Imperdibile la terza puntata de L’importante è avere un piano: Renzo Arbore sarà ospite di Stefano Bollani nel programma che andrà in onda oggi, giovedì 24 novembre 2016, su Rai Uno alle 23.25. Al grande spettacolo in musica non poteva mancare l’amatissimo cantautore di Foggia, un artista incredibile nelle improvvisazioni e a lasciare il suo raffinato e popolare segno ad ogni sua performance. Sarà interessante, dunque, capire come si “combinerà” il suo stile con quello di Stefano Bollani, che ha dato vita ad uno show allegro e sorprendente. E gli ascolti di L’importante è avere un piano testimoniano la qualità del programma, che fornisce un intrattenimento di alto livello dal punto di vista artistico.
Renzo Arbore è nato a Foggia nel giugno del 1937 e dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza ha deciso di concentrarsi sulla carriera artistica, entrando in Rai nel 1964. Negli anni successivi è riuscito a distinguersi per la proposizione di programmi spesso innovativi e capaci di calarsi nella grande evoluzione della società italiana e darne una personale interpretazione.
Il primo grande successo personale è stato quello di Speciale per voi, programma in cui venivano messi a confronto artisti famosi e un pubblico giovanile curioso e spesso anticonformista. Un programma rimasto famoso anche per la fuga in lacrime di Caterina Caselli e per l’acceso diverbio tra Claudio Villa e spettatori.
Ancora più clamoroso il successo riscosso con Alto gradimento, trasmissione radiofonica condotta in coppia con Gianni Boncompagni all’inizio degli anni ’70, nel corso della quale furono proposti personaggi rimasti nell’immaginario collettivo di quel periodo, come il federale Romolo Catenacci e Max Vinella, interpretati da Giorgio Bracardi, o il Professor Aristogitone di Mario Marenco.
Dopo la fine di Alto gradimento il ritorno in video, nel 1976, con L’altra domenica, trasmissione che si proponeva un modello di televisione del tutto diverso da quello incentrato sui lustrini allora in voga nella programmazione pubblica. Anche in questo caso il successo fu assicurato dalla netta cesura con gli schemi dominanti e la proposizione di personaggi in grado di colpire lo spettatore, come il critico cinematografico interpretato da Roberto Benigni, il cugino americano di Andy Luotto e quelli proposti da Giorgio Bracardi, Mario Marenco, Silvia Annichiarico e altri.
Terminato il ciclo di L’altra domenica, Arbore è poi tornato prepotentemente a far parlare di sè con Quelli della notte, programma iniziato nel 1985, in tarda serata, nel quale si proponeva una critica netta verso il modello ormai imperante del talk show. Stavolta i protagonisti, oltre a lui, erano i vari Riccardo Pazzaglia, Maurizio Ferrini, Simona Marchini, Nino Frassica e Massimo Catalano.
Il grande successo di Quelli della notte, è stato poi replicato nel biennio tra il 1987 e il 1988 da Indietro tutta!, altro show in grado di proporre una esilarante satira nei confronti della televisione commerciale che proprio in quegli anni era diventata uno standard. Una serie di show che sono rimasti nel cuore di moltissimi spettatori i quali hanno dimostrato di gradire il garbo e l’intelligenza di fondo che hanno sempre caratterizzato il modo di rapportarsi con il grande pubblico da casa dello showman pugliese.
Per quanto riguarda la sua vita privata, Renzo Arbore è stato a lungo legato a Mara Venier e a Mariangela Melato. In particolare la seconda è stata da lui considerata sempre una grande fiamma, tanto da confessare in una recente intervista concessa a Vanity Fair di avere spesso accarezzato il sogno di dare vita con lei ad una vera e propria famiglia. Nella stessa intervista ha voluto ricordare le grandi qualità umane dell’attrice scomparsa nel 2013 e la grande curiosità intellettuale che la distingueva.