, che stasera sarà ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa per presentare la sua serie tv “The young Pope”, è diventato uno dei “personaggi” di Maurizio Crozza, che ne ha creato una parodia nella prima puntata della nuova edizione di Crozza nel Paese delle meraviglie, andata in onda venerdì scorso su La7. Un’imitazione tutta da ridere scelta anche per il promo: ““Sono partito dalla noia, mo’ dalla noia ci faccio qualcosa di buono. Tipo una schiena storta, stacco e si vede una mucca, stacco tre preti che affogano, stacco John Malkovich nudo dentro un frigo-bar, poi nella penombra una suora nana che fuma. Rappresenta la borghesia in declino, la minaccia islamica, gli OGM. Non lo so neanche io..”. Clicca qui per vedere il video.



Questa sera, domeninca 9 ottobre, Paolo Sorrentino sarà ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa“. Il regista napoletano, insieme a Jude Law e Silvio Orlando, presenterà il suo ultimo progetto: la serie tv “The Young Pope”. Sorrentino è nato a Napoli il 31 maggio del 1970. Poco prima della maggiore età rimane orfano di entrambi i genitori che periscono per un incidente. Terminati gli studi liceali si iscrive a Economia e Commercio, ma capisce ben presto di voler fare del cinema il proprio lavoro. E che il cinema sia nelle sue corde lo si capisce presto: siamo infatti nella prima metà degli anni ’90 quando vince il Premio Solinas per il suo ruolo di sceneggiatore nel corto “Napoletani”: Comincia quindi a lavorare in televisione e qui avviene l’incontro con la Indigo Film: questa infatti sarà in futuro la casa di produzione di tutte le sue opere. Nel frattempo continua incessantemente la propria attività di sceneggiatore. Arriva quindi il 2001: questo è l’anno in cui Sorrentino si mette finalmente dietro la macchina da presa e riesce a portare sugli schermi il suo primo film. Il titolo della pellicola è “L’uomo in più” e quest’opera oltre ad ottenere diversi riconoscimenti costituisce l’avvio della partnership tra il regista e Toni Servillo Tre anni dopo sono ancora insieme ne “Le conseguenze dell’amore”. Questa opera oltre ad ottenere diversi premi in ambito italiano, fa accendere i riflettori della critica estera sul regista: ciò avviene anche grazie alla partecipazione al Festival di Cannes. Il terzo film sembra però una battuta d’arresto nella sua ascesa, visto che “L’amico di famiglia” viene si portato sulla Croisette, ma non riscuote un grande consenso dalla critica. Due anni dopo riprende a lavorare con Toni Servillo e dal loro connubio nasce “Il Divo”. Questo film anche per il personaggio analizzato e il modo in cui ciò avviene riporta Sorrentino al centro della scena internazionale, visto che gli vale il premio della giuria a Cannes, diversi premi in ambito nazionali e la candidatura all’Oscar per il trucco. Ma Sorrentino non è solo cinema di altissima qualità stilistica e concettuale, visto che con la macchina da presa immortala anche la devastante realtà del post-terremoto a L’Aquila. Il 2010 è l’anno del suo primo romanzo. Dopo questa esperienza (“Hanno tutti ragione”) arriva un’altra prima volta, consistente nel suo primo film in lingua inglese. Il film vede Sean Peann come volto più importante e pur non vincendo nulla a Cannes ottiene ottimi riscontri di pubblico. Stiamo parlando, ovviamente, di “This must be the place”. 



Il 2013 è il suo anno d’oro, perchè esce “La Grande Bellezza”, che fa incetta di premi, tra cui spicca l’Oscar al miglior film straniero. Il film ha spaccato il pubblico, ma la maggior parte della critica è arrivato a paragonare questo film come ad alcuni di Federico Fellini, facendo capire il livello di eccellenza a cui il regista, che per quest’opera si è avvalso ancora una volta di Toni Servillo, è riuscito ad arrivare nel corso degli anni. Successivamente, per chi ama il suo cinema, giunge il momento di”Youth-  La giovinezza”, mentre a breve vi sarà l’ennesimo esordio del regista napoletano, che ha deciso di misurarsi con il piccolo schermo con la serie “The Young Pope”, di cui ha curato regia e sceneggiatura e per cui ha voluto espressamente Jude Law.