L’ottava stagione di Squadra Antimafia 8, nonostante gli ascolti non siano altissimi, è arrivato al giro di boa. Giovedì, 13 ottobre andrà in onda la sesta puntata della famosa fiction di canale 5 in cui verrà svelata la vera identità di Giovanni Reitani. Il pubblico, però, è curioso di scoprire cosa succederà a Filippo De Silva. Rachele Ragno, infatti, è pronta a vendicarsi. La donna, infatti, è disposta a tutto pur di vendicarsi di colui che l’ha tradita in passato. In molti sostengono che sarà proprio Rachele ad uccidere Filippo De Silva. Sul web, infatti, si vocifera che questa sia l’ultima stagione di Paolo Pierobon in Squadra Antimafia. Sarà davvero così? I fans sperano di no anche perché dopo l’addio di Giulia Michelini e Marco Bocci, l’addio di Paolo Pierobon sarebbe il colpo di grazia per una fiction che, per molti spettatori, si sarebbe dovuta concludere con la settima stagione.



Questa ottava stagione della longeva serie poliziesca Squadra Antimafia, in onda sulle frequenze di Canale 5, sta andando incontro ad una vera e propria crisi in fatto di seguito televisivo. Infatti, nell’ultima puntata sono stati soltanto 2,8 i milioni di telespettatori che l’hanno vista palesando un calo di ben 800 mila rispetto al riscontro della prima puntata stagionale. Un inequivocabile segnale di come la trama ed il cast non sembra convincere il pubblico tant’è che sull’account facebook ufficiale della serie ci sono diversi utenti che sperano in un possibile colpo di scena con il ritorno di Rosy. Ecco alcuni dei commenti che vanno in questa direzione: “Sarà bella la prox puntata.. ma credo sempre che Rosy non sia morta… ci sarà il colpo di scena”, “Magari il vero boss è lei”, “Rosy tornerà, ci sono troppi capitoli su di lei” e “Però io non capisco perché Rosalia sogni sempre Rosy Abate.. sempre quel pezzo dove urla..”.



I dati d’ascolto della puntata di ieri di “Squadra Antimafia 8 – Il ritorno del boss” sono stati negativi: la fiction di Canale 5 ieri ha registrato la sua peggior percentuale stagionale con una media di 2,8 milioni di telespettatori e il 12,4% di share. Resta da capire ora se questi dati causeranno delle ripercussioni nella programmazione e se, quindi, Squadra Antimafia 8 andrà in onda sempre di venerdì o cambierà nuovamente giorno di messa in onda. Cosa succederà per la fiction nelle prossime settimane? Qualcosa potrebbe cambiare, visto che gli ascolti sono stat decisamente molto bassi. La puntata di “Tale e quale show” di ieri, invece, è stata seguita da quasi il doppio delle persone: circa 5,2 milioni di telespettatori con uno share di 24% e picchi di oltre il 28%. E, infatti, su Twitter si discute del calo di ascolti di Squadra Antimafia 8: “Ogni settimana centinaia di migliaia di spettatori in meno… ormai squadra antimafia è finita”, scrive, ad esempio, un utente.



