Lo speciale TgLa7 sul referendum costituzionale tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il professore Gustavo Zagrebelsky ha visto due autorevoli esponenti del Sì e del No scontrarsi sulle rispettive convinzioni, ma chi ha avuto la meglio? Come riporta La Stampa, per Freccero la sorpresa è stata soprattutto Zagrebelsky:”Non pensavo che Zagrebelsky fosse così preparato alla tv: e invece ha avuto l’atteggiamento giusto, ha messo Renzi nella posizione dello studente. Il professore fa il professore, e Renzi sta discutendo la sua tesi. La riforma è diventata una tesi di laurea. Troppe volte Renzi dice ‘La rispetto’, che significa ‘Povero vecchio, la aiuto ad attraversare la strada del futuro’. E Zagrebelsky? Sotto sotto pensa ‘Ma va là, il futuro è una pattumiera…’: è la rivincita dei novecenteschi sui like”. Anche Antonio Noto, sondaggista di Ipr Marketing, dice la sua a Libero Quotidiano delineando un sostanziale pareggio:”Sono due profili completamente diversi che si confrontano: più tecnico quello di Zagrebelsky; con una dose di comunicazione più elevata Renzi”. Insomma, alla fine ciò che conta saranno i voti racimolati dal Sì e dal No nel referendum di dicembre…



Fa discutere lo scontro tra Matteo Renzi e Gustavo Zagrebelsky, avvenuto ieri sera durante lo speciale TgLa7, sul referendum e la riforma costituzionale. Interviene oggi sul caso anche Renato Brunetta di Forza Italia, con un post sul proprio profilo Facebook in cui scrive: “Ma poi perché Zagrebelsky offenderebbe gli italiani se dice che c’è un rischio oligarchico? La riforma costituzionale come tutti sanno è stata proposta da una piccolissima parte di italiani, politici e parlamentari, non dagli ‘Italiani’…Renzi che l’ha proposta non è il capo dello Stato che rappresenta l’unità d’Italia e tutti gli italiani, o forse pensa di essere anche il presidente della Repubblica (…) Comunque, mentre Renzi ripeteva slogan palesemente mandati giù a memoria, Zagrebelsky portava argomentazioni, e che argomentazioni (…) La differenza tra Renzi e Zagrebelsky è la stessa differenza che c’è tra votare con la pancia e votare col cervello” (clicca qui per leggere tutto)



Lo speciale TgLa7, che ha visto ieri sera uno scontro tra Matteo Renzi e Gustavo Zagrebelsky sul referendum e la riforma costituzionale, spicca negli ascolti tv. La trasmissione condotta da Enrico Mentana con ospiti il presidente del consiglio e il costituzionalista, nella fascia oraria di messa in onda ha fatto registrare, secondo i dati pubblicati da BlogoTv, l’8,04% di share con 1.747.000 telespettatori. Dunque una buona percentuale quella raggiunta dal programma nella fascia del prime time che ha visto la vittoria di Carlo Conti alla conduzione di Tale e Quale Show: la trasmissione in onda su Rai1 ha fatto registrare 4.626.000 telespettatori con uno share del 21,84%. Tra Matteo Renzi e Gustavo Zagrebelsky ci sono state scintille durante lo speciale TgLa7 con il costituzionalista che ha contestato la riforma costituzionale voluta dal governo e che sarà oggetto del referendum confermativo il prossimo 4 ottobre e con il presidente del Consiglio che ha ribattuto alle accuse.



Durante lo scontro in tv tra Matteo Renzi e Gustavo Zagrebelsky sul referendum e la riforma costituzionale, scontro andato in onda nello speciale TgLa7 condotto da Enrico Mentana, il premier ha fatto anche un annuncio che riguarda l’Italicum. Renzi, riporta infatti SkyTg24, ha aperto infatti a modifiche per quanto riguarda la legge elettorale e ha dichiarato che il Partito Democratico è pronto a fare una proposta. Il premier ha difeso il ballottaggio che dà la possibilità di sapere chi vince la sera del voto, ma ha sottolineato: “Vorrei cambiare il sistema dei capilista bloccati”. La proposta sulla modifica dell’Italicum dovrebbe arrivare in una riunione della direzione del partito che dovrebbe essere convocata entro la metà di ottobre: sarà l’occasione anche per verificare se è ricomponibile la frattura all’interno del Pd per quanto riguarda il voto al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre con la minoranza del partito pronta a votare no al quesito che chiederà agli italiani di approvare o respingere al riforma voluta dal governo.

