” è un film d’azione girato nel 1971 che si contraddistingue per la presenza dell’indimenticabile Bruce Lee. Il film andrà in onda su Cielo oggi, giovedì 3 novembre 2016 alle ore 21:15. Il trailer è disponibile qui ci mostra uno studente di arti marziali cinese che, dopo numerose provocazioni inflitte a lui ed ai suoi compagni da una scuola rivale giapponese, decide di reagire per ripristinare l’onore perduto del suo maestro. Il combattimento che viene proposto è quello in cui il nostro protagonista si scontra con un potente ed abile karateka russo, ospite del suo perfido nemico. È un vero e proprio scontro tra titani: anche se in un primo momento l’occidentale sembra avere la meglio, ben presto il giovane cinese riesce a prendere in pugno la situazione, arrivando persino a mordere i polpacci dell’avversario pur di riuscire a portare a termine la sua delicata missione. Chi vuole seguire il film in diretta streaming invece, sarà fruibile sul sito www.cielotv.it, cliccando qui.
Dalla Cina con furore, è il film che verrà trasmesso su Cielo oggi, giovedì 3 novembre 2016. La pellicola dal genere azione e drammatica è stata diretta da un grande maestro cineasta, Lo Wei, che si è occupato anche della stesura del soggetto e della sceneggiatura. La casa di produzione che ha partecipato a questo progetto è la Golden Harvest Company, mentre le musiche della colonna sonora sono state composte dal musicista Joseph Koo e la fotografia è stata gestita da Chu Chen Ching. La pellicola è stata prodotta ad Hong Kong nel 1972 in due lingue, mandarino e cantonese, il film ha la durata di 107 minuti. Curiosità: Grazie a “Dalla Cina con furore” per la prima volta viene mostrato sul grande schermo il nunchaku, tradizionale arma orientale in cui due bastoni contundenti vengono uniti da una catena e fatti roteare per mandare al tappeto anche gli avversari più pericolosi. Da quel momento in poi questo tipo di strumento è diventato un vero e proprio cliché ricorrente in molti film d’azione.
, il film in onda su Cielo oggi, giovedì 3 novembre 2016 alle ore 21.15. Una pellicola cinese incentrata attorno al mondo delle arti marziali che è stata girata ad Hong Kong nel 1971. Per quanto riguarda la sua regia, essa è stata firmata da Lo Wei, stiamo parlando del cineasta cinese piuttosto famoso sulla scena internazionale, osannato per esempio dal celebrato Quentin Tarantino, proprio per l’aver diretto alcuni film interpretati da Bruce Lee, protagonista assoluto del cinema d’azione orientale. È proprio il grande attore di “I 3 dell’operazione Drago” e di “L’investigatore Marlowe ” ad essere il protagonista assoluto di questa movimentata pellicola, senza dubbio alcuno, gli appassionati del genere continuano a rimpiangere questo grande artista e maestro, scomparso troppo presto in modalità ancora poco chiare. Il regista Lo Wei effettua un piccolo cameo in “Dalla Cina con furore”, è possibile riconoscerlo nel ruolo di un ispettore di polizia. Altro volto noto che bisogna citare è quello della bellissima Nora Miao (“Il furore della Cina colpisce ancora” e “L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente”), come ogni diva che si rispetti, la Miao ha deciso di ritirarsi dalle scene all’apice del suo successo, verso la metà degli anni Ottanta. Ma vediamo nel dettaglio la trama del film.
Siamo all’inizio del Novecento, nella cinese Shanghai sottoposta al dominio giapponese, qui incontriamo Chen Jeh (Bruce Lee), giovane studente di arti marziali che fa ritorno alla sua città natale per sposare finalmente la sua storica fidanzata (Nora Miao). Purtroppo dovrà fare i conti con una notizia terribile, il suo amato maestro Huo Yuanjia è morto improvvisamente. Tutti pensano che la causa del decesso sia stata una terribile malattia. Chen è disperato, era legato al suo maestro in modo particolare e non si capacita di come una persona possa scomparire in modo così imprevedibile. Come se ciò non fosse sufficiente, durante il funerale un gruppo di giapponesi, proveniente da un dojo rivale, insulta la memoria di Huo Yunjia e provoca i suoi allievi assorti nel lutto. In particolare Wu En (Wei Ping-ao), traduttore e consulente del maestro nipponico Hiroshi Suzuki (Riki Hashimoto), si prende gioco di Chen, schiaffeggiandolo ripetutamente sula guancia. Il nostro protagonista, come è facile immaginare, non è affatto il tipo da tollerare questo tipo di affronto, a maggior ragione se esso si rivolge verso il suo maestro. Dopo le esequie, Chen si reca al dojo rivale e sconfigge brutalmente tutti i suoi allievi, compreso il loro maestro, grazie all’uso di un nunchaku mette tutti al tappeto e riabilita la memoria di Hao, definito dai giapponesi un cinese debole e malato. Portata a termine la sua missione, il nostro protagonista decide di fare una passeggiata nel parco, un cartello, però, afferma che l’ingresso è vietato ai cani ed ai cinesi. Anche in questo caso, Chen dovrà far valere le proprie ragioni con la forza quando un gruppo di giapponesi gli si avvicina ed inizia ad offenderlo in modo eclatante. Infine, distrugge l’infamante cartello e viene protetto dalla cittadinanza quando le forze dell’ordine cercano di intervenire per arrestarlo. Nel frattempo, i membri del dojo di Suzuki attaccano in massa la scuola a cui appartiene Chen, provocando numerose vittime tra i suoi compagni, andandosene, Wu En comunica ai cinesi che, se non consegneranno il loro amico quanto prima, ci saranno ulteriori attacchi, ancora più violenti e terribili.