A Domenica Live si torna a parlare di Lucio Dalla e purtroppo non per un omaggio ad uno dei più grandi cantanti, cantautori, e compositore della Musica Italiana: si parla di eredità del grande Lucio, all’interno del consueto approfondimento del programma di Barbara D’Urso sui parenti e le eredità dei grandi personaggi, spesso al centro di polemiche e gelosie per i vari sconosciuti, a volta, componenti delle famiglie. In estate era riscoppiata la polemica dopo la denuncia fatta da un amico pittore e inquilino della famosa casa di Via d’Azeglio a Bologna, Stefano Cantaroni. «Sono scomparsi un paio d’ occhiali da vista, un orecchino in oro giallo con un piccolo smeraldo e i testi scritti a mano di Caruso e altri due brani», è stata la denuncia dell’amico di Lucio Dalla che ha un preciso riferimento e sospettato di aver compiuto più di un reato nei vari passaggi di eredità del celebre cantante emiliano. Come riporta il settimanale Oggi a fine giugno, «Cantaroni dice di sapere chi è stato a trafugare le “reliquie” del grande cantautore bolognese, gli concede le attenuanti… sentimentali (“Non l’ha fatto per guadagnarci, ma per nostalgia”) e lo invita a restituire il maltolto: “Lo so che sei stato tu, non sono fesso, sono un buono e ti sto dando il tempo di ripensare a quel che hai fatto”, ha scritto su Facebook il pittore, che poi ha depositato in Procura una seconda denuncia, completa di nome, cognome e numero di telefono del (presunto) ladro». Oggi si ritorna dunque sul caso Lucio Dalla e sull’eredità che già anni fa dopo la morte dell’amatissimo cantante aveva già denunciato Marco Alemanno, compagno e amico di Lucio. «L’enorme dolore provato dopo la sua improvvisa scomparsa purtroppo è stato gravato anche da orribili questioni umane, prima ancora che legali, a causa di incomprensioni tra me e gli eredi di Lucio, degli estranei entrati in casa di altri per decidere su tutto, dai soldi al patrimonio artistico, escludendo chi c’era prima e contava davvero qualcosa per lui. Non ho intrapreso nessuna azione legale nei confronti dei parenti di Lucio, con i quali non ho nessun rapporto», aveva raccontato nel 2012 Alemanno a Oggi.