I palinsesti di Mediaset, specialmente nei periodi di festa, variano notevolmente e anche oggi, mercoledì 6 gennaio 2016 e giorno dell’Epifania, la rete ammiraglia Mediaset ha subito dei cambiamenti a livello di programmazione. Alle 13.40 doveva infatti andare in onda il film Bianco, Rosso e Verdone con Carlo Verdone e Lella Fabrizi ma i telespettatori più attenti di saranno accorti che invece la rete sta trasmettendo Romeo e Giulietta, una miniserie adattata a film tv con Alessandra Mastronardi e Martino Rivas. Diretta da Riccardo Donna vede la partecipazione anche di Sofia Ricci, Andrea Bosco e Andy Luotto.



Bianco Rosso e Verdone, in onda questo pomeriggio su Canale 5 alle 13.40 circa, è un film del 1980, diretto da  Carlo Verdone di genere commedia. Gli attori sono: Carlo Verdone, Irina Sanpiter, Lella Fabrizi, Angelo Infanti, Andrea Aureli, Milena Vukotic. La storia si sviluppa durante un fine settimana in cui si svolgono le elezioni. I protagonisti sono tre uomini, tutti interpretati da Carlo Verdone, che intraprendono un viaggio per andare a votare presso i rispettivi seggi elettorali. I tre personaggi, molto diversi tra loro, sono tutti interpretati dal Verdone che da grande prova di se in questo film molto godibile. Il primo personaggio è un pedante avvocato romano, Furio Zòccano, che risiede a Torino da molti anni, C’e’ poi Mimmo, un giovane romano molto ingenuo e chiude il trio Pasquale, un uomo sciatto e decisamente poco alla moda, emigrato in Germania. 



Furio è sposato con la giovane Magda, di cui è molto innamorato, ma il suo carattere pedante e calcolatore rende la vita matrimoniale molto complicata. La donna, che apparentemente sembra serena, cova una grande insoddisfazione, poiché vive sotto l’oppressione costante della logorrea di Furio e del suo essere pignolo fino all’inverosimile. I due hanno due figli, Anton Giulio e Anton Luca. Una volta intrapreso il viaggio, alla prima sosta programmata da Furio, la donna incontra Raoul, un giovane e affascinante uomo che si innamora a prima vista di Magda. Poco più tardi, i due si rincontrano nel momento in cui Furio accosta per sostituire una ruota forata, e Raoul offre il suo aiuto. In seguito ad un incidente stradale, Furio finisce in ospedale e Magda passa la notte in albergo con i suoi figli. Qui avviene un incontro segreto tra la donna e Raoul, durante il quale l’uomo manifesta la sua passione. Quando la famiglia giunge a Roma, approfittando del momento in cui Furio va a votare, Magda saluta i bambini e sparisce. Il secondo personaggio si chiama Mimmo ed è un giovane romano molto ingenuo, che viaggia in compagnia della sua nonna,Teresa, un’anziana donna piena di acciacchi ma con un carattere molto allegro e intraprendente. La donna è a Verona a casa della figlia, ma non vuole assolutamente perdersi la possibilità di votare e deve raggiungere Roma; essendo anziana, non se la sente di fare il lungo viaggio in treno, perciò Mimmo decide di partire da Roma, andare a prenderla a Verona e riportarla nella capitale in macchina. Non appena si mettono in viaggio, la nonna e il nipote iniziano ad avere una serie di battibecchi che si porteranno avanti per tutto il tempo. A causa degli acciacchi di Teresa, Mimmo è costretto a fare molte soste, durante le quali i due incontrano altri personaggi, fra i quali una prostituta dalla quale il giovane corre via spaventato. Una volta giunti a Roma, Mimmo litiga con la nonna, che muore all’improvviso, mentre vota all’interno della cabina elettorale. Il terzo personaggio è Pasquale Amatrano, un uomo sciatto e decisamente poco alla moda, emigrato in Germania. L’uomo, a bordo di una vecchia Alfasud, si dirige alla volta di Matera per poter votare. Durante il viaggio, Pasquale, incontra notevoli difficoltà poiché ha dimenticato la sua lingua natia e riesce a malapena ad esprimersi, difatti durante il film non lo si sente parlare quasi mai. Oltre alle difficoltà linguistiche, l’uomo subisce svariati furti durante le sue soste. Arrabbiato e amareggiato per i torti subiti, Pasquale giunge a destinazione molto provato e si sfoga, con un lungo monologo in un dialetto incomprensibile, elencando tutto quello che non funziona nel suo paese d’origine.

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