Iris trasmette questo pomeriggio Il viaggio di Capitan Fracassa, un film che il regista Ettore Scola decise di ricalcare sulle pellicole “all’americana”, che all’epoca utilizzavano molto la tecnica del flashback, ovvero far entrare il telespettatore nel vivo dell’azione quasi alla fine della trama e ripercorrere, solo in un secondo momento, i fatti che hanno portato al momento presente. Nino Manfredi avrebbe dovuto avere un ruolo secondario o addirittura un cameo nella pellicola, ma si rifiutò categoricamente di prendere parte alle riprese perchè in totale disaccordo col significato della parte che avrebbe dovuto interpretare. Un fatto simile si verificò anche nella pellicola a capitoli “Grandi Magazzini”, dove l’attore accettò solo una piccola parte, seppur da protagonista, nell’episodio a lui dedicato. In sostituzione di Manfredi Scola scelse Ciccio Ingrassia, che prese prendere parte alla commedia poco prima di chiudere il suo rapporto lavorativo con lo storico compagno dell’epoca, il famosissimo Franco Franchi, che non venne scritturato per il film perchè stava attraversando un periodo difficile a causa di problemi di salute.



Oggi, domenica 24 gennaio 2016, Iris trasmette alle 14.24 Il viaggio di Capitan Fracassa, un film diretto da Ettore Scola ed ispirato all’opera letteraria di Théophile Gautier, Le Capitaine Fracasse.

Il cast della pellicola è formato da interpreti d’eccezione, i massimi protagonisti della storia del cinema degli anni Novanta. Tra loro Massimo Troisi e Ornella Muti. Il viaggio di Capitan Fracassa, grazie all’impeccabile regia di Scola e all’interpretazione da maestro di Massimo Troisi, passò alla storia come uno dei migliori lavori del cinema italiano e una delle miglior performance dell’attore nazionale.



La trama. Un gruppo di attori teatrali si ritrova preoccupato al capezzale di un giovane ragazzo che sembra avere ancora poche ore di vita. Tra loro il più in apprensione è il capo compagnia, Pulcinella, che, legato al ragazzo malato da un profondo affetto pensa e ripensa ai momenti vissuti con lui. L’attore ricorda quando la sua compagnia, in una rigida notte d’inverno, si trovò costretta a chiedere rifugio, dopo inutili tentativi in tutto il paese, presso un castello, l’unico luogo dove forse era rimasto posto per loro.

La dimora apparteneva al giovanissimo barone di Sigognac, che viveva senza genitori in compagnia del suo unico amico, l’anziano maggiordomo tanto paziente da saper assecondare ogni suo capriccio. Il capo compagnia in quella occasione ebbe diverse difficoltà ad andare d’accordo col ragazzo, che non lo reputava un attore di buon livello. Tra i due nacque un rapporto difficilissimo ma il maggiordomo, che desiderava far conoscere il mondo al giovane nobile, diede di nascosto cento scudi a Pulcinella perchè portasse il nobil giovanotto via con sè. L’attore, dopo qualche momento di indecisione, accettò l’incarico e col tempo riuscì ad instaurare con l’ospite un rapporto di tale stima da convincerlo a diventare un attore e a recitare con lui e la sua compagnia

Tornato al presente, Pulcinella decide di rinunciare al al denaro ricevuto per curarsi del Barone, e di utilizzarlo per contattare un esperto medico che curi il giovane amico. Il ragazzo passa una notte in preda al dolore ma, l’indomani mattina, guarisce definitivamente:rinuncia quindi al proprio titolo nobiliare per seguire il suo salvatore in ogni viaggio intorno al mondo ed imparare sempre meglio la sua professione