Una settimana prima della scomparsa, Roberta Ragusa avrebbe assunto delle gocce per dormire per una recente insonna. Quella notte quindi, rivela Craig Warwick, non sarebbe stata cosciente. Centrale nel caso la camera da letto: Roberta non avrebbe mai dormito su quel letto ed è stata un’altra persona a simulare l’evento. Al contrario di quanto riferito dal marito Antonio Logli, unico indagato, la donna quindi sarebbe scomparsa prima. I bambini inoltre non avrebbero sentito niente, precisamente le urla fra i genitori, perché a loro volta avevano assunto del sonnifero. La criminologa Roberta Bruzzone sottolinea come uno dei supertestimoni, Loris Gozzi, colloca all’esterno della villa Logli la famosa lite che avrebbe scatenato l’omicidio di Roberta Ragusa. La lite potrebbe essere veritiera, ma i bambini non avrebbero sentito nulla proprio perché i genitori si trovavano all’esterno. In partiolare, la criminologa ha descritto la madre come vestita con un pigiama rosa, molto diverso da quello che invece avrebbero visto i testimoni. Il sensitivo parla poi di una porta sul retro della casa e che sarebbe significativa per la morte di Roberta Ragusa. Crede infatti che si sia aggrappata alla porta per evitare di uscire dal perimetro della villa. Per il medium ci sarebbe inoltre un secondo uomo coinvolto nel delitto ed avrebbe un tatuaggio sul braccio destro. lA DONNA sarebbe poi stata uccisa in un bosco, a 20 minuti dalla sua casa e vicino ad un albero grande. L’indicazione che il sensitivo avrebbe avvertito dagli angeli è che le indagini si dovrebbero concentrare su DNA e lacrime e non sul sangue della vittima. 

Il medium si è concentrato all’inizio del suo intervento sulla morte di Guerrina Piscaglia, la donna scomparsa misteriosamente il primo maggio di due anni fa. Secondo Craig Warwick, la donna era pronta a lasciare il marito, dettaglio evidente dal fatto che avesse messo a posto “tutti i vestiti per andarsene”. Non era tuttavia da sola. Anche se stava per incontrare un prete, presumibilmente Padre Gratien, il religioso accusato del suo omicidio, Guerrina era in compagnia di un altro uomo. Sarebbe poi salita in auto ed avrebbe viaggiato per circa 10-15 minuti. Per il sensitivo Guerrina Piscaglia sarebbe morta e si troverebbe a poca distanza dal luogo in cui è scomparsa, all’interno di un piccolo edificio. Per la criminologa Daniela Bruzzone, presente in studio, i dettagli non sono reali. Conferma tuttavia che il marito di Guerrina, Mirko, era stato inizialmente indagato per aver fornito un particolare errato su un terzo uomo ed in seguito scagionato. La criminologa ha smentito qualsiasi veridicità delle informazioni di Warwick, sottolineando come in realtà le indagini siano ancora aperte. Paola Perego ha poi lanciato un servizio in cui il sensitivo si è aggirato fra le strade di Roma in compagnia del padre di Daniele Potenzoni, il 37enne scomparso a Roma 16 mesi fa. Anche se le indicazioni del medium erano molto precise, non si sono ritrovati riscontri. I familiari hanno però affermato che alcune informazioni date da Warwick su Daniele, come un problema ad un alluce, sono vere e sconosciute ai media. 

E’ di sicuro una delle presenze più particolari di Parliamone sabato, il programma del sabato pomeriggio di Rai 1 condotto da Paola Perego. Ci riferiamo a Craig Warwick collaboratore dell’FBI e “messaggero degli angeli”. Il medium, di origine britannica, è infatti in grado di parlare e vedere gli angeli, che gli rivelerebbero molti particolari sulle persone ancora in vita. Nella scorsa puntata, Carolin Smith ha affermato di aver ricevuto delle notizie significative da Warwick e che l’uomo fosse a conoscenza di particolari molto privati della sua vita. Che cosa ci svelerà invece oggi? Warwick non è il primo sensitivo a catturare l’attenzione mediatica, soprattutto in relazione ai casi di cronaca italiana. Maria Pia Pipitone è, infatti, una medium molto nota ed è intervenuta su casi molto eclatanti del nostro Paese, come il delitto di Cogne, la scomparsa di Denise Pipitone. La sensitiva di recente ha rivelato, riporta La Nuova Provincia, che l’assassino di Maria Luisa Fassi, avvenuto ad Asti all’inizio di quest’anno, è da attribuire ad un killer di un’età fra i 50 ed i 55 anni, di altezza media e castano. Ha inoltre una cicatrice sull’avambraccio destro, o una “ferita che si è fatto mentre uccideva la malcapitata tabaccaia”. Ben noto il coinvolgimento di Maria Pia Pipitone nel caso di Costigliole d’Asti, ovvero l’omicidio della professoressa Gloria Rosboch. La medium aveva infatti affermato a Cronaca Qui che la donna era già morta, nelle settimane in cui in realtà gli inquirenti la credevano ancora scomparsa. La Pipitone aveva inoltre rivelato che era stata strangolata, un particolare che è stato poi confermato dal ritrovamento del corpo di Gloria Rosboch.