– Carlo Ancelotti sarà ospite questa sera a Che fuori tempo che fa. L’allenatore sarà intervistato da Fabio Fazio e con lui parlerà probabilmente anche del suo futuro. Un argomento che il tecnico ha affrontato anche in una recente intervista al Mail on Sunday: “Se penso di guidare una Nazionale? Me lo chiedono sempre anche in Italia ma io di solito resto in un club almeno un paio di anni, come già successo di recente. Mi piacerebbe rimanere qui ancora un po’, poi sceglierò tra Inghilterra ed Italia. Io Ct dell’Inghilterra? Beh, adesso c’è Gareth Southgate. Poi dopo, perché no? Prima però viene la Nazionale italiana”
Stasera Che fuori tempo che fa potrà vantare tra gli ospiti (seppure in collegamento) anche Carlo Ancelotti, allenatore del Bayern Monaco, considerato uno dei migliori tecnici del mondo, visto che ha vinto trofei con diverse squadre d’Europa. Ingaggiato dal club bavarese nello scorso mese di luglio, Carlo è stato fin da subito apprezzato per il suo stile inconfondibile, oltre che per la simpatica decisione di parlare subito in lingua tedesca durante la prima conferenza stampa. Finora il suo Bayern è in vetta alla classifica del campionato tedesco. Anche in Champions le cose vanno abbastanza bene, nonostante la sconfitta esterna subita in casa dell’Atletico Madrid. La qualificazione agli ottavi di finale non sembra a rischio, ma bisogna battere i madrileni per sperare di tornare in vetta al girone per un migliore sorteggio per il prossimo turno.
Nato a Reggiolo il 10 giugno 1959, Ancelotti può vantare una carriera straordinaria sia come giocatore che come allenatore. Dopo aver giocato nel Parma, esordisce in Serie A all’età di vent’anni con la casacca della Roma, con la quale vive otto stagioni davvero di alto livello. Vari infortuni alle ginocchia non minano il suo percorso professionale, che trova il suo culmine nello scudetto conquistato nella stagione 1982-83 e in quattro Coppa Italia. Quindi, nel 1987, arriva il passaggio al Milan vincendo due scudetti, due Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale e una Supercoppa Europea. Conta 26 presenze e un gol in nazionale. Diventa allenatore e guida prima la Reggiana e poi il Parma in Serie A, prima di passare alla Juventus ed arrivare due volte al secondo posto in campionato. Nel 2001 torna al Milan come allenatore e ci rimane per otto anni, vincendo due Champions League e svariati trofei. Ha il merito di aver spostato Andrea Pirlo da trequartista a regista, rendendolo uno dei migliori a livello mondiale. Continua a mietere successi in giro per l’Europa allenando Chelsea, Paris Saint-Germain, Real Madrid e ora Bayern Monaco.