Umberto Veronesi, uno dei più grandi luminari italiani di oncologia, ha lasciato di sicuro un grande testamento, fatto della sua personale ricerca sul miglioramento della cura del cancro. Primo fra tutti a raccogliere il suo testimone Alberto Veronesi, il terzo dei sette figli del medico. La passione del padre di tutte le arti ad ampio spettro, dalla poesia alla pittura, senza dimenticare la musica, è stata di sicuro una delle eredità più importanti che ha lasciato al figlio il celebre oncologo. E’ così che si è espresso Alberto Veronesi, direttore d’orchestra, sottolineando come il padre non abbia voluto essere curato durante gli ultimi giorni, consapevole del proprio peggioramento. “Mio padre ha sempre predicato l’eutanasia, cioè il diritto di non soffrire” ha affermato Veronesi, in occasione dell’allestimento della camera ardente, all’interno di Palazzo Marino. 



Il curriculim musicale di Alberto Veronesi è del tutto invidiabile. Dal direttore della Opera Orchestra di New York al principale Direttore della Shangai Opera House, senza dimenticare la fondazione della Guido Cantelli Orchestra. Durante un’intervista di Nicole Cavazzuti de Il Corriere della Sera, Veronesi ha rivelato di aver “sempre saputo che la musica sarebbe stata la mia vita”. Fin dai primi passi all’interno di questa branca dell’arte, ha diretto cori e componeva, mentre la maturità dal punto di vista del futuro professionale è arrivata attorno ai suoi 18 anni. E’ in quel momento che Alberto Veronesi ha capito di voler diventare un Direttore d’orchestra. Uno dei suoi più grandi successi risale al 2006, anno in cui Alberto Veronesi ha registrato Edgar, l’opera giovanile di Giacomo Puccini, mettendosi alla guida dell’Orchestra di Santa Cecilia e potendo avvalersi della partecipazione eccezionale di Placido Domingo. 



Grazie alla propria affermazione nel mondo della musica e della direzione d’orchestra di diverse città del mondo, Alberto Veronesi ha conquistato molteplici premi e riconoscimenti. E’ il caso del Premio Abbiati che la Music Association gli ha voluto conferire nel 2003, mentre risale a tre anni più tardi il Premio Europeo Lorenzo il Magnifico che gli è stato invece assegnato dall’Accademia Internazionale Medicea di Firenze. Giacomo Puccini è indubbiamente una costante del suo repertorio e passione, come evidenzia la pubblicazione del suo disco di arie del celebre compositore al fianco dei Wiener Phillharmoniker e Violeta Urmana. Lo dimostra inoltre l’allestimento di intere opere come il Nabucco allo stadio torinese Delle Alpi e l’Aida al San Siro, due eventi in cui Alberto Veronesi ha messo in atto un progetto in grande stile, grazie alla presenza di costumi e scenografie. La sua celebrità gli ha inoltre permesso di diventare direttore musicale a New York, un riconoscimento che fino a quel momento era stato attribuito solo ad Arturo Toscanini, almeno per quanto riguarda i professionisti italiani. 

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