Questa volta i fan di Squadra Antimafia 8 sono stati molto soddisfatti della quinta puntata, e su Twitter è stato un continuo di apprezzamenti per l’episodio. Molta ilarità c’è stata di fronte al fatto che Giano sia stato respinto da Anna Cantalupo: il ragazzo, che ha preso il cosìddetto “palo” dalla collega, ha suscitato il divertimento della rete, che però è stata molto solidale con il povero Giano. Sono tutti però rimasti di stucco di fronte al fatto che si è scoperta la vera identità di Giovanni Reitani: se quest’ultimo in realtà è morto, e l’uomo si chiama Ulisse Mazzeo, allora secondo il web anche Rosy Abate è viva e vegeta da qualche parte! Sarà davvero così? La maggior parte dei tweet sono di attesa della prossima puntata, che andrà in onda venerdì prossimo sempre su Canale Cinque alle 21.10: che dire, nonostante passino gli anni Squadra Antimafia rimane sempre un grande successo, che continua a far breccia nel cuore dei suoi fan! Nella sesta puntata di Squadra Antimafia che andrà in onda giovedì 13 ottobre vedremo la Duomo scoprire la vera identità del boss Giovanni Reitani mentre Carlo sarà impegnato nella ricerca di Patrizia. Quest’ultima, infatti, riuscirà a fuggire ma verrà inseguita da due uomini che la tenevano inseguita. Carlo si metterà sulle sue tracce e riuscirà ad arrivare a lei ma qualcosa andrà storto. Carlo e Patrizia, dunque, correranno un pericolo. Chi morirà? Entrambi si salveranno riuscendo a coronare il loro sogno d’amore? Lo scopriremo nella prossime puntate di Squadra Antimafia 8. 

In questa quinta puntata di Squadra Antimafia 8 abbiamo scoperto che Giovanni Reitani non è in realtà chi dice di essere: l’uomo in realtà si chiama Ulisse Mazzeo, e ha rubato l’identità del piccolo boss mafioso quarant’anni prima, al suo arrivo in America. Non sapeva che però su di lui pendeva un mandato di cattura, e questo gli ha rovinato la vita. La Duomo ha scoperto che il boss ha un’altra identità, e cerca di andare a fondo alla faccenda. Giano consegna ad Anna Cantalupouna confessione firmata con tutte le cose che ha fatto fuori dalle regole: la ragazza decide di dargli però un’altra possibilità e straccia la lettera. L’uomo cerca di baciarla, ma lei lo blocca dicendogli che deve andare. La Duomo scopre che Reitani è in realtà Ulisse Mazzeo e capiscono che i Corda si sono messi in casa il loro peggior nemico: la quinta puntata di Squadra Antimafia 8 si chiude con il boss tornato a Catania che accoglie il vecchio mafioso spacciandosi come Reitani che, in realtà, è morto quarant’anni prima. Questa quinta puntata di Squadra Antimafia 8 è stata molto interessante non solo perché si è rivelata come sempre adrenalitica e piena di colpi di scena, ma anche perché le relazioni tra i personaggi hanno iniziato ad assumere dei contorni definiti e interessanti. Soprattutto Patrizia, la ragazza di Roma che inizialmente sembrava fosse solo una comparsa, adesso ha acquisito grande spessore sia per la storia con Carlo Nigro sia per il fatto che è stata protagonista del rapimento dei Marchese, che sembra abbiano tutto tranne che buone intenzioni. La storia diGiovanni Reitani, inoltre, acquista ogni puntata sempre più importanza e interesse da parte del pubblico, ansioso di sapere dove vuole arrivare il boss mafioso che in realtà si chiama Ulisse Mazzeo: oltre a uccidere il vecchio Adamo Corda, cosa vuole ottenere? E cosa nasconde davvero la sua triste e truculenta storia? Siamo sicuri che le prossime puntate di Squadra Antimafia 8 ci riserveranno altre e gradite sorprese, e non vediamo l’ora di scoprire quali saranno! 

Colpo di scena in Squadra Antimafia 8: per tutto questo tempo la squadra Duomo ha cercato di indagare sull’identità di Giovanni Reitani, senza trovare nulla, neanche una foto. Questo non è un caso, dato che in realtà Giovanni Reitani era un altro uomo, un piccolo boss mafioso che Adamo Corda mandò a uccidere anni prima: il boss tornato a Catania si chiama infatti Ulisse Mazzeo, un criminale che si pensava morto quaranta anni prima. La Duomo aveva iniziato a capire che c’era qualcosa che non andava nella storia dell’uomo, e troppe era le incongruenze nel suo caso. Ma qual è il vero obiettivo di Ulisse, e che cosa vuole ottenere? Per adesso il suo primo scopo sembra essere proprio l’uccisione di Adamo Corda, anche se non se ne capisce ancora il motivo. Il prossimo episodio di Squadra Antimafia 8 andrà in onda venerdì prossimo, sempre alle 21.10 su Canale Cinque, e sembra proprio che si entrerà nel vivo della storia del boss più emblematico di sempre.

