È una romantica commedia ambientata nella seconda Guerra Mondiale e in quella parte di America occupata da tanti immigrati siciliani. Si tratta del secondo film che vede alla regia Pif, al secolo Pierfrancesco Diliberto, dopo La mafia uccide solo d’estate. Tanti gli attori nel cast: Miriam Leone, la ex Miss Italia che sta veramente sorprendendo dopo la fiction 1992, Andrea Di Stefano, Stella Egitto, Aurora Quattrocchi, Vincent Riotta e tanti altri. La trama di In guerra per amore si ispira a un fatto storico davvero accaduto: l’accordo tra esercito e mafia sembra esserci davvero stato e lo stesso Diliberto ha preso spunto proprio dal “Rapporto Patton” (presentato all’allora presidente in carica Roosvelt) in cui Patton spiega come l’esercito americano abbia stretto un accordo con le cosche mafiose, assicurando che dopo la liberazione dell’Italia queste famiglie potranno avere il controllo totale dell’isola. Un paradosso storico affrontato con semplicità ed ilarità da parte di Pif, che ancora una volta è riuscito a sorprendere tutti con una trama romantica ma allo stesso tempo carica di contenuti storici e di un significato non indifferente per tutto il nostro Paese.
Si parte con Arturo (Pif) e Flora (Miriam Leone), due siciliani andati in America nel 1943. I due si amano molto, ma i loro sentimenti devono essere messi da parte perché la mano di lei è stata promessa a un giovane rampante siciliano, figlio di un boss della malavita. Bisogna modificare il futuro già scritto e per farlo serve tornare in Sicilia, ma in quelle terre impazza il conflitto mondiale e parlare con il padre di lei è praticamente impossibile. Dopo svariati tentativi lo sconforto sembra aver preso il sopravvento, ma Arturo decide di arruolarsi proprio per arrivare nella regione e sbarcare con l’esercito statunitense in Sicilia. Nel frattempo gli americani cercheranno di fare di tutto pur di entrare in Italia e per velocizzare il loro ingresso stipuleranno un accordo con la mafia. E sarà uno sviluppo interessante, perché proprio l’intervento di Arturo metterà in gioco una serie di vari fattori che muteranno la storia dell’Italia e del Mondo, ma anche quello della Sicilia. Un amore, che pur di vedere il lieto fine, affronta una guerra e un popolo, ma ancor di più un esercito e un padre padrone.