Ci sarà anche Massimo Bottura, uno dei più famosi chef italiani, tra gli ospiti di Fabio Fazio nella prossima puntata di Che fuori tempo che fa. Nato a Modena, il 30 settembre del 1962, Massimo Bottura è noto in particolare per essere proprietario dell’Osteria Francescana, il locale della città emiliana in cui si esercita e che dopo essere stato premiato con tre stelle Michelin ha visto riconosciuto il suo altissimo livello con il secondo posto nella graduatoria The World’s 50 Best Restaurants Awards del 2015. Un riconoscimento di grandissimo prestigio che suona indirettamente anche come un riconoscimento alla cucina tricolore.



Dopo aver trascorso l’infanzia e l’adolescenza nella sua città natale, Massimo Bottura ha iniziato a lavorare in qualità di grossista di prodotti petroliferi all’interno dell’azienda di famiglia, portando avanti al contempo gli studi universitari, in Giurisprudenza. Studi abbandonati nel corso del 1986 quando ha deciso di rileva un locale sito a Campazzo, nei pressi di Nonantola. Proprio in quella trattoria ha appreso i primi rudimenti della cucina emiliana, per poi passare allo studio di quella francese. In questo periodo ha prima lavorato con Georges Cogny, ove si è misurato con la cucina transalpina classica, per poi impiegarsi nel Louis XV, il famoso locale di Montecarlo in cui esercitava il grande Alain Ducasse. Uno stage durato alcuni mesi che però si è rivelato fondamentale nella sua formazione professionale. Negli anni successivi, ha quindi proseguito la sua formazione recandosi a New York, per poi rientrare in Italia nel 1995, rilevando appunto l’Osteria Francescana, una trattoria tradizionale già molto nota a Modena, sita proprio nel cuore cittadino.



Oltre a gestire il locale, Bottura ha però continuato lo studio di altre cucine, tanto da aderire nel 2000 all’invito di Ferran Adrià, famoso cuoco catalano, lavorando nel ristorante El Bulli, ove ha avuto modo di apprendere le basi della cucina molecolare. Una lunga serie di esperienze che hanno permesso a Bottura di crearsi un solido background professionale, sfociato infine nella proposizione di una cucina nella quale vengono rielaborate materie prime della grande tradizione tricolore in una veste più adeguata ai tempi. La sua notorietà è diventata sempre più vasta con l’avanzare del nuovo millennio, favorita anche dalla scrittura di libri in cui ha spiegato le basi del suo modo di intendere la cucina.

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