Uscirà oggi, martedì 5 gennaio 2016, “Assolo”, la pellicola che per la seconda volta vede Laura Morante non soltanto nei panni di protagonista, ma anche di regista. Durante la conferenza stampa di presentazione del film, la Morante ha voluto rappresentare il proprio punto di vista su un’opera incentrata su una donna giunta sulla soglia della mezza età con un bagaglio di insicurezze difficile da smaltire:”Più che offrire una soluzione il film vuol essereun’esortazione. C’è un momento difficile per ogni donna: il passaggio da un’età in cui ci si può sentire ancora oggetto di desiderio a una in cui questa sicurezza può scemare. Credo che la chiave sia approfittare di questo momento per pensarci come soggetti anziché come oggetti. Il mio non è un film coraggioso: semplicemente ho detto ciò che spesso si ha paura a dire. Abbiamo timore d’invecchiare. Proviamo a fare quest’assolo. Non abbiamo un coro? Cantiamo comunque.“.
A partire da oggi martedì 5 gennaio, uscirà in tutti i cinema italiani il film Assolo, seconda opera diretta dall’attrice e regista Laura Morante. Si tratta di un prodotto di genere commedia, dai contenuti piuttosto leggeri e con qualche spunto di riflessione. La protagonista principale della trama è Flavia, interpretata dalla stessa Morante. Si tratta di una donna piena di insicurezze e di fragilità interiori, piuttosto comune nella società attuale. Il suo passato può essere considerato abbastanza sfortunato, con due matrimoni terminati con un fallimento generale e due figli. La sua malcelata insicurezza e la scarsa fiducia nei propri mezzi non fanno altro che peggiorare la situazione, con Flavia che cerca in ogni modo di ricevere il consenso da parte delle persone che la circondano per ogni suo atto. Non riesce neanche a tagliare definitivamente i ponti con i suoi mariti precedenti. A quel punto, stringe amicizia con Giusi e Ilaria, le compagne dei suoi due ex consorti che si sono rifatti una vita. Ma tutto questo non basta, dato che la donna continua a sentirsi inadeguata in qualsiasi circostanza e a sguazzare in un’autentica solitudine. La sua vita inizia ad essere intrisa di inutilità, con una lunga serie di desideri mai esauditi e la difficoltà nel raggiungere i propri scopi. Tutto sembra andare nella maniera peggiore e a quel punto Flavia non può fare altro che analizzare se stessa e ciò che ha fatto durante la sua esistenza. Dopo una lunga sequenza di peripezie e scoperte clamorose, la donna si rende finalmente conto che la perfezione non esiste e che è necessario provare più amore nei confronti della propria persona per poter provare affetto anche verso gli altri.