Ad un anno dalla morte di Giulia Di Sabatino, la 19enne caduta da un cavalcavia dell’autostrada di Tortoreto in circostanze poco chiare, gli inquirenti stanno ancora cercando di capire se il suo caso appartenga alla sfera degli omicidi o si tratti di un suicidio. L’ultima persona a vedere in vita la Di Sabatino è stato un giovane con cui Giulia avrebbe avuto un rapporto sessuale prima di morire, definito dalla stampa come l’uomo della Panda Rossa. Quest’ultimo, però, come riportato da Il Centro, agli inquirenti che lo hanno intervistato ha raccontato di aver conosciuto Giulia la sera stessa del rapporto, e i tabulati confermerebbero la sua versione:”Quella sera l’ho vista per la prima volta e mi sono fermato con la macchina. Abbiamo cominciato a parlare di tutto e dopo qualche tempo abbiamo deciso di andare a casa mia per stare insieme. Per questo ho mandato un sms a mia sorella dicendo che stavo tornando con una persona”. Il giorno dopo un messaggio con scritto “Buongiorno Fiorellino”, parole che Giulia Di Sabatino non avrebbe mai letto in quanto già morta.
Un anno di indagini e due fascicoli aperti: questo il bilancio della morte di Giulia Di Sabatino, la ragazza di 19 anni che è morta cadendo da un viadotto dell’autostrada di Tortoreto. Diversi i particolari che hanno fatto pensare sin da subito alla famiglia che non si sia trattato di un suicidio, dalla partenza imminente della ragazza alla volta di Londra all’incontro con almeno due uomini, avvenuto a poche ore di distanza dalla tragedia. Fra questi colui che per molti mesi è stato definito come l’uomo della Panda Rossa, l’ultimo a vedere Giulia Di Sabatino ancora viva e su cui si è indagato a lungo. Oggi, martedì 15 novembre 2016, La vita in diretta approfondirà il caso nel corso della nuova puntata. L’uomo della Panda Rossa è stato al centro dell’inchiesta da parte della Procura di Teramo, che ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, iscrivendo sul registro degli indagati anche l’uomo che quella notte ha accompagnato la vittima a bordo del proprio scooter. L’uomo è stato interrogato alcuni giorni fa dai procuratori, lungo un interrogatorio durato oltre quattro ore, come riporta Il Centro. L’indagato e Giulia Di Sabatino avrebbero consumato un rapporto sessuale consenziente nell’abitazione del primo, prima di ritornare alle 4:30 del mattino sul ponte che porta all’autostrada. “A quell’ora volevo accompagnarla a casa”, ha riferito, “ma lei mi ha detto che voleva essere lasciata lì”. Per ora i tabulati telefonici raccolti dagli inquirenti sembrano dare ragione alla versione fornita dal ragazzo. Sul telefono della vittima non è stata riscontrata infatti la presenza del numero del sospettato, mentre sono emerse altre immagini di Giulia Di Sabatino, molte delle quali osé e inviate ad un altro giovane dell’Aquila.