Tra gli ospiti di Silvia Toffanin a Verissimo vedremo anche Maurizio Micheli. L’attore in questi giorni è al cinema con il film “Quo vado?”, dove interpreta il papà di Checco Zalone. A Vanity Fair, Micheli ha raccontato che è stato Checco stesso a volerlo, perché da bambino lo vedeva in televisione. I due non si conoscevano prima di questa esperienza. Micheli, a una domanda su a chi potrebbe essere paragonato Zalone, risponde che gli fa venire in mente sia Alberto Sordi, che Woody Allen. Sul suo futuro dice che gli piacerebbe interpretare un ispettore o un commissario, però comico, che non ne azzecca una, un po’ come l’ispettore Clouseau.
Tra gli ospiti della puntata di Verissimo di oggi ci sarà anche Maurizio Micheli. Nato a Livorno il 3 febbraio del 1947, trascorre la propria fanciullezza a Bari per poi trasferirsi a Milano e diplomarsi alla scuola del Piccolo Teatro di Milano. Si laurea al D.A.M.S di Bologna. Dal 1972 Maurizio Micheli fa il proprio debutto come scrittore e attore, interpretando numerosi spettacoli tra cui nel 1978 Mi voleva Strehler, che riscosse un grande consenso tanto da essere rappresentato anche a Parigi e che ancora oggi va in scena. Di lui sappiamo che ha preso parte a tantissimi varietà televisivi come Chewing-gum show, A tutto gag, Fantastico e tanti altri nei quali dato vita, interpretandoli saggiamente, a divertenti e popolari personaggi per lo più di origini pugliesi che gli hanno conferito successo e notorietà. Come non ricordare il personaggio del pazzo che si era innamorato della brunetta dei Ricchi e Poveri, l’avvocato Rocco Tarocco e la signora Anna Rosa.
Nel 1976 viene scelto per far parte del cast del film Allegro non troppo diretto dal regista Bruno Bozzetto e nel seguente anno viene scelto per partecipare al programma televisivo chiamato Scuola serale per aspiranti italiani. Nel 1985 Sergio Corbucci lo sceglie tra gli attori del suo film Sono un fenomeno paranormale, successivamente nel film Rimini Rimini e due anni più tardi nel film Roba da ricchi. La sua esperienza nel cinema vede anche il nome di altri registi come Steno con il film Mani di fata nel 1983 e nel 1987 nel film Animali metropolitani. Grazie però al film Il commissario Lo Gatto diretto dal grande Dino Risi Maurizio Micheli inizia a divenire molto popolare e riconosciuto. Nel 1992 debutta come presentatore sulla rete ammiraglia Mediaset con il quiz Il delitto è servito che però a causa dei bassi ascolti viene immediatamente sospeso.
Dinnanzi a questi nuovi impegni lavorativi, Maurizio Micheli però non abbandona il primo amore e cioè il teatro continuando la propria attività come attore di teatro prendendo parte a L’opera dello sghignazzo di Dario Fo, La presidentessa con la collega Sabrina Ferilli, Un paio d’ali e Buonanotte Bettina con Benedicta Boccoli. Nel 1996 scrive e pubblica la sua autobiografia dall’insolito titolo Sciambagne. Il 27 dicembre del 1999 l’allora Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi gli conferisce l’onorificenza di Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nel 2002 pubblica il romanzo Garibaldi amore mio da cui ha anche realizzato una commedia teatrale con la produzione del Teatro Franco Parenti. A Trieste presso il Teatro Verdi prende parte nel 2007 allo spettacolo Il paese dei campanelli per la regia di Maurizio Nichetti. Tra il 2010 e il 2011 Maurizio Micheli porta in tournee in tutta la penisola italiana lo spettacolo Italiani si nasce (e noi lo nacquimo) dove insieme a Tullio Solenghi mette su una satira pungente ma comica sull’Unità d’Italia. Nella stagione teatrale 2015-2016 è impegnato nella commedia Signori..le paté de la maison con Pino Quartullo e Sabrina Ferilli.