Primo caso politico dell’anno a Le Iene Show: firme false a Cinque Stelle, con la città di Palermo che vede tornare l’ombra dello scandalo dopo le indagini in seguito alle Elezioni Amministrative del 2012. Filippo Roma torna stasera sul caso politico che rischia di coinvolgere anche due esponenti nazionali del Movimento 5 Stelle, mentre l’M5s siciliano rischia di vedersi ancora accusato di presunte irregolarità nelle scorse amministrative. Come riporta direttamente il comunicato de Le Iene, «Le irregolarità segnalate riguardano la raccolta di firme a sostegno della lista del M5S, ovverosia le firme dei cittadini sostenitori che ogni partito deve raccogliere e far poi autenticare da un pubblico ufficiale per potersi candidare alle elezioni.Proprio su questa vicenda nel 2013 ha indagato anche la Digos, la squadra movimenti politici di Palermo, sentendo alcune persone informate dei fatti. Le indagini, però, si sono fermate e il procedimento è stato archiviato». Ma Le Iene tornano sul caos firme false dopo le ultime novità rilanciate da una segnalazione anonima, con documenti inediti inviati alla transizione di Italia 1 che questa sera verrano mostrati in diretta: «Questi, come riferiscono alle Iene, sembrano essere i moduli originali della raccolta di firme a sostegno dei candidati del M5S per l’elezioni comunali a Palermo del 2012, con tanto di logo del M5S, dati identificativi (nome, cognome, luogo e data di nascita, il comune di iscrizione alle liste elettorali, il documento di identità) e firme dei sostenitori». Il problema è che i fogli nella parte dedicata dell’autenticazione non sono compilati, sono senza timbri riconoscitivi anche a 4 anni di distanza: come mai? Le Iene annunciano che la stessa documentazione è stata inviata anche alla Procura d Palermo e al vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, esponente di spicco del M5s nazionale. Nel corso del servizio verrà anche intervistato l’ex candidato M5s Vincenzo Pintagrò che accusa, come aveva già fatto agli inquirenti anni fa, «se ho visto delle persone che falsificavano le firme? Sì. Erano una parlamentare a Roma e l’altra è una collaboratrice del M5s all’Assemblea Regionale Siciliana».



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