Scintille tra Matteo Renzi e Gustavo Zagrebelsky nel confronto sul referendum sulle riforme costituzionali su La7 con lo speciale di Enrico Mentana. E’ stato subito scontro tra botta e riposta, battute, provocazioni e divergenze inconciliabili sulle ragioni del Sì e del No. Secondo il costituzionalista “la democrazia è a rischio” e c’è lo spettro dell’oligarchia, ma il premier ha insistito: “Il giudizio del professore secondo il quale questa riforma avrebbe in sè un rischio autoritario è offensivo nei confronti degli italiani”. La riforma costituzionale per Matteo Renzi è utile per scongiurare ritardi clamorosi legati al sistema di bicameralismo paritario, ma per Gustavo Zagrebelsky i ritardi sono legati ai disaccordi tra le forze politiche: “La radice di queste difficoltà è politica non istituzionale”. Camera e Senato, come evidenziato dall’ex giudice costituzionale, “hanno gli stessi poteri ma non fanno la stessa cosa”. Non sono mancate le battute: “Forse ha ripensato ai discorsi sui parrucconi, rosiconi, gufi, altrimenti non avrebbe perso tempo, come stasera, con uno di loro…”, l’esordio di Gustavo Zagrebelsky, a cui Matteo Renzi ha replicato: “Non mi sono mai permesso di dire che lei è un parruccone”. Nel corso del confronto il premier, però, ha annunciato di essere disponibile a modificare la legge elettorale: “Vorrei cambiare il sistema dei capilista bloccati”, ha affermato. Al termine del confronto con il costituzionalista, Matteo Renzi ha scritto un messaggio su Twitter: “Ringrazio il prof. Zagrebelsky per il confronto di stasera. Il quesito è chiaro, i cittadini decideranno #bastaunsi”.

Grande curiosità per il confronto televisivo tra il premier Matteo Renzi e il professore Gustavo Zagrebelsky che andrà in onda questa sera su La7. Ad arbitrare il “duello” ci sarà Enrico Mentana. Il costituzionalista, uno dei principali esponenti della fazione del “No”, ha detto di essere pronto a lasciare la cattedra di Diritto costituzionale all’Università di Torino, qualora passasse la riforma: “Ho detto ai miei studenti che se passerà il sì e quindi la riforma, dovrò smettere di insegnare Diritto costituzionale, perché, ammetto, non ho capito quasi nulla delle parti essenziali di questa riforma e di come possa funzionare secondo i nostri ministri”, ha affermato Zagrebelsky come riportato sull’Huffingtonpost. “La nostra nuova Costituzione è stata scritta secondo la tecnica dell’incomprensione; diventerà come una delle tante leggi illeggibili, che i nostri parlamentari hanno votato a caso, senza capirne il significato”, ha aggiunto il costituzionalista.  – Il referendum costituzionale è stato fissato per il 4 dicembre e c’è ancora molto tempo per decidere cosa votare ma Enrico Mentana si porta avanti e continua a informare i telespettatori di La7 con il suo “Speciale Referendum – Si o no?”, in onda alle 21.10 sull’emittente di Urbano Cairo. In diretta dagli studi romani del suo TGLa7, il giornalista torna a parlare della consultazione popolare insieme ai personaggi della politica e della cultura. La puntata vedrà l’atteso confronto tra i due poli opposti della questione che si dibatte: Matteo Rezi, il premier che vuole la riforma, e Gustavo Zagrebelsky, il costituzionalista che sostiene il fronte del “No”. Un duello attesissimo che i telespettatori potranno vedere sintonizzandosi su La7 o in diretta streaming sul sito dell’emittente tv, cliccando qui.

Gran finale per la serie di speciali del TgLa7 sulle ragioni del “Sì” e del “No” al Referendum Costituzionale. Questa sera, venerdì 29 settembre, nello studio di Enrico Mentana andrà in scena il duello televisivo tra il premier Matteo Renzi e il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky. Settimana scorsa il direttore del Tg di La7 aveva anticipato il possibile confronto: “Un’anteprima: per venerdì prossimo ho invitato a “Sì e No”, in prima serata su La7, le figure a mio avviso più rappresentative dei due schieramenti: Matteo Renzi, che ha già accettato, e il professor Gustavo Zagrebelsky. Per un’ora e mezzo metteremo a confronto le posizioni a favore e contro la riforma costituzionale oggetto del referendum. Chi auspica urla e strepiti potrà quella sera scegliere altri canali”. Nei giorni scorsi Enrico Mentana ha confermato, sempre sulla sua pagina Facebook, il duello: “Allora, posso ufficializzare: venerdì alle 21.15 su la7 per “Sì o No” confronto diretto tra Matteo Renzi e Gustavo Zagrebelsky”. Ovviamente il premier esporrà le ragioni per il Sì, mentre Zagrebelsky è sostenitore del “No”.