Bebe Vio sarà la protagonista della nuova puntata di #Cartabianca, il programma di Rai3 in onda questo pomeriggio. La giovane campionessa paralimpica azzurra, a 19 anni è diventata testimonial della campagna di sensibilizzazione che invita a vaccinarsi contro la meningite. Nel 2008 Bebe fu infatti vittima di una meningite fulminante che le provocò l’amputazione dei quattro arti ma non le tolse affatto il sorriso. Per questa ragione, come ricorda il sito humanitassalute.it, ogni volta che viene interpellata sul delicato quanto attuale tema Bebe Vio rinnova sempre l’invito a vaccinarsi. “Se mi fossi fatta il vaccino non sarebbe successo tutto questo. Consiglio a tutti di farlo”, ha dichiarato di recente la campionessa schermitrice in un video trasmesso dal Tg1. A tal fine, come ricordato sotto, Bebe è stata scelta per essere testimonial della campagna mondiale WinForMeningitis per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla prevenzione della meningite. Fino ad oggi Bebe Vio non ha avuto paura di mostrare il suo corpo ed i segni della malattia con l’obiettivo primario di trasmettere in modo forte e chiaro il suo messaggio: “Non lasciate che quello che è accaduto a me accada anche al tuo bambino. La meningite adesso si può prevenire”.



, schermitrice di Mogliano Veneto e campionessa paralimpica e mondiale in carica di fioretto individuale, sarà ospite questo pomeriggio nel corso della trasmissione di Bianca Berlinguer, #Cartabianca, in onda su Rai3. Esempio vivente di immensa forza fisica e psicologica, nonché stella della scherma azzurra alle ultime Paralimpiadi di Rio 2016, Bebe Vio è divenuto negli anni un personaggio non solo sportivo. Il suo grande carisma va oltre l’aspetto fisico e con il suo sorriso è riuscita a conquistare l’Italia intera e non solo al grido di “La mia vita è una figata, sono fortunata”. La campionessa italiana, nel 2008 ed all’età di appena undici anni fu colpita da una meningite fulminante la cui gravità la portò all’amputazione dei quattro arti a causa di una estesa infezione. La grande vicinanza della sua famiglia è riuscita a trasformare, quella che agli occhi di molti appare come una grande disgrazia, in forza e soprattutto successo, sportivo ed umano al tempo stesso. Dopo appena un anno dall’insorgenza della malattia, Bebe Vio riprese la sua attività agonistica senza tralasciare quella di testimonial per diffondere la conoscenza del suo sport e di quello paralimpico in generale. Oggi Bebe, alla giovane età di 19 anni è uno dei cinque testimonial mondiali della campagna di sensibilizzazione a favore dei vaccini contro la meningite.



La storia di Bebe Vio, oggi ospite della trasmissione di Rai3, #Cartabianca, è segnata da un tema delicato quanto attuale: la vaccinazione. Bebe fu vittima all’età di undici anni di una meningite fulminante che, nonostante le conseguenze fisiche non è riuscita a scalfire lo spirito della giovane campionessa azzurra, né il suo sorriso divenuto simbolo ed esempio di immensa forza. Qualche mese fa, il padre Ruggero a Quotidiano.net aveva raccontato quanto accaduto prima del 2008: “Se ci avessero consigliato di vaccinare mia figlia, probabilmente a quest’ora starei a raccontare tutta un’altra storia”. All’età di 10 anni Bebe Vio aveva fatto la profilassi contro la meningite di tipo A, ma i sanitari informarono i genitori che era ancora troppo presto per sottoporre la futura campionessa sportiva alla vaccinazione contro la B. Secondo i medici, infatti, sarebbe stato opportuno il compimento dei 14 anni. “Noi ci siamo fidati, d’altronde erano degli specialisti. Purtroppo ci siamo sbagliati”. Solo dopo 12 mesi, infatti, Bebe Vio fu colpita dal batterio che provocò la meningite fulminante.

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