Alle 17:10 di oggi, lunedì 17 ottobre 2016, Rai 2 trasmetterà un nuovo episodio di Madam Secretary 2, in prima Tv assoluta. Si tratta della nona puntata, dal titolo “Roulette russa“. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati: lo staff inizia a lavorare alla violazione, ma il Presidente è convinto che debbano agire in modo diverso. Intanto, Jackson (Zeljko Ivanek) incontra Sterling (Julian Acosta) e gli confessa di trovare Bess (Téa Leoni) insopportabile, spingendolo a tagliare fuori il Segretario. Vuole infatti che appoggi un Senatore, ma non appena si allontana, raggiunge il Presidente e Bess per comunicare la buona riuscita del piano. Nel frattempo, Bess deve anche governare alcune minacce russe che continuano a mettere in crisi il governo americano. Incontra quindi Jackson, riferendogli di non essere più convinta che il loro piano funzionerà, dato che Sterling è molto più astuto di quello che crede. Dalton (Keith Carradine) propone però di fare leva su Reeves come candidato al Senato, in modo che possano essere convincenti. Nel frattempo, Henry (Tim Daly) istruisce Dmitri (Chris Petrovski) sul piano da mettere a segno, ma in un secondo momento scopre che si è persa ogni traccia del militare. Anche se prova a far ragionare i piani alti, il capo gli comunica di ritenere la loro spia come persa. Tuttavia, Sterling si rende conto dell’inganno ed affronta a sua volta Jackson, rivelandogli di aver capito che la nomina di Reeves serve per farlo fuori. Il Capo del Gabinetto deve quindi convincerlo di nuovo della propria buona fede. Intanto, Henry chiede di nuovo al suo capo dell’NSA di non demordere sul ritrovamento di Dmitri, sicuro che si trovi in pericolo e che possano salvarlo. Gli vengono concesse quindi alcune ore di tempo per stabilire un contatto, in assenza del quale, l’agenzia riterrà la spia per persa. In quel momento, Dmitri entra nell’ufficio dei generali russi e scatta diverse fotografie ad alcuni documenti segreti, come da suo compito. Viene sorpreso anche da uno dei militari, ma riescere a nascondere appena in tempo la macchina fotografica. Alla Casa Bianca, Bess è sempre più tesa perché nonostante ci siano tracce evidenti dell’implicazione russa per la violazione dell’Air Force One, non ha alcun modo per arrivare al colpevole. Il giorno successivo, scopre però che esiste un testimone in grado di farla arrivare al bersaglio, cosa che non esita a fare. Dopo aver ottenuto l’appoggio di Sterling, Jackson lo rassicura sul fatto che bloccherà un articolo potenzialmente pericoloso in cui viene accusato di corruzione. In realtà, lascia che il pezzo venga pubblicato, come da piano della Casa Bianca. Il giorno dopo, convoca Sterling negli uffici del Presidente e gli rivela di non aver mai lasciato perdere la sua azione precedente contro il Presidente e che quanto gli è successo si tratta solo della giusta punizione per tutto ciò che lui stesso ha commesso. Gli impone quindi di rassegnare le dimissioni oppure di finire alla gogna pubblica.
Dopo la riapertura del caso a Mosca, Dalton ha una piccola sessione via Skype con Maria Ostrov e le riferisce che l’America non ha nulla a che fare con il blackout, esattamente come la Russia non ha nulla a che fare con l’attacco hacker. Nel frattempo, Henry incontra Jane, il suo contatto alla DEA e le riferisce di aver ricevuto tutte le foto da Dmitri sulla documentazione russa. Non esiste tuttavia alcuna menzione sulla violazione dell’Air Force One. Il Cardinale crede che il Presidente debba essere informato, ma Jane gli chiede chiaramente di restarne fuori. Maria Ostrov decide di vendicarsi e chiude tre oleodoti che forniscono il 40% dell’approviggionamento di gas all’Europa occidentale, in modo che venga riconsiderata l’alleanza con Dalton. Il Presidente decide quindi di entrare in guerra ed affida il compito a Bess di convincere l’opinione pubblica della necessità di un’azione così forte.