, è il film che andrà in onda su Canale nove oggi, sabato 19 novembre 2016. Una pellicola dai generi Poliziesca e drammaticache è stata diretta da Michele Placido con il soggetto di Carlo Bonini e Renato Vallanzasca, la sceneggiatura è stata realizzata da Gerardo Amato, Angelo Pasquini, Andrea Purgatori, Kim Rossi Stuart e Toni Trupia.La produzione è stata firmata da Elide Melli mentre le case di produzione sono la 20 th Century Fox Italia, 21st Century Fox e Comune di Milano. Il montaggio è stato realizzato da Consuelo Cantucci con gli effetti speciali di Stefano De Gennaro e le musiche della colonna sonora composte da Davide Cavuti e Negramaro. La scenografia è stata ideata da Tonino Zera. La pellicola è stata prodotta in Italia in Francia e in Romania nel 2010 e la sua durata si estende per 125 minuti. Alcune curiosità della pellicola: “Vallanzasca – Gli angeli del male” è stata firmata dallo stesso Placido ma è basata sull’autobiobrafia che Vallanzasca scrisse assieme a Carlo Bonini (“Il fiore del male. Bandito a Milano”). L’uscita della pellicola è da considerarsi un piccolo successo, dal momento che in passato diversi tentativi di portare sul grande schermo questo “biopic” erano andati a vuoto. Alla sua presentazione ufficiale, avvenuta al Festival del Cinema di Venezia del 2010, il film riscosse comunque i favori della critica ma fu accolto tra le polemiche, dal momento che Placido fu accusato di aver restituito un’immagine troppo mitizzata di un feroce assassino.
– Vallanzasca – Gli angeli del male è il film in onda sul Nove oggi, 19 novembre 2016 alle ore 21:15. Una pellicola dal genere poliziesca che figura la nona fatica cinematografica di Michele Placido, anche se non è una prima tv dal momento che ha avuto altri passaggi sul piccolo schermo, a distanza di soli sei anni dal suo arrivo nelle sale (2010) è già un piccolo classico nel filone del poliziesco all’italiana, genere rinverdito dal successo di “Romanzo Criminale”. La pellicola del regista pugliese ha l’andamento tipico del “biopic” dato che incentra la sua attenzione sulla figura del criminale milanese Renato Vallanzasca (interpretato da Kim Rossi Stuart), diventato una sorta di “divo” anche per i ripetuti tentativi d’evasione. Nel cast figurano anche Filippo Timi (nel ruolo di Enzo), Paz Vega (Antonella, la futura compagna di Vallanzasca), Moritz Bleibtreu (Sergio) e Valeria Solarino (Consuelo). Ma ecco nel dettaglio la trama del film.
Il film inizia con un flashback rispetto agli eventi narrati. Siamo nel 1981 e Vallanzasca è nel carcere di Ariano Irpino, lì racconta la sua vita partendo dalla difficile adolescenza. Un nuovo salto temporale ci porta alla Milano dei primi anni Settanta, dove Vallanzasca è un criminale di periferia, assieme alla sua banda è dedito ai furti nei supermercati e ai furgoni portavalori. Dopo aver conosciuto Antonella, fidanzata del boss Francis Turatello, ed essersene invaghito, Vallanzasca viene arrestato dalla polizia e rinchiuso nel carcere di San Vittore e poi in quello di Bari, qui apprende che la sua compagna, Consuelo, aspetta un bambino da lui. A seguito di un nuovo trasferimento a San Vittore, Vallanzasca scopre che Consuelo ha un altro uomo, un facoltoso imprenditore, e architetta la sua prima, spettacolare evasione per vendicarsi. Fattosi ricoverare in ospedale con un pretesto, il criminale fugge ma, una volta abbandonati i propositi vendicativi, decide di dare vita a una nuova “gang” che diverrà celebre negli anni con l’appellativo di “Banda della Comasina”. L’ascesa della banda porta però all’inevitable conflitto col boss Turatello e a una lunga scia di sangue che costringerà lo stesso Vallanzasca a rifugiarsi ad Andria. Le forze dell’ordine riusciranno a catturarlo solamente nel 1977, a Roma, ferito alla coscia a seguito di uno scontro a fuoco causato da un fallito tentativo di sequestro. Nonostante goda dei favori dell’opinione pubblica, Vallanzasca viene comunque condannato all’ergastolo e rinchiuso prima nel carcere di Rebibbia, dove si riconcilia con Turatello, e successivamente in quello di Novara, dove organizza una rivolta nel corso della quale uccide Enzo, un componente della banda che l’aveva tradito in passato. La rappresaglia costa all’uomo però il trasferimento nel carcere di massima sicurezza di Ariano Irpino, dove Antonella lo informa della morte di Turatello. Infine, nel 1987, a seguito dell’ennesima evasione, Vallanzasca riesce a ricongiungersi per qualche ora con Antonella, prima di essere fermato da un giovane poliziotto a cui il criminale, per la prima volta nella sua vita, decide di non opporre resistenza, facendosi arrestare. Nel finale, si ripercorrono gli ultimi vent’anni di prigionia del “bel Renè”, condannato a quattro ergastoli ma capace di coronare il proprio sogno d’amore, sposando Antonella grazie a un permesso straordinario.