Il Liga Rock Park di Luciano Ligabue si conclude con i classici ringraziamenti di fine live. Il cantante romagnolo saluta con affetto il suo pubblico, giunto davvero numeroso a Monza. Si parla di oltre centomila persone e di un incasso davvero importante. “Grazie di cuore ragazzi. Alla prossima. Vi prometto che sarà molto presto”. L’annuncio suona come una promessa. Una promessa che fa letteralmente impazzire il pubblico. E mentre Luciano si gode l’abbraccio dei suoi fan più fedeli in prima fila, riparte ‘G come Giungla’. Un brano che è diventato un vero e proprio tormentone alla radio ed è destinato a restare in cima alle classifiche dei pezzi più ascoltati anche nei prossimi mesi. Tra le canzoni di chiusura del concerto ‘Un colpo all’anima’, ‘Il muro del suono’, ‘Il giorno del dolore che uno ha’, ‘Balliamo sul mondo’ e ‘Tra palco e realtà’. Spazio anche a ‘Certe Notti’, altro grande classico intramontabile del Liga.



Il concerto di Luciano Ligabue viaggia tra presente e passato, con grandi classici che il cantante romagnolo ha riproposto orgogliosamente nel suo Liga Rock Park. A giudicare dal boato del pubblico ‘Non è tempo per noi’ è uno di quei pezzi sempre verdi, una canzone dal significato molto profondo. ‘Non è tempo per noi’ è il brano di chi non segue la massa, è la canzone delle persone originali, uniche. Di chi ha un proprio stile ed una sua forte personalità. Proprio per questo a volte capita di non essere compresi fino in fondo dagli altri, ma ciò non significa essere diversi. O forse si. Si può essere diversi nella propria normalità? A proposito di questo brano, riproposto in concerto, Luciano Ligabue si era cosi espresso all’epoca: “Eravamo negli anni ottanta, un decennio che ho vissuto davvero malissimo. Questa canzone è lo specchio di chi aveva un grande malessere. Eravamo passati da un decennio all’altro, saltando nel vuoto. E’ una delle poche canzoni in cui mi sono permesso di usare il noi”.



Dopo aver battezzato il canale di Sky, FoxLive, è in onda il concerto di Luciano Ligabue del 2016 tenutosi a Monza. Un appuntamento che il cantante romagnolo aspettava da troppo tempo. Poco spazio alle parole, tanto alla musica. Il concerto si è aperto con ‘Urlando contro il cielo’, poi tanti altri brani noti capaci di infiammare un pubblico di per se già caldissimo. Da ‘Questa è la mia vita’ a ‘Lettera G’, Luciano ha cantato anche ‘Il giorno dei giorni’, ‘Quella che non sei’, ‘L’odore del sesso’ e ‘Il Meglio deve ancora venire’. Del nuovo album Made in Italy si attende nel finale ‘G come Giungla’, il grande singolo che continua a risuonare nelle radio più note a livello nazionale di questi tempi. Il concerto in onda ora su FoxLive si è rivelato un grande successo per Luciano Ligabue e i suoi compagni di viaggio, che hanno raccolto più di centomila persone ed un incasso di alcuni milioni di euro.



Da ‘Urlando contro il cielo’ a ‘C’è sempre una canzone’, passando per il consueto medley. Il concerto di Luciano Ligabue parte forte e i fan rispondono con un entusiasmo pazzesco. ‘Liga Rock Park’ ha riportato il cantante romagnolo sul palco dopo quasi quattrocento giorni di astinenza musicale. Luciano aveva una gran voglia di tornare a contatto col suo pubblico. Tante le cose da raccontare attraverso la musica e nuovi brani molto attesi come ‘G come giungla’. Una canzone pop rock, con un’atmosfera che può riportare a qualche pezzo degli anni settanta. Il testo è molto arrabbiato e critico nei confronti dell’Italia. Lo testimoniano versi del tipo “chi vuol sopravvivere deve cambiare”, “qui sei cacciato o cacciatore” o ancora “tutti fumano e buttano cicche”. Nel frattempo Luciano ha cantato un suo grande classico assieme al pubblico: ‘L’Odore del Sesso’. Coinvolgimento alto, il Liga si conferma uno dei migliori in versione live.

