Nell’ultima puntata di Tale e quale show, la settima dall’inizio di questa stagione, ottima è stata la prova di Manlio Dovì nei panni di Domenico Modugno. L’artista siciliano ha ottenuto il secondo posto nella classifica di questa puntata grazie ad una prova molto convincente che ha riscattato quella non proprio perfetta di Frank Sinatra della scorsa settimana. Manlio Dovì, 52 anni a novembre, è un cabarettista e comico italiano nato a Palermo. Affermatosi rapidamente dagli anni Novanta come proficuo imitatore ed interprete di teatro e cabaret, Dovì ha preso parte a diverse trasmissioni televisive prima di essere incluso nei concorrenti di Tale e quale show di quest’anno. Dal suo straordinario esordio nella prima puntata con “Lei” del divo Aznavour, Dovì si è reso protagonista di un ottimo percorso che include, fra gli altri, l’ottima resa di Roberto Vecchioni della seconda puntata ed una ancora più azzeccata di Edoardo Bennato in occasione della sua terza apparizione a Tale e quale show. Nell’ultima puntata, invece, come già anticipato, Dovì ha riscattato un paio di settimane non alla sua altezza con un’ottima interpretazione di Domenico Modugno nel brano “Meraviglioso” del 1968. La giuria, insieme con il pubblico, hanno apprezzato una somiglianza fisica notevole ed un’ottima gestione della vocalità e dei tratti tipici della voce di Modugno, come il “raddoppio” delle consonanti in corrispondenza di alcune note. Ma come si è svolta la serata?
Manlio Dovì, presentatosi a Tale e quale come un imitatore comico affermato, ha invece dimostrato fino ad ora di saper rendere al meglio i personaggi anche in imitazioni “serie”, come possono essere le esibizioni sul palco di Tale e quale show. Il siciliano ha evidenziato una forte personalità ed un grande estro al centro del palcoscenico, motivo per cui non ha sfigurato in interpretazioni di personaggi particolarmente carismatici come Modugno e Bennato. Come ha più volte evidenziato nel corso delle prime sette puntate, Dovì si è presentato a Tale e quale show con il compito di divertirsi e con il grande privilegio di poter vestire i panni di veri e propri miti dello spettacolo e della musica. Ciononostante avverte, come del resto tutti i personaggi, la responsabilità di doversi impegnare al meglio per rendere onore ai personaggi stessi e per dare prova delle proprie abilità. Dalla parte di Dovì, dunque, c’è sicuramente lo spirito giusto per proseguire questo percorso e continuare a divertire il pubblico con la sua spontanea ironia e tendenza al gioco. Dal punto di vista tecnico, invece, l’esibizione di Frank Sinatra di qualche settimana fa e quella di Prince risalente ai primi di ottobre, hanno sicuramente mostrato dei naturali limiti quando si tratta di imitare personaggi dalla voce straordinaria. Il quinto posto attuale in classifica generale, però, offre a Dovì tutte le possibilità per accedere alle fasi finali della trasmissione e competere con i colossi come la Iurato e Solenghi. Nella prossima puntata Manlio Dovì è chiamato ad interpretare un mito assoluto della musica del Novecento, ovvero Ray Charles. Ray Charles, straordinario musicista americano noto per la sua cecità, è stato fra i pionieri del soul ed un punto di riferimento inimitabile della musica del secolo scorso. Le sue gesta, la sua vita complicata ed ovviamente il suo genio artistico, sono stati oggetto del film Ray del 2004, grazie a cui Jamie Foxx ottenne la vittoria del premio Oscar per la sua interpretazione. Per Manlio Dovì arriva, dunque, in occasione dell’ottava puntata, l’impegno forse più duro dall’inizio di questa esperienza. Oltre a dover imitare la sua singolare mimica e la sua posa sul pianoforte, Dovì sarà anche costretto ad un’opera di trasformazione fisica non indifferente data la cecità ed il colore della pelle diverso di Charles. Il pubblico confida nella sua ottima capacità di adattamento e nel suo grande estro per offrire un’imitazione da Oscar come quella di Foxx.