Iris manderà in onda alle 21.00, dunque fra pochissimo, il film drammatico “Blow”, con Johnny Depp, Penélope Cruz, Jordi Mollà, Franka Potente,Monet Mazur. Il film di genere drammatico Blow, girato negli Stati Uniti nel 2001 è diretto dal regista Tede Demme. Il trailer ci racconta del terribile flagello della droga ed in particolare del rapporto che ha verso di essa un uomo americano di nome George che da piccolo consumatore decide di fare di questo suo vizio, un vero e proprio business incontrando dei pericolosi narcotrafficanti per i quali deve piazzare sul mercato delle importanti quantità di droga. George decide quindi di mettere in essere una sorta di rete di spaccio di droga con l’aiuto dei propri familiari che fungono da contatti direttamente nei Paesi Sudamericani. Vi ricordiamo che il bel film è disponibile in diretta streaming video con il servizio gratuito del portale Mediaset, nella pagina dedicata a Iris, cliccando semplicemente qui. Ecco il trailer con le scene salienti del film.
Questa sera Iris trasmette in prima serata Blow, un film biografico drammatico tratto dal romanzo di Bruce Porter, che racconta la vera storia di George Jun, esponente del cartello di Medelin, uno dei maggiori narcotrafficanti di cocaina in America negli anni ’70 e ’80. La pellicola ha visto l’interpretazione di Penelope Cruz ricevere una candidatura come peggiore attrice all’edizione 2001 dei Razzie Awards,un vero e proprio “contraltare al negativo” degli Oscar. Una delle canzoni che fanno da colonna sonora a Blow, “All The Tired Horses”, fu interpretata da Bob Dylan. Non da meno “Can’t You Hear Me Knocking “, divenuto un famosissimo pezzo dei The Rolling Stones.
Oggi, 20 gennaio 2016, Iris trasmette alle 211.00 Blow, una pellicola diretta nel 2001 da Ted Demme. La vicenda narrata si basa su un romanzo di Bruce Porter che vede protagonista un realmente esistito trafficante di droga legato al cartello di Medellín, George Jung, molto noto negli anni ’70 e nel decennio successivo.
La trama. La narrazione parte dal momento in cui George Jung (Johnny Depp), un uomo originario del Massachussets, decide di abbandonare la sua famiglia, spinto dai litigi tra i genitori, originati dalla cronica mancanza di soldi. Trasferitosi in California, comincia a spacciare marijuana su una spiaggia, ove incontra Tonno (Ethan Suplee) e Derek Foreal (Paul Reubens), l’uomo che gli fornisce la merce.
Proprio sulla spiaggia riesce a intrecciare anche rapporti con alcune ragazze che lavorano come hostess, sfruttando il rapporto per allargare il suo giro anche ad altri Stati dell’Unione, approfittando in particolare del vettore offerto dai voli di linea. Una delle hostess, infatti, riesce ad inserire la droga nei suoi bagagli personali eludendo con semplicità i controlli.
Il trucco non rimane sconosciuto a lungo alle autorità, che arrestano George per detenzione di sostanze stupefacenti. La situazione dello spacciatore precipita quando, dopo l’udienza preliminare, scopre che la sua compagna, Barbara Buckely (Franka Potente), è affetta da un tumore.
Proprio per seguirne gli ultimi attimi di vita decide di assentarsi dal processo dandosi alla latitanza. Quando però si presenta dalla madre Ermine (Rachel Griffiths), questa lo denuncia alla polizia che lo riconduce in carcere.
Durante la sua prigionia viene a contatto con Diego Delgado (Jordi Molla), legato anche lui al narcotraffico. L’uomo allarga ulteriormente il giro di vendite di George, affidandogli anche lo spaccio di cocaina. In questa veste il malandrino inizia a collaborare con i cartelli colombiani, tra cui quello di Pablo Escobar (Cliff Curtis) che lo rende lo spacciatore più famoso di tutto il Paese. Sembra quindi che ormai la vita di George sia avviata ad una lunga prosperità: si arricchisce notevolmente e sposa Mirtha (Penelope Cruz), dalla quale ha la figlia Kristina. Così come è arrivata, però, la fortuna dello spacciatore inizia a decadere senza pietà.
Sarà Diego stesso a causarne la caduta tradendolo, spinto dal rancore per non essere mai stato ricompensato per avergli concesso fama e possibilità di crescita.
Rimasto fuori dal giro che lo ha nutrito sino a quel momento, Jung rimane senza un soldo, privo anche del suo patrimonio esportato nei paradisi fiscali, confiscato dalle autorità panamensi.
Come un tornado la sfortuna invade tutto e complica anche i rapporti in famiglia, che si fanno sempre più tesi, scaturendo in un litigio tanto violento da spingere Mirtha a farlo arrestare e a chiedere il divorzio, assicurandosi l’affidamento esclusivo della figlia Kistina.
Uscito di prigione il narcotrafficante cerca di rimettersi in piedi e di riannodare i rapporti con la famiglia, per riavere l’affetto della figlia. Quando però prova a organizzare una nuova spedizione di sostanze stupefacenti, verrà tradito dai suoi stessi compagni, che lo denunceranno all’FBI, per potersi salvare. Ne conseguirà una nuova condanna, stavolta a ben sessanta anni di carcere. Verrà scarcerato soltanto nel giugno del 2014, per buona condotta. Nel periodo passato in carcere, la figlia Kristina andrà a trovarlo solo a partire dal 2002, dopo aver visto il film.