“Sono trecentosettanta giorni che non faccio concerti. Una pena bruttissima da inflggermi”. Apre così il suo concerto, Luciano Ligabue.  “Voi siete bellissimi – dice il cantante romagnolo, rivolgendosi alle decine di migliaia di persone presenti per il suo Liga Rock Park –  E ora vi canto ‘Niente paura’, un promemoria per voi e per me’. Successivamente tocca a ‘Sogni di Rock & Roll’. il pubblico segue l’esibizione del proprio idolo con grande coinvolgimento e passione. Poi si scatena letteralmente con ‘La Scusa del Rock & Roll’. Questo genere di brani chiaramente rende molto di più nella sua veste live, avendo un livello di coinvolgimento decisamente più alto rispetto alla versione tradizionale. La scaletta del concerto regala ‘C’è sempre una canzone’, accolta con grande entusiasmo dai fan. Seguiranno ‘Il Sale della terra’, ‘Questa è la mia vita’, ‘Leggero’, ‘Ho perso le parole’ e molte altre canzone. Il concerto d’altra parte è appena cominciato.

“Leggere i tempi, avere sempre cose da raccontare. Luciano è rimasto forte in tutti questi tempi”, il manager Maioli spende parole al miele per il suo assistito. L’inquadratura si posa sul Liga e Inevitabilmente si torna a parlare di Rico, il protagonista delle canzoni del cantante romagnolo. “Rico viene raggiunto da sua moglie in ospedale e in quel contesto si parlano come non si parlavano da tanto tempo. E decidono di fare una seconda luna di miele. La fanno in Italia, cosa che ormai non fa più nessuno”. Parte la canzone Made In Italy, da cui ha preso il titolo l’album. Poi scorrono le immagini di un live di Luciano. Migliaia di volti adrenalinici introducono il best of di Liga Rock Park, concerto evento del 2016. La prima canzone della scaletta è ‘Urlando contro il Cielo’, uno dei pezzi più amati dai fan del cantante romagnolo. L’entusiasmo è alle stelle anche sul palco, con pirotecnici e coinvolgenti giochi di luce.

Luciano Ligabue parla di Rico, probabilmente il suo alter ego o forse no. Di certo ogni brano svela i lati interiori di questo personaggio ma non solo. In Made In Italy c’è tanta storia del nostro paese, così in affanno ma comunque sempre unito. “Questo è un album senza genere. Ne ha tanti – dice il chitarrista di Luciano – in qualche modo ha delle contaminazioni di grandi classici”. Per Ligabue, invece, Made In Italy è un prodotto giocoso: “Mi sono preso molta più libertà. Ho voluto giocare con un pò di generi. Un pò di pop, un pò di anni cinquanta e anni sessanta. Ho scritto delle cose che volevo dire, con una maggiore libertà rispetto al solito”. Parte poi il video ufficiale di ‘G come Giungla’, una delle canzoni più trasmesse in radio di questi tempi. Maioli la interpreta così: “E’ un testo che dice tanto del nostro paese”. Si torna a parlare di Rico, un personaggio un pò emarginato e maldestro secondo la visione di Luciano. Il romagnolo racconta dello scontro di Rico con la polizia. E risuonano le note di ‘Quasi uscito’.

Si apre con Sogni di Rock & Roll il docufilm su Luciano Ligabue. Primo piano sul cantante che passeggia in notturna. “Era sparito nel nulla – racconta il suo chitarrista mentre scorrono le immagini – poi di improvviso si è presentato con più di venti brano da farci ascoltare”. Si trattava del nuovo album Made In Italy. “Avevo bisogno di cambiare i piani – spiega Liga – Maioli (il suo manager ndr) pensava di stare tranquillo, io invece gli ho presentato il nuovo album. Volevo che le mie canzoni fossero guidate come sempre dalla musica”. Luciano stupisce un po’ tutti: dal suo agente al bassista, passando per il batterista e il chitarrista. “Aveva tutto in testa e lo ha vomitato in pochissimo tempo. Questa volta ha curato anche gli arrangiamenti. Era ossessionato dal suo lavoro” ripetono all’unisono i suoi compagni di viaggio. Spazio poi all’esibizione di Ligabue con ‘E’ Venerdì…’. Il romagnolo spiega il significato della canzone: “Il protagonista vuole essere lasciato in pace. Perchè è Venerdì e ciò che fa il Venerdì resta solo suo”.

