La seconda stagione di Madam Secretary torna puntale sul piccolo schermo di Rai 2 anche oggi, venerdì 4 novembre 2016: andrà in scena il 22esimo episodio, dal titolo “Islamabad”. Prima di scoprire le anticipazioni, andiamo a vedere che cosa è successo ieri: Elizabeth e Henry affrontano una seduta di terapia di coppia. Il Segretario di Stato americano ha chiesto aiuto alla sua psicoterapeuta, la dottoressa Sherman, per far luce sui problemi di Henry. L’uomo ha difficoltà a gestire il suo lavoro per i servizi segreti e le difficoltà sul campo si ripercuotono sulla sua famiglia e sul suo rapporto con Elizabeth, responsabile, suo malgrado, della morte di Dmitri. In una serie di flashback si vede Henry molto restio ad andare dalla terapista ma anche una serie di chiacchierate della coppia, che ormai a casa parla solo di lavoro e di come i loro rispettivi incarichi spesso abbiano ingerenze sulla loro vita privata. La dottoressa Sherman chiede loro di fare un esercizio, incontrarsi in un ambiente neutrale per riconnettersi e parlare dei loro sentimenti. Elizabeth deve partecipare alla Coalizione Internazionale contro l’Estremismo Violento ed Henry promette che andrà con lei. Il cerchio intorno alla cattura di Disah si sta stringendo e appare sempre più certo che l’uomo si trovi a Islamabad. Le notizie, però, non sono per nulla confortanti, visti i recenti colloqui con il governo pakistano. Elizabeth vuole lanciare un’esca al Ministro degli Esteri pakistano per vedere quello che sa sul terrorista ma si fa strada anche l’ipotesi che un team della Stazione Murphy vada in missione. Henry promette a Elizabeth che parteciperà con lei al party, ma poco dopo le mente e va a bere al bar con Josè. I due parlano della possibile missione a Islamabad, mentre alla festa Elizabeth ha un colloquio privato con il ministro pachistano sui fondi raccolti dalla cellula terroristica Hizb al-Shahid. Henry rientra a casa visibilmente ubriaco e confessa la verità a Elizabeth, non è andato alla festa per non incontrare il ministro rosso e aumentare la tensione diplomatica sulla sorte di Talia Petrov. La situazione ad Islamabad si fa sempre più preoccupante e il team della Stazione Murphy parte in missione per uccidere Disah. I servizi segreti scoprono che la cellula terroristica vuole uccidere il primo ministro Khoosat. Il presidente Dalton e il Segretario di Stato informano l’uomo ma dal colloquio trapela che il Gabinetto del ministro è stato compromesso dai terroristi. Come asso nella manica il ministro degli Esteri fa trapelare l’informazione che gli Stati Uniti stanno tracciando le bombe nucleari pakistane e nel paese si scatena il caos. L’ambasciata americana è evacuata, Josè e Jane decidono di approfittare del momento di caos per intercettare Disah ma Henry non è dello stesso parere. L’uomo alla fine lascia il telefono in ambasciata e procede la missione. Il presidente Dalton offre al ministro pakistano una scorta militare ma l’uomo rifiuta, durante il tragitto in strada la macchina di Khoosat è fermata dalla folla e l’uomo è brutalmente picchiato dalla folla inferocita. Elizabeth scopre che i membri della Stazione Murphy hanno lasciato l’ambasciata e non sa nulla di Henry. Il presidente Dalton deve prendere una decisione drastica, mettere in sicurezza le armi nucleari ora che la situazione politica pakistana è in pieno caos, per impedire che i terroristi arrivino prima alle bombe. L’uomo chiede consiglio al suo staff ed Elizabeth da il parere positivo, è necessario mettere le bombe in sicurezza anche a discapito degli americani rimasti nel paese. Nel finale la donna prova ancora una volta a chiamare il marito ma la chiamata s’interrompe.
Nella puntata di Madam Secretary 2 prevista per oggi 4 novembre e intitolata “Islamabad”, Henry e gli altri membri della Stazione Murphy continueranno la loro missione segreta per arrivare a Jibral Disah. Nel frattempo, la situazione politica pakistana diventerà sempre più delicata (con gli Stati Uniti che cercheranno di recuperare le testate nucleari), ed Elizabeth cercherà di trovare appoggio dagli alleati russi.