Tutto pronto per il nuovo appuntamento con Squadra Antimafia 8, in onda alle 21.10 su Canale 5. La squadra della Duomo vive dei momenti difficili che faranno vacillare gli equilibri interni: Anna Cantalupo deve decidere se denunciare ai superiori Giano Settembrini, mentre Carlo Nigro ha intrapreso una relazione con Patrizia, la donna di Reitani. Nigro cerca di proteggere Patrizia, ma la donna viene coinvolta da Reitani nei suoi piani. Mentre Reitani decide di stringere l’accordo sull’uranio con i Corda, De Silva è costretto da Milla a trovare l’elemento: la donna infatti minaccia di ucciderlo con il cianuro. I due faranno irruzione dove si sta svolgendo l’accordo, ma non saranno i soli a voler mettere le mani sull’uranio… Clicca qui per vedere il video promodella quinta puntata di Squadra Antimafia 8. Le vicende della Duomo riprendono dal tentativo, fallito, di Giano Settembrini di arrestare Reitani, per mettere fine ai suoi ricatti. Ma il poliziotto, che è stato seguito da Anna Cantalupo, viene ferito dall’arrivo dei Corda. La situazione di Reitani si è complicata, il boss si trova costretto a chiedere aiuto a Patrizia, sempre più vicina a Nigro. “Mi trovo in una situazione complicata… io speravo che non succedesse ma purtroppo è successo. Ed è per questo ti sto mandando questo filmino, per spiegarti quello che devi fare. Io ho sempre cercato di tenerti fuori dal mio lavoro, ma questa volta purtroppo devi fare una cosa per me. Se non la farai o se avrai paura a me succederà qualcosa di brutto e dopo verranno a prendere te”, dice il boss alla sua donna. Cosa dovrà fare la donna? clicca qui per vedere il Video

La quinta puntata di Squadra Antimafia 8 si apre con Giano e Anna che fanno irruzione nella villa del boss Giovanni Reitani. Giano cerca di arrestare l’uomo, ma l’arrivo dei suoi scagnozzi glielo impedisce. Intanto Anna guarda la scena da dentro la casa e viene sorpresa da Rachele, con cui ha una colluttazione: solo l’intervento di Giano salva la donna dalla morte. Intanto Carlo Nigro sembra essere sempre più preso da Patrizia, tanto da dirle che se vuole dirà tutto alla moglie per continuare la sua relazione con lei. L’uomo della Duomo riceve una telefonata in cui gli dicono che Reitani è stato preso dai Corda: Patrizia sente tutto e scappa e in macchina vede un video che le ha mandato il boss, che le chiede di fare qualcosa per lui, altrimenti le succederà qualcosa di brutto. Giano confessa tutto ad Anna, che è molto in collera con l’uomo, ma per adesso sta tacendo tutto alla Duomo. Rosalia però capisce che c’è qualcosa che non va.  – Non mancano i colpi di scena e i pericoli in questa quinta puntata di Squadra Antimafia 8: Patrizia si è recata a casa dei Marchese come ordinato da Giovanni Reitani e ha mostrato ai due criminali in casa il video che gli aveva inviato il boss. I due pensano che l’affare proposto sia buono, ma non si fidano del mandante: decidono quindi di tenere in ostaggio Patrizia, per vedere se le intenzioni di Reitani siano buone. La ragazza è decisamente in pericolo: che i Marchese compiranno il gesto estremo di toglierle la vita? Carlo Nigro, intanto, che sembra aver decisamente perso la testa per la donna del boss, è sempre più nervoso. Chi è in pericolo è anche De Silva, minacciato da Milla, che gli dice che se non le porta l’uranio gli farà aprire il microchip che gli ha messo sottopelle e inonderà il suo corpo di cianuro, uccidendolo. Anna non ha ancora denunciato Giano ai superiori, ma è molto arrabbiata con il collega. – Patrizia è sempre prigioniera dei Marchese: che questa quinta puntata di Squadra Antimafia 8 stia per mietere la sua vittima? Anche Giovanni Reitani è sempre tenuto in casa dei Corda, dove la Duomo sembra stia per irrompere: Rachele però