Un big della musica italiana su FoxLive. L’offerta di Sky si arricchisce con un contenuto imperdibile per gli appassionati di Luciano Ligabue. Il cantante romagnolo sta raccogliendo i frutti del suo ultimo lavoro, Made In Italy. Un disco molto attuale, che sta facendo parlare di se. Questa sera spazio ad un evento in prima visione assoluta con Ligabue protagonista. Un appuntamento importante, festeggiato a dovere durante il pomeriggio a Roma in piazza Cavour, con l’amministratore delegato del gruppo Fox, Kathryn Fink, e tutti i  fan. Nella capitale infatti è stato trasmesso in anteprima il docufilm di Luciano Liguabue, intitolato Made in Italy proprio come l’album. La storia è stata scritta da Emanuele Milasi e Alessia Rotondo e l’attesa dei seguaci del Liga è alle stelle. Musica, immagini e tanti spunti su cui riflettere. Un gioco creativo che ha coinvolto tutta la band, un vero e proprio documentario che sembra possedere lo stesso carattere rock dell’album. E’ tutto pronto su Fox Life, Made in Italy in versione cinematografica sta per cominciare.

Luciano Ligabue è sulla cresta del successo: con l’uscita di Made In Italy il cantante romagnolo ha davvero fatto di nuovo il pieno di consensi, dato che questo è un disco innovativo che sta facendo molto parlare soprattutto per il fatto che si confronta a tutto tondo con la situazione politica e sociale italiana. Raccontandola attraverso Riko, il suo alter ego, la persona che sarebbe stata se non fosse diventato un cantante di successo. “Riko non è uno che si fa giustizia da solo, è uno che subisce. È in piena crisi esistenziale, con inquietudini da adolescente. Non sente rappresentata la sua voce, ha tutto il diritto di essere furioso ma la casa, il matrimonio, il figlio, come dico in “Vittime e Complici”, non sono solo difetti“, racconta Ligabue in un’intervista al Secolo XIX. “Per me è sempre più difficile capire come uno che ha semplicemente voglia di proteggere la propria idea di mondo non trovi gli strumenti per farlo. Riko va a una manifestazione di piazza e fa una cosa che non gli appartiene: cerca lo scontro fisico. Maldestro com’è, sceglie l’interlocutore sbagliato, un poliziotto giovanissimo e impaurito. Che lo prende a manganellate“. Un disco che racconta la società e la politica, ma anche un disco pieno di emozioni. “Perché, anche se mi aspetto che sia definito politico, è soprattutto un disco sentimentale“.

Sarà Luciano Ligabue ad inaugurare la nuova proposta della piattaforma satellitare Sky dedica ai Big della musica, FoxLive: oggi, mercoledì 23 novembre 2016, prenderà il via in prime time il docufilm che racconta della realizzazione di Made in Italy, l’ultimo album pubblicati dal rocker di Correggio, nonché primo concept album della sua carriera. Come si legge su Il Corriere della Sera, Ligabue ha spiegato che Made in Italy racconta di Riko: “… il mio secondo nome è Riccardo, è il mio alter ego, rappresenta una mia vita parallela, quello che sarei stato se non fossi Ligabue. Mi permette di dire quello che penso con maggiore libertà”. “È una lettera d’amore frustato al mio Paese” ha ammesso ancora “Amo l’Italia ma odio la condizione in cui versa e il fatto che non voglia risolvere i propri vecchi difetti. Anche io ho subito l’essere adolescente in un momento di promesse forti e garanzie che il mondo sarebbe cambiato. È stato bello poterci credere ma la politica ha disatteso quegli ideali. È doloroso vedere che la forbice della diseguaglianza fra ricchi e poveri si sia allargata”. Più tardi, sarà un occasione d’oro (sia su Fox che su Foxlife) per saperne di più sull’ultimo lavoro discografico di Ligabue.

