Quo vado?, al cinema. A vedere che? Checco Zalone. La famosa frasetta simpatica in questi giorni andrebbe quanto meno modificata in questi termini: il record e il successo arriva praticamente dappertutto, sembra che la gente si moltiplichi per andare al cinema, certo incidono le 1300 sale nazionali in cui è distribuito ma quasi 40 milioni di euro in 6 giorni non è spiegabile solo così. Sono per la precisione 37,7 milioni di euro guadagnati dall’uscita di Capodanno, sembra passato un’eternità perché se ne continua a parlare ma non è neanche una settimana che Checco e Gennaro Nunziante sono nei cinema che già il record di Sole a Catinelle è agli sgoccioli e il super record italiano di Avatar, a 67 mln, si può pensare di battere. Ieri durante l’Epifania sono stati fatti altri 5,8 mln di euro, sono numeri davvero stratosferici, se pensiamo che il suo terzo film è il secondo in classifica di tutti i tempi con 52 milioni e al terzo posto troviamo Titanic con 50. Un terzetto che si può raggiungere contando che solo dopo sei giorni siamo a 40 e quei film sono stati almeno due mesi in sala. Incredibile direte voi? Beh, è realtà, che piaccia o non piaccia il tipo di film zaloniano, è comunque un fenomeno di massa che si potrebbe studiare ma che prima di tutto si può guardare e poi giudicare.
Luca Medici e Pasquale Zagaria. Ah non vi dicono niente? Beh, e con Checco Zalone e Lino Banfi, come la mettiamo? Bravi, sono anche i due grandi protagonisti di Quo vado?, il mega successo di questi primi giorni del 2016, un fenomeno che continua a salire con record su record stracciati senza pietà. Ebbene, i due grandi pugliesi sono un bello specchio divertente di due sostanziali generazioni di comici: diversissimi tra loro, epoche completamente differenti, film opposti ma comunque il grande Lino e il bravo Checco sono in questo momento protagonisti in Italia. Come dimenticare il commissario Lo Gatto, o l’irreprensibile Oronzo Canà e il suo 5-5-5 in Allenatore nel pallone? Checco e Gennario Nunziante hanno scelto di premiare la carriera di un bravissimo attore non solo comico tra l’altro come Lino dandogli un ruolo perfetto nel nuovo film super record, dove appunto interpreta un senatore di cui “non si capisce bene di che partito è”, si dice durante il plot. Due generazioni diversissime che però portano alla luce un modo scanzonato e nello stesso tempo molto semplice di far ridere. Chiaro, oggi ci sono più tematiche di sfondo che servono all’ottimo contorno che un tempo forse non servivano, ma rimangono due bravi attori che sono d’accordo certo su una cosa, sono amatissimi dal pubblico. E mica solo pugliese.