Cibo contaminato sulle nostre tavole. Nadia Toffa affronta l’argomento della sicurezza alimentare in Italia alle Iene Show, con un servizio che sicuramente farà discutere. Metalli pesanti, pesticidi in scatolette di tonno, frutta e verdure. La reporter di Mediaset spiega come difendere la propria salute dalle insidie che si nascondono dentro i cibi importanti. Il consumatore deve essere il più informato possibile ed è importante che sappia leggere al meglio le etichette, anche se in molti casi diverse diciture non sono indicate nei prodotti. Nadia Toffa fa visita al ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina, invitandolo a difendere il vero made in Italy: “Stiamo lavorando in questo senso – ha spiegato il ministro – sono qui per fare bene il mio lavoro, stiamo ragionando su tanti aspetti. E’ una sfida importante per il nostro paese. Prendiamo queste cinquecento mila firme che lei mi consegna e prometto una risposta agli italiani su questo tema”.



L’iniziativa de Le Iene Show sul Made in Italy risale ad un anno fa. Al centro della polemica del programma, così come migliaia di consumatori in tutto il nostro Paese, il fatto che spesso le etichette dei prodotti in scatola non indicano in modo chiaro la provenienza di ogni singolo ingrediente. La produzione ha lanciato quindi una petizione su Change.org, chiedendo ai cittadini di aderire all’iniziativa. In questo caso la raccolta di firme lungo le piazze ed ai banchetti appositi potrebbe portare, raggiunge le 500 mila sottoscrizioni, alla possibilità di proporre una legge di iniziativa popolare ed anche arrivare ad un referendum. Uno strumento importante, a disposizione di tutti i cittadini, che spesso si disconosce. Nadia Toffa, che si era già occupata del caso in passato, tornerà a parlarne nella puntata de Le Iene Show di questa sera, martedì 25 ottobre 2016. L’inviata raggiungerà Maurizio Martina, il Ministro alle politiche agricole e forestali, per mostrargli il risultato della petizione. In questo momento il numero minimo è stato raggiunto, soprattutto perché sono in tanti i cittadini sensibili all’argomento. Complice anche le decisioni del governo di agevolare in modo forte con una riduzione forte di tasse, tutte le importazioni dei prodotti alimentari provenienti dall’estero. In questo modo, come avevano già mostrato Le Iene Show in un servizio sugli aranceti siciliani, il costo per il consumatore si mantiene basso, ma va ad uccidere la nostra economia locale. La dicitura Made in Italy non è oltretutto una garanzia. Non basta perché tutti gli ingredienti di un prodotto provengano davvero dal nostro Paese. Secondo la legge oggi in vigore, è sufficiente che “la lavorazione sostanziale sia fatta in Italia”. Questo prevede quindi che una percentuale del prodotto finale provenga invece da altri Paesi, dove le norma igienico-sanitarie hanno dei limiti superiori ai nostri, se non inesistenti. 

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