Alcuni fortunati fans di Luciano Ligabue hanno potuto assistere lunedì, insieme a lui, all’anteprima della serata FoxLive che andrà in onda oggi, 23 novembre 2016, sul nuovo canale della piattaforma Sky. I seguaci del rocker di Correggio hanno potuto vedere con lui il docufilm di Made In Italy e uno spezzone del Liga Rock Park che verrà trasmesso stasera. Ligabue si è ovviamente fermato per i saluti e gli autografi come vediamo nella foto scelta da lui stesso per dare appuntamento all’incontro coi fans che si terrà questa domenica a Firenze: “Grazie a quelli del barMario che c’erano ieri sera. È stato bellissimo vedere il docufilm e uno spezzone di Monza insieme a voi. Ci vediamo domenica a Firenze. #MadeInItaly”. Anche i suoi fans hanno voluto ringraziarlo e dargli appuntamento a questo weekend e lo hanno fatto con oltre 7mila like e tantissimi commenti: clicca qui per leggerli tutti e vedere la foto pubblicata sul suo profilo Facebook.

Che Luciano Ligabue fosse unico lo si sapeva: il suo Made in Italy presentato al concerto Liga Rock Park (stasera in onda sul nuovissimo canale Fox Live) è una sorta di lavoro che forse da anni non si incontrava a questo livello di vertice della musica italiana. Un concept album o più semplicemente la storia di una vita di un personaggio inventato, quel Riko che ormai i suoi fan hanno imparato a conoscere bene. Il docufilm che si potrà vedere questa sera non fa altro che cercare di ripercorre la pensi e l’evoluzione di questo Riko, pardon, di questo Ligabue; in  una recente intervista a Il Secolo XIX, il cantautore racconta chi è prima di tutto il suo Riko. «Riko non è uno che si fa giustizia da solo, è uno che subisce. È in piena crisi esistenziale, con inquietudini da adolescente. Non sente rappresentata la sua voce, ha tutto il diritto di essere furioso ma la casa, il matrimonio, il figlio, come dico in “Vittime e Complici”, non sono solo difetti». Interessante anche il fatto e l’attenzione che Ligabue nel suo Made in Italy mette per le radici di questo personaggio, che potrebbe essere ognuno di noi. «Siamo composti dei posti in cui siamo cresciuti. Riko ha le mie stesse radici, nelle piccole città emiliane. Per dargli credibilità dovevo vederlo in un contesto che conosco: contadini e operai».

Inutile dire che i fans di Luciano Ligabue – pronto ad inaugurare FoxLive più tardi, con un docufilm sul suo ultimo disco e i concerti del Liga Rock Park – non stanno più nella pelle: dopo l’uscita della sua nuovo fatica discografica, sono in già in programma nuove date live per il Made in Italy – Palasport 2017. I concerti saranno davvero numerosi: si parte dal Palalottomatica di Roma il 3 (e anche il 4, 6 e 7 febbraio), per approdare poi ad Acireale, Reggio Calabria, Bari ed Eboli. Marzo riprenderà con le date di Caserta, Perugia, Livorno, fino ad approdare – il 13 e il 14 – al Mediolanum Forum di Assago. Non sarà però solamente questa la tappa nel capoluogo lombardo per il rocker di Correggio: dopo aver toccato Brescia, ma anche Firenze e Torino, Ligabue tornerà sul palco di Assago all’inizio del mese successivo, il 4 e il 5 aprile, per due nuovi show indimenticabili. Si andrà avanti poi con Bologna, Rimini, Bolzano, Padova e si concluderà per il momento ad Ancona, il 24 aprile 2017. Ian attesa di rivederlo live, non resta che sintonizzarsi su Fox e Foxlife più tardi, per tutti i dettagli di Made in Italy e gli show al Parco di Monza dello scorso settembre.

