Luigi De Magistris sarà tra gli ospiti della primissima puntata di Italia, il nuovo programma di Michele Santoro che sbarca questa sera su Rai 2, segnando il grande ritorno del discusso presentatore nel servizio pubblico dopo i fasti di Samarcanda e Annozero.  dopo aver appena rivinto le elezioni amministrative a Napoli, il sindaco ex magistrato sarà uno dei protagonisti di questa nuova avventura di Santoro a “mamma” Rai. Di origine napoletana, è nato il 20 giugno 1967. Ha intrapreso la stessa carriera del padre, un noto magistrato, iscrivendosi alla facoltà di giurisprudenza. Si è laureato alla sola età di 22 anni con il massimo dei voti ed una tesi in diritto penale. A quanto pare tutta la famiglia era particolarmente legata al mondo della politica in quanto anche il bisnonno fu un magistrato, ma la sua esperienza in questo campo non andò a buon fine. L’uomo venne infatti minacciato per essersi intromesso in questioni di malaffare e brigantaggio durante i primi periodi dell’Unità d’Italia. Luigi De Magistris ha svolto il medesimo ruolo dall’anno 1998 al 2002 fino ad assumere l’incarico di Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro. Il suo impiego lo ha visto impegnato in vari casi di corruzione, politica, nonché criminalità. Infatti, non è affatto passata inosservata una delle inchieste più importanti, ovvero quella delle “Toghe lucane” che ha visto coinvolti sia dirigenti di polizia che magistrati. Inoltre, durante gli atti dell’inchiesta spuntarono fuori anche varie intercettazioni telefoniche inerenti ad alcune conversazioni tra l’imprenditore Antonio Saladino e Clemente Mastella. Fu proprio quest’ultimo a richiedere urgentemente il trasferimento cautelare di Luigi De Magistris che venne messo in atto il giorno successivo alle sue dimissioni. Come venne riportato all’epoca dall’Ansa, sia De Magistris che i suoi colleghi vennero tolti dall’inchiesta. Fu proprio questo episodio ad aver dato vita ad un caso a livello nazionale, talmente particolare da aver fatto intervenire anche Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica. Successivamente, Luigi De Magistris è stato assolto dalle accuse, ovvero di non essere ricorso alle giuste misure per evitare la “fuga di notizie” relative all’inchiesta ed aver avuto dei legami piuttosto spigliati con la stampa.



Infatti, a marzo 2009, De Magistris decide di rinunciare al proprio incarico per intraprendere la sua carriera in ambito politico. L’inizio di questo suo nuovo percorso lo vede impegnato alle elezioni Europee nelle classifiche dell’Italia dei Valori, ovvero per il partito di Antonio Di Pietro. In particolare, anche quest’ultimo aveva svolto il ruolo di magistrato ed è stato un noto sostenitore nei confronti di Luigi De Magistris. Nell’anno 2011 avviene la svolta all’interno della sua carriera: si candida per il ruolo di sindaco della sua città natale, ottenendo una grande vittoria. Luigi De Magistris ottiene quindi l’incarico e diventa il nuovo sindaco di Napoli. Anche Gianni Lettieri, politico del Pdl, correva per lo stesso ruolo ed è stato battuto alle elezioni con il 35% dei voti in meno. Anche nell’anno 2016 è stato confermato nuovamente Luigi De Magistris, battendo ancora una volta Lettieri con la maggioranza dei voti al ballottaggio. Dunque Luigi De Magistris ha ottenuto una distinta notorietà nel corso della sua carriera da politico, divenendo in breve tempo uno dei personaggi più importanti ed esemplari. Inoltre, nel dicembre 2012 il politico ha dato vita ad un nuovo progetto, ovvero Il Movimento Arancione. Si tratta precisamente di un percorso politico che raggruppa la varie personalità di sinistra insoddisfatte dai partiti. Il Movimento Arancione si occupa di formare un’alleanza alternativa al centro-sinistra, raggruppando allo stesso tempo le varie forze che si erano riunite per l’assemblea pubblica del dicembre 2012. Tuttavia, nel 2014, Luigi De Magistris è stato condannato ad un anno e tre mesi con l’accusa di abuso d’ufficio. Precisamente, il politico era stato accusato di aver violato la legge Boato. Quest’ultima prevede che il Parlamento deve fornire l’autorizzazione per accedere al tabulato telefonico di un parlamentare. De Magistris si è espresso più volte a riguardo, affermando che non sarebbe ricorso alle dimissioni visto il suo incarico di primo cittadino di Napoli, sottolineando inoltre tutta la sua disapprovazione verso i giudici che hanno perseguito tale condanna. Quest’ultima però è stata abolita dalla Corte d’Appello di Roma nell’ottobre del 2015 e De Magistris è stato assolto a formula piena, riuscendo in questo modo a portare a termine il suo incarico di sindaco. 

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