Scopriamo qualche notizia interessante sulla pellicola in onda oggi su Rai 3 alle ore 14.30, C’eravamo tanto amati. Il film ricalca l’essenza delle più classiche commedie italiane. Esso mostra trent’anni di storia di questo Paese e riprende al suo interno dettagli, metodi e scene appartenenti ad altri film facenti parte del patrimonio cinematografico italico. La pellicola, una commedia dotata comunque di un suo spessore e di una trama precisa, è stata molto amata negli anni passati e risulta tuttora attuale per certi versi. Essa ha ricevuto diversi importanti riconoscimenti, tra cui il Gran Premio al Festival cinematografico internazionale di Mosca, un premio César e tre Nastri D’Argento. Questa pellicola è entrata poi a far parte della lista dei cento film italiani da salvare. Piccola curiosità: sul finire della pellicola si trova una dedica al grande regista Vittorio de Sica, uno dei più grandi maestri del mondo del cinema della nostra terra e nel corso dell’evolversi della storia vi sono diversi omaggi e citazioni al suo personaggio.



La pellicola in onda stasera su Rai 3 alle 14.30 è un film del 1974, diretto da Ettore Scola. C’eravamo tanto amati è una una divertente commedia interpretata da attori del calibro di Stefania Sandrelli, Vittorio Gassman, Nino Manfredi e Aldo Fabrizi. La lingua originale del film è l’italiano ed esso è stato prodotto nel nostro Paese. La sua durata è di circa due ore e il bianco e nero si alterna al colore. Antonio, Gianni e Nicola sono tre partigiani accomunati da vicende simili nel corso della seconda guerra mondiale e conosciutisi proprio in questo particolare frangente della storia. Con il termine del conflitto i tre amici di dividono, per tornare alle loro vite di sempre. Qualche tempo dopo Gianni e Antonio si rincontrano casualmente a Roma.



Tre ex partigiani si reincontrano a Roma, il primo è un uomo pieno di ambizioni, ma ben ancorato alla realtà. Egli decide di portare via la fidanza all’amico, Luciana, che nel giro di poco tempo lascia per Elide, una donna poco istruita ma figlia di un uomo ricco, di cui lui diverrà l’avvocato. Gli affari dell’uomo non sono però molto puliti e Gianni si troverà spesso coinvolto in situazioni ai limiti della legalità. Elide, nonostante gli sforzi per farsi amare dal marito, trova la morte in un incidente. Luciana intanto tenta di uccidersi ma viene soccorsa da Antonio. Quest’ultimo è sempre rimasto fedele ai suoi principi e alle sue idee politiche ma ormai alcuni di questi sembrano essere stati sorpassati da temi e valori più moderni ed attuali e il suo passato di partigiano sembra perdere importanza. Nicola incontra anch’egli delle difficoltà nella vita di tutti i giorni, sopratutto a livello lavorativo: deve infatti scontrarsi con una classe dirigente filo-democristiana che non condivide il suo pensiero. Viene addirittura escluso dal mondo dell’insegnamento e deve così lasciare la sua città, abbandonando anche la sua famiglia. Si reca nella capitale dove, con diversi escamotage, cerca di tirare a campare. Antonio si imbatte nuovamente nel vecchio amico Gianni e propone di organizzare un nuovo incontro tra amici. Essi si trovano così in una locanda e si raccontano le loro vite, arrivando persino a litigare e a picchiarsi. Dopo l’incontro le vicende degli amici continuano ad intrecciarsi e non solo le loro. Anche la storia di Luciana sembra infatti strettamente legata alle peripezie di questo trio di amici così singolare. Cosa accadrà? I tre amici riusciranno a trovare punti d’incontro o andranno avanti, periodicamente, a scontrarsi e a litigare? Chi sceglierà Luciana? Come continueranno ad evolversi le loro vite? Troveranno un posto all’interno di quella società che sembra essergli nemica? 

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