Nella trasmissione Che tempo che fa stasera troveremo tra gli ospiti Chesley Sullenberger, pronto a raccontare l’ammaraggio d’emergenza nel fiume Hudson del 2009, culminato con il salvataggio di 155 persone, una manovra aerea rarissima per i voli di linea e piuttosto complicata. Ma sicuramente l’intervista sarà anche l’occasione per parlare di una notizia recentissima, quella dell’uscita nelle sale del film “Sully”, che tratterà della biografia dell’eroico aviatore, con Clint Eastwood come regista e co-produttore. Il protagonista sarà interpretato da Tom Hanks e la sceneggiatura è tratta dal libro dello stesso Sullenberger, scritto insieme al giornalista Jeffrey Zaslow, “Highest Duty: My Search for What Really Matters” (“Il dovere principale: la mia ricerca di cosa realmente conta”).
Chesley Sullenberger sarà ospite questa sera a Che tempo che fa. Il pilota d’aereo americano è diventato famoso per l’episodio che il 15 gennaio 2009 coinvolse il volo commerciale US Airways 1549. L’aereo era partito dall’aeroporto La Guardia di New York, diretto a Charlotte, nel North Carolina, decollando alle ore 15.24. Insieme a Sullenberger c’è il co-pilota Jeffrey B. Skiles, alla sua prima esperienza su quel tipo di aereo, un A320. Ma è proprio lui a notare un’anomalia: uno stormo di uccelli si dirige proprio contro l’aereo. Alle 15.27, dopo soli tre minuti, ma già a una quota di 3200 piedi, avviene l’impatto tra gli uccelli e la sezione frontale del velivolo. Ci sono delle forti scosse, che naturalmente terrorizzano i 150 passeggeri e le cinque persone dell’equipaggio, e diverse carcasse degli uccelli entrano nei motori, i quali rapidamente vanno a perdere la loro potenza. Mentre Skiles si occupa delle misure di emergenza per far ripartire i motori, che si erano completamente spenti, Chesley Sullenberger prende i comandi dell’aereo e comunica a tutti dell’impatto con gli uccelli. Gli viene suggerita una rotta utile a far atterrare il mezzo su una delle piste dell’aeroporto di partenza, ma Chesley percepisce che un atterraggio simile in quelle condizioni non potrebbe essere effettuato senza gravi pericoli. Allora pensa di tentare un atterraggio di emergenza al Teterboro Airport del New Jersey, più a nord, ma poi cambia di nuovo idea, perché con i motori fuori uso quella risulterebbe una distanza troppo elevata. Quindi decide di eseguire un ammaraggio d’emergenza nel fiume Hudson, vale a dire l’equivalente dell’atterraggio ma sulla superficie acquatica invece che sul suolo, manovra estremamente rara per velivoli di grandi dimensioni, secondo molti addirittura impossibile. È infatti solitamente relegata a mezzi di piccole dimensioni, attrezzati specificamente per questa possibilità. Ma non mancano casi, oltre a questo, anche se rarissimi, di ammaraggio (o ammarraggio) di aerei commerciali di grandi dimensioni.
L’ammaraggio avviene nel migliore dei modi, i passeggeri raggiungono i battelli tramite degli scivoli. Per questa straordinaria impresa di salvataggio, il Senato approvò, il giorno dopo, una risoluzione per poter onorare ufficialmente Sullenberger, il suo co-pilota e l’equipaggio, culminata il 22 gennaio con la Masters Medal consegnatagli dalla Guild of Air Pilots and Air Navigators, onorandolo come eroe nazionale. Mentre qualche giorno prima, il 16 gennaio, su invito del neo Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, aveva presenziato alla cerimonia di insediamento alla Casa Bianca. Gli vengono poi consegnate le chiavi della città di Danville, in California, in cui si era trasferito, e poi la nomina a ufficiale di polizia onorario.
Chesley Burnett Sullenberger è nato il 23 gennaio del 1951 a Denison, nel Texas, figlio di un dentista e di una maestra di scuole elementari. Dopo il diploma si arruola nell’Air Force Academy degli USA e diventa pilota di aerei. Dopo la laurea diventa capitano e dal 1980 lavora per la US Airways. Nel 2007, inoltre, fonda un’impresa specializzata nella sicurezza.