La grande bellezza di Firenze e di Dante con Inferno, il nuovo film di Ron Howard, terzo capitolo della saga di Robert Langdon (Tom Hanks) tratti dai romanzi famosi in tutto il mondo di Dan Brown. Per sintetizzare si può dunque dire da Dante a Dan Brown, anche se ovviamente qualche brivido corre sulla schiena di tutti gli amanti della cultura mondiale. Ma tranquilli, il tragitto non è destinato ad essere valorizzato in senso culturale, ma come un percorso che porta il discusso romanziere americano ad appropinquarsi al difficile contesto della Divina Commedia, e con Ron Howard che prova a tradurre il tutto in film di intrattenimento e “thriller”. operazione riuscita? Il primo film, Codice Da Vinci, ebbe un grand successo e meritato, il secondo Angeli e Demoni, molto meno anche perché la qualità delle scene era assai ridotta. Sono passati un bel po’ di anni, il vecchio Ron proavilmnte è pronto di nuovo a stupire tutti. Forse più di qualsiasi altro commento interessante è l’indizio dato dallo stesso Tom Hanks in una intervista alla Nazione di Firenze: «L’unico pericolo di oggi è l’ignoranza. Il modo migliore per trascorrere 2 ore al cinema è quello vedere raccontata una buona storia, come narrarla a qualcuno davanti ad un falò. A me piace raccontare buone storie».



Oggi, giovedì 13 ottobre, arriva nei cinema uno dei titoli più attesi dell’autunno. Stiamo parlando di Inferno, film che rinnova la collaborazione tra Ron Howard (regista) e Tom Hanks nel dare vita al personaggio nato dall’estro letterario di Dan Brown, ovvero Robert Langdon. Il film è il terzo con questo personaggio – dopo Il codice Da Vinci e Angeli e demoni – e per l’occasione nel cast spiccano i nomi dellla bella attrice Felicity Jones e di Omar Sy.



Robert Langdon si trova nella stanza di una struttura ospedaliera fiorentina alle prese con una forte amnesia, che lo porta addirittura a non ricordare nemmeno chi sia e cosa abbia fatto nel corso di tutta la sua vita. Per cercare di superare questo stato di amnesia chiede aiuto a Sienna Brooks. Quest’ultima è una luminare per quel che riguarda queste situazioni cliniche e deve aiutarlo a capire perchè è a Firenze e chi è che non appena si è svegliato in ospedale ha provato a ucciderlo. Inoltre, semrba che la situazione di Langdon abbia a che fare con Dante e la sua opera immortale. Il professore si rende presto i conti di dover fare i conti con un nuovo spietato avversario, il Consortium: veniamo presto a sapere che dietro questa sigla si nasconde una organizzazione segreta. Alla fine lo studioso riesce piano piano a recuperare la memoria e capisce di dover sventare un mortale pericolo per tutta l’umanità: vi è infatti qualcuno che ha deciso di eliminare almeno quattro miliardi di persone con un potentissimo virus, ritenendo in questo modo di dare concretezza all’opera dantesca e di dover liberare la Terra da quello che ritiene il problema della modernità, ovvero il sovraffollamento. Robert sembra essere il solo in grado di fermare questo gigantesco disegno di morte legato all’opera di Dante e alla città di Firenze.

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