Questa sera va in onda su Rai 3 il consueto appuntamento settimanale con la trasmissione Che fuori tempo che fa. Tra gli ospiti annunciati figura anche il noto astronauta italiano Luca Parmitano che nel luglio del 2013 è stato il primo italiano ad effettuare un’attività extraveicolare con 6 ore e 7 minuti di passeggiata spaziale. Nato a Paternò nel settembre del 1976, Luca Parmitano dopo essersi diplomato al Liceo Scientifico Galileo Galilei di Catania ed aver frequentato un anno all’estero in California, nel 1995 è entrato nell’Aeronautica Militare di Pozzuoli per poi conseguire nel 1999 la Laurea in Scienze politiche all’Università Federico II di Napoli. Negli anni successivi ha concluso un percorso di addestramento con la U.S. Air Force. Dal 2001 al 2007 Parmitano ha prestato servizio come pilota presso gli AMX con il 13° Gruppo, 32° Stormo ad Amendola. Dal 2007 è stato assegnato al Reparto Sperimentale di Volo e selezionato dall’Aeronautica militare come pilota collaudatore mentre nel 2009 ha conseguito un Master in Ingegneria del Volo sperimentale a Tolosa in Francia. Dal maggio del 2009 è diventato astronauta ESA prendendo parte a diverse missioni spaziali. Tra le onorificenze ottenute ricordiamo la Medaglia d’Argento al Valore Aeronautico ed il titolo di Commendatore ordine dal Merito della Repubblica Italiana
Luca Parmitano non è soltanto il primo italiano a passeggiare nello spazio ma anche un personaggio che si sta spendendo tantissimo per permettere ad altri giovani italiani di formarsi e seguire le sue orme. Infatti, sta collaborando con l’associazione onlus Intercultura per la realizzazione della borsa di studio Volare. Nel corso di una recente intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, Parmitano ha spiegato le finalità del progetto ed i tratti peculiari: “L’idea della borsa nasce contemporaneamente al libro Volare – 166 con @astro_luca, da me scritto mentre ero in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale. La missione, la prima di lunga durata per l’Agenzia Spaziale Italiana, aveva come nome proprio Volare. Durante i 166 giorni che ho passato a bordo della ISS ho voluto raccontare in un blog aneddoti,curiosità ed esperienze da me vissute per condividerle con chi, a Terra, non ha il privilegio straordinario di vivere un’avventura come il volo spaziale. Quel desiderio di condivisione è rimasto anche una volta tornato a terra: ecco perché i proventi destinati all’autore del libro sono stati devoluti al 100% alla borsa di studio di Intercultura”.
Luca Parmitano con la propria generosità ha reso possibile la realizzazione di una borsa di studio formativa che potrebbe rivelarsi una importante opportunità per i giovani per fare esperienza e quindi realizzare i propri sogni in ambito professionale. Parmitano ha da sempre un rapporto eccezionale con i più giovani che viene ribadito nel corso di un’intervista rilasciata a La Repubblica rispondendo su una domanda in cu viene rimarcato come qualcuno abbia definito in passato i giovani italiani dei bamboccioni: “Immagino che chi parli dei giovani in questi termini lo faccia solo per provocare. A me piace tantissimo lavorare e dialogare con i giovani e i giovanissimi, che trovo sempre più preparati, determinati e ambiziosi. Esporsi all’estero a 17 anni è un modo per uscire dalla proprio comfort zone, lasciare per lungo tempo i parenti, amici, la squadra, la scuola. Si scopre di avere delle risorse inesplorate, che diventano strumenti utilissimi nel futuro, in tutti i campi: dallo studio al lavoro, dalle relazioni private a quelle pubbliche. Si può partire dalla Sicilia e arrivare quanto lontano si desideri”.