresenta Albert, desideroso di ricucire il rapporto con Mollie e di conoscere il figlio: James è furioso per la gelosia, anche perché sa che Mollie è molto fragile e rischia di ricadere nelle grinfie del padre di Mikey. Dal canto suo, il piccolo Mikey fa di tutto per dimostrare l’antipatia che prova nei confronti di Albert, tanto da fracassare alcuni degli oggetti più preziosi presenti in casa del padre. Nonostante questo Mollie decide di dare una chance ad Albert, che dura in verità molto poco: dopo essersi resa conto che l’uomo non è cambiato di una virgola, e che non prova il minimo interesse nei confronti di Mikey, lo abbandona per sempre. Una volta tornata a casa col piccolo, trova James che li aspetta in salotto, consumato dalla gelosia. A rompere gli indugi ci penserà ancora una volta il furbo Mikey che, in un momento di grande imbarazzo e tensione fra Mollie e James, deciderà di dire la sua prima parola: papà. Da lì, Mollie capisce che è James l’uomo perfetto per lei e suo figlio: i due coroneranno il loro sogno sposandosi, per la felicità di Mikey.

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