Alle 17:10 di oggi, giovedì 13 ottobre 2016, Rai 2 trasmetterà un nuovo episodio di Madam Secretary 2, in prima Tv assoluta. Si tratta della settima puntata, dal titolo “Eroi e traditori“. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati: alla Casa Bianca Bess (Téa Leoni) riceve un video di un mossad che decapita in diretta un operatore sanitario americano che si trova in Medio Oriente. Annuncia anche che provvederà ad uccidere tutti gli operatori per via della repressione della Casa Bianca nel suo Paese. Henry (Tim Daly) invece viene implorato da Dmitri (Chris Petrovski) perché salvi Ivan (Dennis Staroselsky), un suo commilitone. Sta infatti per rientrare in Russia, dove di sicuro lo uccideranno perché è gay. Il professore non crede di poter fare qualcosa, ma Dmitri lo accusa di non essere dalla sua parte. Parla quindi con il suo capo all’NSA, ma non gli viene concesso di togliere Ivan dall’esercito. Nadine (Bebe Neuwirth) invece informa Bess che il mossad è Adam (Fajer Al-Kaisi), il figlio di una delle loro dipendenti. Judith Fanning (Margaret Colin) viene chiamata d’urgenza nell’ufficio del Segretario, dove le viene mostrato il video. La donna riconosce subito la voce del figlio, ma il Presidente è incerto sull’azione migliore da compiere. Jackson (Zeljko Ivanek) preme perché Dalton (Keith Carradine) non proceda, ma il Presidente è intenzionato ad andare avanti: lo vuole vivo o morto. Qualche ora dopo, tornando a casa, Bess trova il fratello Will (Eric Stoltz) fuori dalla porta e viene inizialmente catturato dalla sicurezza perchè lo credono un malvivente. Will le comunica infatti di voler andare in Medio Oriente e non accetta i consigli di Bess di non partire, dato quello che stanno facendo agli operatori sanitari. Henry le suggerisce in seguito di andare al lago con il fratello, in modo che possano parlare in modo pacifico. Le chiede anche una mano per gestire la situazione in cui si trova Ivan. Bess comunica invece a Judith, il giorno seguente, di aver scoperto che ha mandato 8 mila dollari al figlio e che è affetto dalla stessa malattia genetica del padre. Intanto, Henry riferisce ad Ivan di aver ottenuto un’udienza per lui, in modo che possa ottenere asilo politico. Il soldato però nega di essere gay e non intende andare fuori dall’esercito. Così il professore gli consiglia di parlare con il suo generale, sicuro che vorrà tenerlo al proprio fianco e che possa intercedere per il suo rimpatrio. Nadine invece riesce ad ottenere delle informazioni per rintracciare i farmaci che arrivano all’ISIS tramite la Turchia. Ore dopo, Ivan invia un sms di ringraziamento ad Henry ed il professore capisce che sta per uccidersi. Anche se corre verso il domitorio più veloce che può, arriva quando il soldato si è già suicidato.
Chicago, 1977, tre afroamericani vengono uccisi in un incidente. La donna che si trova in auto, Afeni Rahim, dice all’uomo che è alla guida dell’altro mezzo di mantenere la calma, mentre un ufficiale si avvicina. L’uomo solleva la pistola e spaventa uno degli uomini presenti, che a quel punto cerca a sua volta l’arma. Il poliziotto uccide due persone, mentre un altro spara verso di lui prima di morire. Rahim viene riconosciuta colpevole di omicidio, costringendola a fuggire a Cuba. Nel presente, la Casa Bianca attraversa un momento di tensione. Bess decide che l’opinione di Matt danneggerà il suo tentativo di riaprire l’ambasciata americana a Cuba. Così, l’incarico gli viene tolto. Quella stessa notte, il Senatore Markes si dimette, per via di un incidente in cui è rimasto coinvolto. La donna che si trovava con lui viene ritrovata inoltre con della cocaina. Bess cerca di fare tutto ciò che è in suo potere per ottenere un disegno di legge, in modo da annunciare la revoca dell’embargo lo stesso giorno in cui riaprirà l’ambasciata.