Bangkok Dangerous – Il codice dell’assassino, è un remake dell’omonimo film prodotto nel 1999, remake di bel altra fattura e successo visto soprattutto il grande cast che propone. Il film vede una regia congiunta di Oxide Pang Chun e Danny Pang ed è da ascrivere ai polizieschi a sfondo drammatico. La pellicola è stata prodotta congiuntamente da molte case di produzione, tra di esse spiccano Saturn Films, Bangkok Dangerous, Blue Star Pictures, la distribuzione italiana è stata curata dalla Eagle Pictures. Tra gli attori ruolo di protagonista per il grande Nicolas Cage, il bravo attore statunitense è affiancato da Shahkrit Yamnarm e da Charlie Yeung. molte belle le musiche prodotte da Brian Tyler. Il film non rappresenta una prima televisiva, essendo stato programmato svariate volte sui canali televisivi italiani.
Il film basa interamente la sua trama sull’incarico che Joe, un killer di professione di nazionalità americana che agisce in solitaria, riceve da un boss thailandese. Egli dovrà uccidere quattro “bersagli” a Bangkok, una città misteriosa e dalle mille sfaccettature. Joe ingaggia, allo scopo di avere un tramite locale con il suo datore di lavoro, un piccolo borseggiatore locale, Kong (al secolo Shahkrit Yamnarm). La sua intenzione è di eliminare anche il suo aiutante quando l’incarico sarà portato a compimento. Il lavoro sembra andare liscio come l’olio, con Joe che riesce ad uccidere senza alcun problema tre dei suoi quattro obiettivi. La città fascinosa complica però il lavoro, il killer si trova affascinato dalle vie tortuose dell’antico centro, e alla fine mette in discussione la sua vita fatta di eccessi e violenze. L’equilibrio interiore del killer viene altresì messo a dura prova quando il suo cuore viene rapito improvvisamente dalla bella Fon (interpretata da Charlie Yeung), lo spietato killer non riesce più a portare a termine l’incarico che gli era stato commissionato, e nonostante la possibilità di uccidere il primo ministro thailandese non preme il grilletto. Fallito l’attentato all’alto esponente politico cerca di sganciarsi dal boss che lo aveva ingaggiato, e di fuggire dal paese con la sua innamorata. Il criminale thailandese è però preoccupato dal fatto che il killer è al corrente dei suoi loschi traffici, e conoscendo l’attaccamento di Joe per Kong e Fon li rapisce, allo scopo di attirare il sicario americano in una trappola. Joe ingaggia una vera e propria guerra mortale con il boss e i suoi scagnozzi, guerra che lo porterà a liberare le persone a cui tiene, ma a rischiare la vita in uno scontro a fuoco da cui ne uscirà ferito a morte. L’ultima scena altamente drammatica vede Joe ormai braccato dalla polizia, che riesce a mettere le mani sul malavitoso locale, stante il suo ultimo colpo nella sua arma decide di avvicinare la sua testa a quella del boss, e con un unico colpo esploso mentre le loro teste sono vicine, mette fine ad entrambe le loro esistenze.
Il film che è stato girato integralmente in Tailandia è costato alla produzione circa quaranta milioni di dollari, il 20 per cento di questa cifra è stata riguadagnata solamente nel primo week end di programmazione americano. Alla sua uscita il film ebbe qualche critica, figlia del presunto codice che lega gli assassini, ad una moralità lontana dal lavoro che espletano. Una piccola curiosità è legata ai nomi scelti per gli interpreti principali, nel film omonimo prodotto nel 1999 i nomi erano invertiti, con Kong che era il Killer e Joe che interpretava il ruolo di factotum, la produzione aveva previsto un finale alternativo in cui il killer americano si salvava, alla fine fu scelto però quello più drammatico.