Vittorio Sgarbi sarà ospite questa sera nel consueto programma della domenica del Maurizio Costanzo Show. Le prime indiscrezioni parlano di un forte commento da parte dello stesso Sgarbi sull’unione civile che si è celebrata a Torino lo scorso agosto tra i due gay ottantenni Franco e Gianni. ‘Ma che c… di matrimonio è?’ attacca Sgarbi, al suo fianco Simona Izzo era visibilmente imbarazzata dalle parole di Vittorio. ‘Ti unisci per la pensione di reversibilità? Ma ch… e non rompere i c…”. La replica non tarda ad arrivare, sui social network nasce l’hashtag #sgarbichiediscusa ed anche l’Arcigay di Torino si aspetta delle scuse pubbliche per queste esternazioni pesanti da parte di Vittorio Sgarbi. “Quelle parole rivolte a Franco e Gianni ci colpiscono e si mescolano nei nostri stomaci, diventando armi taglienti che non feriscono solo i due diretti interessati ma tutta un’intera comunità di persone lesbiche e gay” le parole della presidentessa Francesca Puopolo.
Tra gli ospiti della puntata del Maurizio Costanzo Show di questa sera ci sarà anche Vittorio Sgarbi. Fin dalle sue prime apparizioni sul piccolo schermo, è stato un personaggio capace di far discutere per i suoi atteggiamenti al di sopra delle righe. Vittorio Sgarbi e suo padre Giuseppe interverranno per parlare soprattutto di social network, vera tematica portante della serata condotta come sempre da Maurizio Costanzo. Nel corso degli ultimi anni, Vittorio ha curato con molta minuzia il suo profilo di Facebook, aggiornando i suoi sostenitori anche quando è stato ricoverato all’ospedale.
Nel personaggio televisivo originario di Ferrara sono racchiuse numerose anime. Prima di tutto, è un critico d’arte di grande successo e ha scritto una lunga serie di saggi dedicati alle opere dei vari pittori. La sua carriera televisiva è stata invece costellata da litigi con tantissimi esponenti e ha avuto un sussulto proprio grazie alle sue prime apparizioni nel Maurizio Costanzo Show. È anche un apprezzato regista teatrale, avendo inserito arte e letteratura all’interno delle opere da lui dirette. Infine, va ricordata la sua carriera politica, grazie alla quale è stato deputato per ben quattro legislatura e sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali tra il 2001 e il 2002.