, il talent show in onda su Sky, ha ormai completato la prima parte del suo cammino con le selezioni. Dopo la prova delle sedie, sono rimasti in lizza ventiquattro artisti e gruppi che ora sono chiamati a strappare un posto per il serale agli Home Visit. Tra coloro che sono riusciti a sopravvivere sino a questo momento ci sono anche i Soul System, un gruppo musicale sorto a Verona e formato da Leslie Sackey (frontman), Samuel Nyame in arte Don Jiggy (rapper), David Yeboah (basso), Joel Ainoo (tastiere) e Alberto Patuzzo (batteria). Tra i componenti, l’unico che era già conosciuto è proprio il frontman, Leslie Sackey, che aveva già partecipato in passato ad Amici, il talent show di Maria De Filippi, senza però riuscire ad approdare alla fase finale, eliminato in una sfida contro i The Kolors. 



Il gruppo è sorto nel corso del 2015 grazie ai contatti avviati nei Warmsound Studios, uno studio di registrazione attorno al quale gravitavano tutti loro e che poi si è trasformato in una vera e propria etichetta discografica, la Warmsound Records. Una volta stretti i contatti e constatati i rispettivi interessi professionali, i cinque componenti hanno deciso di unificare i propri sforzi andandoli a inglobare nel progetto Soul System, con il chiaro intento di dare vita ad una proposta in grado di adattarsi alle complesse esigenze del mercato. Una proposta in cui il soul e l’Hip Hop rappresentano il fulcro e che guarda a modelli come Bob Marley, Michael Jackson, al gospel delle comunità cristiane pentecostali degli Stati Uniti e alla scena jazz e rhythm and blues a stelle e strisce. Una miscela che ha permesso alla band di mettersi subito in evidenza lungo tutta la penisola, in particolare nel corso dell’Expo svoltosi a Milano lo scorso anno e nei concerti che si sono svolti sotto l’egida dell’Hotel Luxury Magna Pars. 



La loro avventura alla decima edizione di X Factor è iniziata con le audizioni, durante le quali si sono esibiti in una ottima interpretazione di Empire state of my Mind, un brano di Alicia Keys e Jay-Z caratterizzato da tonalità estremamente difficoltose da riprodurre, grazie al quale hanno strappato il consenso unanime della giuria. Manuel Agnelli li ha elogiati paragonandone il sound a quello che potrebbe avere una band composta da ragazzi di New Orleans, mentre Fedez ha riconosciuto la loro originalità nel proporre il pezzo dandone una personale interpretazione, senza limitarsi a copiare il pezzo. Al Bootcamp hanno quindi portato Roma Bangkook, un pezzo di Giusi Ferreri feat. Baby K, riuscendo ancora una volta a strappare consensi alla giuria. In particolare sono stati elogiati da Alvaro Soler, il giurato che capeggia la categoria riservata ai gruppi, e Fedez, che ha salutato la loro esibizione catalogandola alla stregua di una vera e propria iniezione di serotonina a beneficio del pubblico. Ora per il gruppo veneto si apre dunque la fase più delicata, nel corso della quale dovranno riuscire a strappare il consenso che potrebbe proiettarli alla fase live. Comunque vada la loro missione, che era quella di aumentare la loro popolarità, facendola uscire da un ambito puramente regionale, può già dirsi portata a termine.

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