Cielo stasera trasmette il film Age of heroes, ispirato ad alcuni fatti veri accaduti durante la Seconda guerra mondiale. In particolare, l’Operazione Biting (per sabotare e rubare alcuni componenti dei radar tedeschi). Una curiosità riguarda il fatto che nel film compare il personaggio di Ian Fleming, lo scrittore che inventò un altro personaggio celebre del cinema: James Bond. In effetti durante la guerra Fleming costituì un’unità di commandos, conosciuta come Nr. 30 Commando, composta da militari specializzati nell’intelligence. La stessa unità che sembra essere in azione nella pellicola di Adrian Vitoria.



Questa sera Cielo trasmette il film Age of heroes, diretto da Adrian Vitoria. La trama della pellicola, che si snoda lungo l’arco di novanta minuti, inizia quando il capitano Bob Rains (Danny Dyer) viene inviato in un campo di correzione. Il motivo della punizione sono le continue intemperanze che lo hanno infine condotto all’insubordinazione, costringendo le autorità militari a intervenire per calmare i suoi bollenti spiriti. La sua punizione viene però interrotta grazie all’intervento del maggiore Jack Jones (Sean Bean), recatosi sul luogo al fine di reclutare un altro soldato all’interno dell’unità speciale che sta formando. Jones, infatti, decide di dargli un’occasione per dirigere verso il nemico la sua aggressività, sfruttandone al contempo le indubbie capacità. Il gruppo al quale sta lavorando, in particolare, avrà l’incarico di infiltrarsi in territorio norvegese, ormai occupato dai nazisti, con un compito importantissimo: quello di sottrarre informazioni relative alla tecnologia radar nemica, l’RDF (radio direction finder), un prototipo di radiogoniometro il quale potrebbe infine rivelarsi fondamentale per il successivo sviluppo del conflitto. A dare vita al piano cui dovranno attenersi i componenti dell’unità è il comandante Ian Fleming (James D’Arcy), il quale ha previsto l’infiltrazione in Norvegia tramite un lancio con il paracadute, in modo da entrare in contatto con Beowolf, il referente sul luogo. 



Sin dall’atterraggio, però, per l’unità hanno inizio le prime difficoltà, in quanto il gruppo finisce proprio nelle vicinanze di un’avanguardia tedesca. Dopo essere atterrati dalla parte sbagliata di un fiume ghiacciato, per sfuggire alla morsa delle SS, i soldati inglesi sono quindi costretti a superarlo, in modo da stabilire il contatto con Beowolf, che è in realtà una ragazza, Jensen (Isabella Miko). Quando questa li conduce nella sua abitazione, i nazisti, che avevano inseguito il gruppo, la uccidono, senza però riuscire a fermare l’unità. Nel successivo raid contro una base nazista dislocata a poca distanza, gli infiltrati riescono così a reperire un manuale tecnico nel quale viene descritto nei minimi particolari il funzionamento del radar RFD.
A questo punto non resta quindi che tornare a casa, dando vita a una fuga per mezzo di un sommergibile. Un’ipotesi che viene però dichiarata inammissibile per la sua difficoltà dagli alti comandi, costringendo di conseguenza il gruppo a dirigersi verso la Svezia al fine di sfuggire alla serrata caccia delle truppe tedesche, che possono contare peraltro sul ferreo controllo del territorio norvegese. Una fuga resa ancora più complicata dalla mancanza di viveri, tale da costringere Rains e i suoi colleghi a trovare qualcosa da poter mangiare nel corso del faticoso trasferimento. Il tutto mentre continuano le affannose ricerche da parte dei nazisti, che si portano dietro uno dei britannici rimasto in precedenza ferito. 



Quando infine avviene il contatto tra i due gruppi di soldati, lo scontro sembra inizialmente volgere a favore dei tedeschi. Dopo essere rimasto indietro e privo di munizioni, Rains sta ormai per suicidarsi con l’ultima pallottola rimasta, venendo però salvato dagli altri due sopravvissuti, tornati indietro nonostante l’ordine contrario del comandante. Saranno proprio loro a risolvere la situazione eliminando i nazisti per poi dirigersi alla fine del cruento scontro verso la meta prefissata, ovvero il confine con la Svezia.