si accorge che una macchina è passata per il sentiero, e avverte gli uomini che stanno a guardia del cancello principale. Patrizia cerca di scappare da casa dei Marchese ma non ci riesce, mentre Carlo Nigro è sempre più preoccupato per lei: l’uomo ha anche un acceso diverbio con Giano, il quale sa tutto della sua relazione con la donna e gli dice di confessare tutto alla Cantalupo. Rosalia e Caputo scoprono che il conto di Rosy Abate si sta muovendo: trovano però morto l’amministratore finanziario che vogliono andare a interrogare, e scoprono che è stato ammazzato da Buonanno. Anna e Giacomo irrompono in casa dei Cordi per cercare Torrisi, ma trovano un gran numero di mafiosi a difendere la villa. – Giano Settembrini e Carlo Nigro sembrano aver fatto pace, e si confidano a vicenda i rispettivi segreti. A un certo punto Giano però, corre da Anna Cantalupo, e le consegna una lettera: la donna crede siano le sue dimissioni ma in realtà è una confessione firmata con tutti i misfatti commessi dal poliziotto. Anna la strappa e gli dice che ha bisogno di lui: Giano cerca quindi di baciarla, ma lei gli dice di andare via. Saverio Torrisi è preoccupato per la sua vita e cerca di fuggire, ma Rachele lo blocca e lo lega al letto con delle manette. Rosalia sogna Rosy Abate e non capisce perché è così ossessionata dalla sorte della donna: per cercare di arrivare ai suoi soldi prima di Buonanno chiama il suo amico per farlo entrare nel computer dell’amministratore finanziario, anche se è una cosa illegale. Patrizia cerca ancora una volta di scappare dai Marchese, perché sente che la sua vita è in grave pericolo. Riuscirà a salvarsi? – Giovanni Reitani sta per recarsi all’asta insieme ai Corda e a Saverio Torrisi, che è sempre più preoccupato per la sua sorte. In questo finale della quinta puntata di Squadra Antimafia 8 vediamo Patrizia cercare di scappare dalla casa dei Marchese: la ragazza riesce a sfuggire al loro controllo e chiamare Carlo Nigro, che identifica il nascondiglio dove è tenuta la ragazza. I Marchese però sono già fuggiti e la moglie di Carlo lo caccia di casa perché ha sentito la sua telefonata con Patrizia, e capisce che è la donna con cui ha una relazione. Anna, che ha capito che Giovanni Reitani ha rubato l’identità a un’altra persona, e chiede a Rosalia di parlare ancora una volta con sua madre – che si trova in carcere – per chiederle che cosa sa davvero del boss tornato a Catania. La Duomo è vicinissima allo scoprire la vera identità dell’uomo che si fa chiamare Giovanni Reitani, e sempre più chiarezza si sta facendo sui veri obiettivi del boss.  Nel finale della quinta puntata di Squadra Antimafia 8, Rosalia è andata in carcere dalla madre, e ha scoperto che l’uomo che si fa chiamare Giovanni Reitani è in realtà Ulisse Mazzeo, un uomo che si è fatto trent’anni di carcere al posto del pesce piccolo di cui aveva rubato l’identità. Intanto il boss è andato nel luogo prestabilito per l’asta che sarà condotta da Saverio Torrisi per vendere il suo carico d’uranio impoverito: i criminali internazionali più pericolosi si trovano tutti insieme per aggiudicarsi il carico per i loro loschi affari. Intanto Anna Cantalupo è andata a far riesumare la tomba di quello che credevano fosse Ulisse Mazzeo – e che è in realtà Giovanni Reitani – per cercare di capirne di più in questa intricata vicenda. Ulisse, che intanto è tenuto in casa dai Corda, all’oscuro della sua vera identità, controlla il telefono e si vede mentre scappa dalla porta, per accogliere il vecchio Adamo Corda spacciandosi per Reitani. Incerte sono ancora le sorti di Patrizia, tenuta in ostaggio dai Marchese: riuscirà Carlo Nigro a salvarla? L’asta per adesso sembra procedere tranquilla, ma ci sarà qualche colpo di scena pronto?

