L’attore Vincenzo Salemme, ospite stasera di Fabio Fazio a Che fuori tempo che fa, ha messo in scena nel recente dicembre 2015 lo spettacolo teatrale Sogni e Bisogni, Incubi e Risvegli. Salemme ha dichiarato a Tgcom 24 che nutre un amore incondizionato per il teatro e ha parlato del suo spettacolo ‘Voglio raccontare le difficoltà di un 50enne in questo momento storico. Quanto un uomo riesca a dimostrare di avere carattere, di non avere paura nella società di oggi’. Salemme dona vita e voce sul palco al ‘tronchetto della felicità’, come si è dichiarato durante l’intervista. La “napolitaneità” di Salemme, così come l’impronta evidente nei modi di fare e nei gesti, ricorda molto quella di Eduardo De Filippo, un personaggio importante sia per la sua carriera sia per la sua vita privata. Anche durante l’intervista, Salemme ricorda come il recente lutto di Luca De Filippo, figlio di Eduardo, lo abbia cambiato anche dal punto di vista recitativo. Di De Filippo, infatti, l’attore parla in modo caloroso, mostrando che il loro rapporto andava ben oltre l’aspetto professionale: “noi avevamo tanti ricordi insieme. Siamo stati fraternamente amici. Per 15 anni siamo stati insieme tutti i giorni per almeno 10 mesi all’anno da mattina a notte fonda. É come se avessi perso la famiglia”.  



Vincenzo Salemme sarà ospite di Fabio Fazio a Che fuori tempo che fa, in onda su Rai 3 il 9 gennaio 2016. L’attore nasce a Bocoli, un piccolo comune di Napoli, il 24 luglio del 1957. Da ragazzo inizia un percorso di studi che non lascia trasparire il suo amore per il teatro: consegue infatti il diploma al liceo classico e si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia a Napoli. Nel 1976, Vincenzo viene notato e scritturato da una compagnia teatrale e l’anno successivo si trasferisce a Roma per lavorare con Eduardo De Filippo. Il maestro del teatro napoletano riconosce subito il talento di Salemme e instaura con lui un intenso rapporto lavorativo che dura fino al 1984, anno in cui Eduardo muore e il suo posto viene preso dal figlio Luca. Vincenzo continua a lavorare anche con Luca fino al 1992 e nel frattempo fonda un’associazione culturale da cui prende vita una compagnia propria, la Chi è di scena. Se a teatro la carriera di Vincenzo Salemme spicca quando è ancora un ragazzo, al cinema il suo debutto avviene negli anni ’80 grazie a Nanni Moretti che lo sceglie per Sogni d’oro, La messa è finita e Bianca. Tra il 2010 e il 2014 la sua attività nel cinema diventa sempre più intensa, sebbene Salemme non abbandoni mai il suo primo amore: il teatro. Proprio in quegli anni, infatti, ripropone per la seconda volta lo spettacolo teatrale e campione di incassi L’astice al veleno. Il prossimo lavoro in cui vedremo Salemme all’opera sarà Se mi lasci non vale, un film che vanta nel proprio cast nomi come Tosca D’Aquino e Serena Autieri. Proprio insieme alle due attrici è stato di recente invitato allo Speciale Affari Tuoi – Lotteria Italia, programma condotto da Flavio Insinna. Il film, in uscita il prossimo 21 gennaio, è anche diretto dallo stesso attore napoletano.



Lo scorso 19 dicembre Salemme è stato ospite di Silvia Toffanin a Verissimo. Durante l’intervista l’attore ha voluto ricordare Luca De Filippo, scomparso di recente. Per lui i De Filippo hanno rappresentato, prima nella figura del padre e poi in quella del figlio, punti di riferimento importanti e non solo a livello professionale. L’attore ha infatti affermato che per lui il teatro è un posto magico, che l’ha affascinato sin dai primi momenti, quando gli venivano riservati soltanto ruoli marginali. Il suo legame con il palcoscenico teatrale è cresciuto proprio grazie ai due membri della famiglia De Filippo, a cui sente di dover rivolgere un pensiero di riconoscenza: se è riuscito ad affermarsi è per merito loro. Durante l’intervista Salemme ha speso qualche parola per raccontare brevemente il suo nuovo spettacolo, la genesi della sceneggiatura e le modifiche apportate per arrivare esattamente al risultato desiderato. Il lavoro è nato in un periodo non felicissimo per l’attore dal punto di vista professionale: aveva perso la voglia di scrivere, di dedicarsi a quella che era e continua ad essere la sua più grande passione ma che, ultimamente, aveva messo da parte. E invece è stato proprio il suo amore, il teatro, a ridargli la forza di prendere in mano la penna e rimettersi a comporre. Nella vita privata Vincenzo Salemme è legato a Valeria Esposito, moglie e socia al 50% della compagnia teatrale. Il loro amore dura da ben 30 anni, alla faccia di chi “gufava” per via degli 11 anni di età che li distanziano. 

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