Lo speciale Made in Italy in onda questa sera sul nuovo Fox Live mentre Luciano Ligabue si prepara per un intenso periodo di lavoro che lo porterà in giro per l’Italia tra concerti ed eventi. Prima di partire, però, non solo avremo modo di assistere a questo speciale Liga Rock Park (sui due concerti tenuti a Monza dal rocker) ma i fan più accaniti avranno modo di incontrarlo. Domenica 27 novembre, al Mandela Forum, Ligabue incontrerà i suoi fan per un evento in anteprima live. Tutti gli iscritti al Bar Mario, il fan club ufficiale di Ligabue, potranno partecipare all’evento di Firenze dove sarà presentato in anteprima il nuovo album Made in Italy. I fan storici del cantante potranno accedere ai live e ascoltare Ligabue cantare le nuove canzoni. L’appuntamento è fissato per le 16.30 e fino alle 20.00. Durante il raduno, Ligabue suonerà per intero il suo nuovo album uscito il 18 novembre scorso. Per partecipare bisogna essere iscritti al BarMario e acquistare il biglietto per il Raduno. Ecco qui tutte le informazioni

Nella prima serata di oggi, mercoledì 23 novembre 2016, Fox e Fox Life trasmetteranno in contemporanea Made in Italy, il docu-film di Luciano Ligabue sulla realizzazione del suo ventesimo e ultimo disco. A seguire, in seconda serata, le emittenti trasmetteranno invece Liga Rock Park, una summa dei due concerti che il rocker ha fatto a Monza alla fine dello scorso settembre. Ligabue farà inoltre da apripista all’apertura del nuovo canale dell’emittente, Fox Live, un canale unico che verrà dedicato ai grandi big della musica italiana. Dalle 22:00 in poi, in contemporanea con Fox Live, RTL 102.5 si occuperà invece della diretta radiofonica del Liga Rock Park, grazie al commento di Gigio D’Ambrosio e Laura Ghislandi. Durante il concerto, il brand partner ha seguito il cantautore per tutte le 36 ore, documentando backstage e live. 

Quattordici le tracce che compongono il concept album Made in Italy, di matrice molto diversa rispetto ai lavori precedenti del rocker e con cui ha voluto rievocare un trend degli anni ’70. Un viaggio introspettivo con cui Luciano Ligabue ha parlato di se stesso, lasciando il compito di fare da portavoce al suo alias Riko, una sorta di alter ego. Riko è anche il secondo nome dell’artista e rappresenta la vita che non ha vissuto, quella lontano dai riflettori e dai palchi, in assenza di musica e successo. Made in Italy è un lascito che non è mai avvenuto, grazie a quel giorno in cui un finanziatore privato, sentendo cantare Luciano Ligabue, ha voluto investire nel suo primo disco. Il nuovo lavoro del rocker è “una lunga e appassionata lettera d’amore frustrato”, quello verso il proprio Paese. In un’intervista a Vanity Fair, Luciano Ligabue ha inoltre fatto una riflessione sulla decisione di Bob Dylan di non andare a ritirare il Premio Nobel per la Letteratura, ironizzando sul fatto che l’artista fosse impegnato in una cena con i cugini. Ritornando serio, Liga ha affermato di sentirsi vicino al pensiero di Dylan, che ha sottolineato come musica e parole debbano andare di pari passo perché altrimenti “non hanno senso di esistere”. 

In occasione del Liga Rock Park, Luciano Ligabue ha cantato in anteprima quattro brani estratti da Made in Italy, a partire da La Vita Facile. A seguire Ho Fatto In Tempo Ad Avere Un Futuro, un brano che ruota attorno alla disillusione che il protagonista ha vissuto nel credere alle promesse fatte da un’esponente politica. Dottoressa segna un ritorno alle origini di Luciano Ligabue, a quei brani che si allontano di molto dalle sue hit, rivisitato tuttavia in chiave più moderna. Durante il Liga Rock Park, il rocker di Correggio ha inoltre spiegato come la canzone si riferisca ad un episodio che ha vissuto realmente ed il cui testo è fatto di parole ambigue ed ironiche, quasi velate e che lasciano sottintendere come questa Dottoressa “molto molto brava” rappresenti in realtà la malasanità. Infine, Luciano Ligabue ha cantato G come Giungla, una canzone che ha riscosso subito un grande successo e che è entrata in rotazione radiofonica fin dalla sua diffusione.