Tra i protagonisti che sono partiti in sordina e poi hanno stupito tutti al Grande Fratello Vip 2016 c’è sicuramente Gabriele Rossi. Abbiamo sentito in esclusiva Riccardo Milani che ha lavorato con lui quando lo ha diretto nella serie ”Tutti pazzi per amore”. In questa Gabriele Rossi interpretava Raoul Sacchetti il fidanzato sieropositivo di Cristina Giorgi (Nicole Murgia) figlia del protagonista Paolo Giorgi (Emilio Solfrizzi). 



Tra gli interpreti di ”Tutti pazzi per amore” c’era anche Gabriele Rossi che interpretava Raoul Sacchetti, fidanzato di Cristina Giorgi (Nicole Murgia) uno dei protagonisti della serie. Ora il ragazzo lo vediamo al Grande Fratello Vip, che ricordi ha di questo attore?

Di Gabriele Rossi ho ricordi di stima e affetto. Ad un certo punto della lavorazione di Tutti pazzi per amore 2 si fratturò una gamba fuori dal set, ma sul set ci tornò un giorno dopo inventandoci poi insieme un sistema per nascondere l’ingessatura. Era molto legato alla serie e al gruppo che avevamo formato. E’ un ragazzo forte e gentile“.



Si aspettava che anni dopo lo potessimo vedere in un reality show come il Grande Fratello Vip?

“No, non mi ha sorpreso questa sua scelta di partecipare al Grande Fratello Vip. Credo non ci sia nulla di sorprendente in una scelta professionale personale. Credo sia un’esperienza da cui saprà trovare tutto il buono possibile“.

Secondo lei per un attore è un fattore controproducente o positivo andare al Gf? C’è il precedente Luca Argentero che parla di uno sconosciuto poi diventato attore, ma qui parliamo di un attore che è come se facesse un passo indietro. Che ne pensa?



“Gabriele Rossi è un bravissimo attore con il suo talento e il suo rigore professionale con o senza Grande Fratello Vip. Le esperienze servono a crescere”.

Lei ha diretto ”Tutti Pazzi per Amore” serie di grande successo che poi purtroppo si è fermata alla terza serie. Ci sono delle possibilità di vederne una quarta stagione oppure il progetto è completamente chiuso?

“Credo che il progetto Tutti Pazzi per amore sia chiuso. Ma credo anche che su un progetto cosi particolare dire una parola definitiva sia comunque azzardato. Insomma la “follia” di riprenderlo non la può escludere nessuno”.

(Matteo Fantozzi)