Questa sera, venerdì 7 ottobre 2016, su Canale 5 va in onda la quinta puntata di Squadra Antimafia 8, la fiction Taoude con protagonisti Giulio Berruti, Paolo Pierobon, Dino Abbrescia, Daniela Marra e Francesca Valtorta. Ancora una volta il protagonista sarà Giano Settembrini, pronto a rimettersi in carreggiata tenendo testa al boss e cercando di arrestarlo. Inoltre Anna Cantalupo adesso sa bene che lui è un traditore. Tra i due potrebbe esserci un nuovo faccia a faccia, cosa succederà a quel punto? Prima di scoprire le anticipazioni di stasera, facciamo il punto della situazione su quanto successo fin qui. Il boss tiene tra le mani Giano Settembrini, braccio destro della Cantalupo e ottimo elemento della Duomo, e questo gli permette di usarlo a suo piacimento. Grazie alle sue soffiate, Giano riesce a mettere ko una famiglia mafiosa dopo l’altra e mentre la Duomo festeggia le altre famiglie mafiose non stanno certo a guardare. De Silva si trova nelle mani della sua rapitrice, Milla, che gli installa un chip sotto pelle affinché il suo capo possa tenerlo sotto controllo. Lei lavora per un uomo che ha intenzione di mettere le mani sull’uranio di Reitani e per farlo De Silva dovrà aiutarla a portare fuori Tindaro Marchese. Proprio quest’ultimo è impegnato in un faccia a faccia con Giano quando ecco una serie di esplosioni che mettono a soqquadro la Duomo e permettono a De Silva di entrare e prelevare il detenuto sotto gli occhi della talpa che finge di non vedere e di non poter agire. La Cantalupo vede chiaramente che è De Silva l’uomo che sta portando via Marchese e cerca di fermarlo senza successo e così si reca nuovamente ai Servizi Segreti. Anche loro questa volta non hanno il contro del loro agente e la situazione di De Silva non fa altro che peggiorare visto che proprio loro tengono sotto controllo la figlia. L’agente ha in mano Tindaro ed è pronto a farsi dire tutto sull’uranio che arriverà via mare ma non saprà né dove e né quando visto che Rachele Ragno, arrivata nel suo covo, lo uccide prima che possa parlare. I due sono protagonisti di uno scontro a fuoco al quale presto si unisce anche la Polizia ma senza successo. Sia Rachele Ragno che De Silva riescono a fuggire. Il problema della Cantalupo adesso è un altro, ovvero Giano. La donna adesso ha la prova che il suo collega è la talpa che stava cercando ma nel rocambolesco finale non riesce ad affrontarlo. Lui lascia la Duomo alla volta della casa del boss solo per mettergli le manette ai polsi e arrestarlo, e la Cantalupo decide di seguirlo. Proprio mentre Giano si trova nella casa del boss arrivano i Corda pronti a mettere le mani sull’uranio. Anna decide di intervenire per aiutare il collega ma qualcuno le punta una pistola alla testa, chi? Rachele Ragno.