Il comico Daniele Luttazzi ha dedicato sul suo blog personale una attenta osservazione nei confronti di Beppe Grillo, Leader del Movimento 5 Stelle che a breve calcherà nuovamente il palcoscenico non per questioni politiche, ma per ‘tornare al primo amore’, quello che in realtà, non si scordai mai: il teatro. Beppe Grillo infatti, tornerà al teatro con un tour sulla base di un monologo. Daniele Luttazzi però non ci sta e sul blog apre questa parentesi scrivendo: “Dal momento in cui il comico decide di compiere questo passo – fare attività partitica – la sua satira diventa, inevitabilmente, propaganda”. Luttazzi spiega che, per rendere quella di Grillo vera satira, dovrebbe probabilmente allontanarsi dal ‘marchio’ Movimento 5 stelle, cosa che crediamo, non possa capitare (non nell’immediato futuro, almeno). Per Daniele Luttazzi questa, si trasforma inevitabilmente in propaganda perché legata a tecniche di persuasione che si avvicinano più all’acquisizione di un voto piuttosto che di una ‘risata’. “Purtroppo, con la scelta di fare attività partitica, Grillo ha ceduto alla lusinga del potere, che è nemico della satira; e questa decisione, benché ottima per il marketing, ha cambiato la natura della sua comicità per sempre”, queste le parole di Daniele Luttazzi che – evidentemente – non considera questo tipo di comicità arte senza vincoli di sorta.



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